Numero 18/2017

1 Maggio 2017

ACIDO ACIDA: quante UK SOUR nel centro di Ferrara!

ACIDO ACIDA: quante UK SOUR nel centro di Ferrara!

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Facciamo quattro chiacchere con Davide Franchini di “Il Molo”, pub a forte inspirazione English di Ferrara, sul passato, presente e futuro di ACIDO ACIDA, rassegna birraria appena conclusasi dedicata alle produzioni estreme “made in U.K.”. Davide ci racconta così l’edizione 2017 tirando un bilancio dell’esperienza dello scorso weekend nella splendida cornice del Chiostro di San Paolo in centro a Ferrara…

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Per quanto riguarda il bilancio siamo estremamente soddisfatti! considera che come Pub siamo relativamente giovani (apertura nel 2009) ed essersi affermati e rendersi credibili in così poco tempo è una soddisfazione notevole. Tieni presente che noi siamo estremamente radicali, fin dall’inizio abbiamo voluto percorrere una strada, quella della Gran Bretagna. Non perché era un percorso ancora inesplorato, ma perché è la mia passione; da vecchio Mod, e amante della cultura britannica non poteva che essere così. L’idea del festival mi è venuta a gennaio 2014 a Newcastle al “Please to meetyou” quando mi sono imbattuto per la prima volta su una produzione brassata con la frutta. Da li siamo partiti con ACIDO ACIDA una solo giornata il 2 giugno, ora siamo arrivati ad un festival conosciuto in tutta Italia è l’unico al mondo(fuori dalla Gran Bretagna) che propone produzioni estreme di birrifici nati sul suolo Britannico. La risposta del pubblico è stata positiva, ovviamente chi veniva da fuori Ferrara era preparato. La formula 0.15 è azzeccata per avvicinare i profani al mondo sour.

Com’è cambiata la manifestazione negli anni, qualche ricordo della prima edizione….

Sostanzialmente l’anima del festival non è cambiata; quella di fare conoscere le produzione estreme di birrifici Inglesi. Cosa che normalmente durante l’anno sarebbe difficile proporre nel locale a Ferrara. La manifestazione è nata come scommessa da una giornata con 6 vie, siamo arrivati a 3 giorni con 33 vie dedicate a birrifici Inglesi. L’amministrazione Comunale ha creduto molto nel nostro progetto e per questa edizione ci ha concesso il Chiostro di San Paolo; cosa che ci ha fatto fare il salto di qualità. Per il 2017 abbiamo pensato di invitare birrifici Italiani che siano legati con rapporti lavorativi con l’inghilterra. Abbiamo aumentato l’offerta resto del Mondo (che prima era limitata ad un beershop) invitando un paio di pub.

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Siccome bisogna sempre migliorarsi, qualche idea per il 2018 c’è gia?

Purtroppo il prossimo anno il Chiostro di San Paolo sarà chiuso per restauro per almeno un anno; ci stiamo già attivando per trovare una location similare nel centro storico. Indicativamente credo che 30 vie dedicate a UK siano più che sufficenti. Questanno avevamo solo un birraio inglese quello di Anspach&Hobday; ecco mi piacerebbe averne uno al giorno alle spine….

Le birre estreme inglesi erano 33…. Birrifici come i londinesi Kernel, presente con una Saison barricata, e Beavertown, Wild Beer, TempestBrewering e altri nomi importanti del panorama brassicolo britannico erano accompagnati da alcune chicche sconosciute ai più. Tolti i grossi nomi, come ricerchi le birre in UK?

C’è da dire che ho la fortuna di avere a un tiro di schioppo Ales&co e con Lorenzo siamo amici da anni, quindi c’è un confronto continuo. Per il resto 3/4 volte l’anno sono in Inghilterra alla ricerca di birre e mi avvalgo di consulenti per le pratiche di sdoganamento. Mi piace il mondo british e la mia è stata una quandratura del cerchio: musica, stile, calcio e mondo birraio. Mi piace fare ricerca del territorio in cui è ubicato il  birrificio e preferisco avere solo birre provenienti da birrifici che ho visitato.

In conclusione non ci resta che invitarvi all’edizione 2018 che si terrà a Ferrara dal 22 al 25 aprile dell’anno prossimo!!!

 

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Federico Borra
Info autore

Federico Borra

Classe 1982, nato a Milano, ma comasco d’adozione, ho iniziato il mio viaggio nel mondo della birra artigianale nella cantina di un ormai famoso birraio: io facevo i compiti della quinta elementare, lui poneva le basi per un brillante futuro.
Per anni però ho vissuto ai margini di un movimento che diventava sempre più grande e delle cui meraviglie finalmente e totalmente mi sono innamorato nell’estate del 2011… da allora si può dire che io e la birra artigianale siamo inseparabili.
Sono un autodidatta (adoro leggere), ho però frequentato alcuni corsi presso i birrifici vicino a casa (mi piace anche ascoltare, soprattutto i birrai!). Grazie ad un tifoso lariano del West Ham (di cui forse un giorno vi racconterò), riesco facilmente a raggiungere birre da tutto il mondo, dalla Danimarca al Giappone, passando per Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, U.S.A., Italia e chi più ne ha più ne metta…e dove non arriva lui, c’è sempre internet!
Fosse per me sarei sempre in giro per il mondo, scoprire nuove culture mi affascina soprattutto attraverso la musica, il cibo e, perché no, la birra. Da sempre sono appassionato di cucina, cerco di scavare a fondo nella tradizione senza mai chiudere la porta alla creatività. Sfoglio volentieri, anche solo per passare il tempo, libri di ricette e ne ho una piccola collezione comprata in tutto il mondo (beh, più o meno tutto). Questa mia passione si è unita a quella della birra sfociando nella ricerca dell’ abbinamento perfetto.
Dal 2012 sono homebrewer. Producendo birra mi piacerebbe imparare a conoscere gli aromi del luppolo e le sfumature del malto, l’utilizzo dei lieviti e l’influenza che ha l’acqua sulla nostra bevanda preferita (la sperimentazione in prima persona è fondamentale!!).
Attraverso questa nuova esperienza con www.giornaledellabirra.it vorrei poter condividere con voi le mie idee e le mia scoperte, confrontarmi e soprattutto ampliare i miei orizzonti! Tra i miei ispiratori, l’autore Jef Van Den Steen ed il suo libro Gueuze & Kriek: The Magic of Lambic