8 Febbraio 2016

I Due Mastri: storia di birre di Toscana

I Due Mastri: storia di birre di Toscana

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Prato, 2009: nasce il birrificio artigianale I Due Mastri. In un contesto ricco di tradizioni enogastronomiche, quanto all’avanguardia dal punto di vista industriale ed universitario, incorniciato in una terra resa unica dalla bellezza dai dolci pendii dell’Appennino, è nata la passione per la birra di Cristiano e Iacopo. I due amici, fondatori e titolari del birrificio artigianale, hanno saputo permeare e concentrare nelle birre create tutta l’esperienza, il background, la tradizione e la tipicità locali, coniugando in esse l’innovazione con la passione e l’amore per il territorio.

Una realtà produttiva che merita attenzione, non solo per le eccellenti birre, ma anche per la sensibilità imprenditoriale che la muove.

 

In esclusiva per www.giornaledellabirra.it, ecco l’intervista a.

Iniziamo dalla vostra storia personale e dai primordi del Birrificio I Due Mastri: come è nato il vostro progetto? Quali le difficoltà incontrate e gli elementi di successo che vi hanno fatto crescere e apprezzare dai consumatori?

La nostra storia inizia come quella di molti altri birrifici: la passione per la produzione della birra e l’amore viscerale per la bevanda di Gambrinus ha mosso le leve della nostra sensibilità imprenditoriale, portandoci ad affinare e incrementare le nostre conoscenze, coadiuvati dal nostro percorso di studi in chimica. Il progetto si è poi concretizzato nel 2008 con la creazione delle prime ricette su di un impianto pilota e l’approccio alla burocrazia doganale e sanitaria che ci ha rallentato a causa del progetto “innovativo” nel nostro territorio.

Queste problematiche però non ci hanno impedito di divulgare la conoscenza della birra artigianale che per molti era un’idea rivoluzionaria, dato lo storico legame in Toscana con il mondo del vino. Ad ogni modo, la nostra filosofia produttiva ha fatto breccia nei cuori dei consumatori locali, rendendo possibile una distribuzione capillare del nostro prodotto nel territorio.

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Al momento sono nove le birre prodotte: come definireste la filosofia produttiva che vi guida nella loro brassatura?

Abbiamo avuto due fasi di crescita che si possono riassumere semplicemente in: tradizione e sperimentazione. La prima ci ha visto creare stili ispirati alla storia europea della birra, legandoci ad una produzione più tradizionale; la seconda fase, ci sta portando invece a brassare birre più caratterizzate, come birre al miele di castagno dell’appennino Toscano e birre luppolate in dry-hopping, che ci hanno fatto entrare in un segmento di mercato molto apprezzato dai consumatori degli ultimi anni.

Quali sono i pilastri di qualità su cui si fonda l’eccellenza delle vostre creazioni? Come selezionate le materie prime?

L’eccellenza si raggiunge selezionando solo le migliori materie prime. Noi crediamo, inoltre, che la selezione debba essere fatta sul territorio, per questo da diversi anni stiamo utilizzando la mggior parte del malto d’orzo di provenienza italiana, coltivato e maltato in Italia. Crediamo che l’Italia possa donarci un’ottima materia prima e che il compito di noi birrifici sia quello di trasformarlo sul territorio, affinché si possa offrire ai consumatori un prodotto sempre più italiano.

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Come immaginate il futuro de I Due Mastri? Vi sono nuovi progetti brassicoli in cantiere?

Di fatto il futuro del birrificio volge verso la produzione di un prodotto 100% italiano. Abbiamo, infatti, di recente intrapreso un cammino con il LINV (International Laboratory for Plant Neurobiology), spin-off dell’Università di Firenze che ha come obiettivo la ricerca, selezione e coltivazione per fine commerciale del luppolo autoctono italiano.

Il vostro birrificio è uno dei pionieri tra le numerose brasserie artigianali della Toscana: sulla base della vostra esperienza, quali sono i consigli che dareste ad un aspirante mastro birraio?

Crediamo che la chiave sia solo quella della passione e dedizione e magari con un pizzico di fortuna!

Maggiori informazioni sul birrificio I Due Mastri e sulle birre prodotte sono disponibili sul sito web aziendale www.iduemastri.it

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!