1 Marzo 2016

La Gilda dei Nani birrai: alla scoperta delle birre di Pisa e della prima edizione del Beer-cooking

La Gilda dei Nani birrai: alla scoperta delle birre di Pisa e della prima edizione del Beer-cooking

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Un birrificio dal nome molto curioso: non potevo di certo sfuggire alla tentazione di conoscere i “nani” che hanno creato, con la loro magica alchimia, la prima brasseria artigianale pisana!

Così ho incontrato Angelo e Daniele, i due fondatori, entrambi con una grande passione per la birra ed il mondo che la circonda: infatti, non sono solo i creatori di birre di grande qualità, ma anche i promotori di una nuova manifestazione dedicata alla birra artigianale, il “Beer-cooking”

In esclusiva per www.giornaledellabirra.it, l’intervista ai “nani” del birrificio, alla scoperta delle birre e delle loro nuove idee culturali:

Angelo e Daniele, dopo una lunga esperienza consolidata nell’homebrewing e nella gestione di pub, la sfida di aprire un birrificio: quale la storia del vostro sogno realizzato? E perché avete scelto un nome e un logo così particolari?  

Il progetto nasce nel novembre 2013 e si concretizza esattamente un anno dopo con l’inizio della produzione a fine novembre 2014. L’amicizia, la comune passione per la birra artigianale e la voglia di mettere assieme le esperienze maturate dai due soci in campi diversi hanno dato vita a un’impresa caratterizzata da un forte desiderio di creatività e attenzione per i dettagli. L’idea del marchio e il nome del birrificio “La Gilda dei Nani Birrai” traggono origine dall’immaginario fantasy, dove i nani sono ritratti come una razza fiera, di infaticabili minatori e costruttori, ma soprattutto di grandi produttori e consumatori di birra. Un popolo organizzato in una società nella quale particolare importanza rivestono le gilde, ovvero le corporazioni in cui si riuniscono tutti coloro che praticano un certo mestiere: ne hanno una gli ingegneri, gli orefici, i carpentieri e, naturalmente… i birrai. Il logo che abbiamo disegnato rappresenta una maschera nanica con elmo, barba e rune, simboli tipici dei nani nel fantasy.

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Molte le birre in produzione: come effettuate la scelta degli ingredienti e quali sono i cardini su cui fondate la qualità delle vostre creazioni?

Effettivamente in un anno di attività sette diverse tipologie di birre non sono poche. Per quanto riguarda gli stili birrai ci siamo orientati finora principalmente su birre di ispirazione Belga e Americana. L’obiettivo di collocarci in una fascia di prodotti di alta qualità ci ha portato a precise scelte in termini di materie prime, di impianti e di prodotti per il confezionamento. La prima scelta è stata quella di rivolgerci a un’azienda leader nella realizzazione di impianti e di adottare un sistema di produzione isobarico. Il maggiore investimento richiesto per le attrezzature, quali sala cottura, cantina di fermentazione, linea di imbottigliamento e cella frigorifera, ha consentito di ottenere vantaggi in termini di qualità e controllo del processo di produzione.

Il vostro birrificio ha l’opportunità di servire direttamente le proprie birre nel locale Mediceo Craft Brewery, che ha sede in centro città: quanto ritenete importante il contatto diretto con il consumatore finale delle vostre birre nel miglioramento continuo della qualità e nella evoluzione delle vostre produzioni?

Per noi il contatto diretto con il consumatore finale è di fondamentale importanza in quanto ci dà la possibilità di trasmettere l’entusiasmo e la passione che sta dietro la produzione di ogni nostra birra e di verificare costantemente l’apprezzamento dei nostri prodotti in termini di qualità e di immagine.

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l vostro birrificio artigianale è il primo nella storia della città di Pisa? Come avete voluto suggellare il legame con la città?  

La Gilda dei Nani Birrai è il primo e unico birrificio con sede di produzione all’interno del comune di Pisa. Gli impianti sono infatti ubicati nella zona artigianale di Pisa e il locale di mescita nel centro storico della città. Abbiamo voluto legare l’immagine del birrificio e delle nostre birre alle tradizioni storiche e culturali della nostra città, in particolare al “Gioco del Ponte”, una delle più suggestive manifestazioni storico-rievocative che si svolge a Pisa ogni anno l’ultimo sabato di Giugno. Dopo la sfilata del corteo storico che si snoda lungo l’Arno, le due Parti, quella a nord del fiume – Tramontana – e quella a sud – Mezzogiorno – si fronteggiano sul Ponte di Mezzo in un gioco che consiste nello spingere un carrello posto su appositi binari al centro del ponte. I diversi quartieri della città, nel gioco “magistrature”, si sfidano schierando un squadra di possenti combattenti per parte. Abbiamo così pensato di dedicare ciascuna tipologia di birra da noi prodotta a un particolare quartiere di Pisa, creando uno specifico personaggio “nanico” dal fisico nerboruto, con i colori e i simboli della magistratura. Birre chiare e “barbe chiare” a Mezzogiorno, birre scure e “barbe scure” a Tramontana. In ogni etichetta è quindi rappresentato il personaggio in una scena in cui è possibile riconoscere un monumento o un’architettura tipica del quartiere.

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Nei vostri intenti vi è, oltre alla produzione della birra, anche quello di stimolare il movimento culturale che gravita attorno a questa dinamica bevanda. In particolare, quest’anno organizzerete la prima edizione del Beer-cooking: quali saranno le caratteristiche della manifestazione e quali obiettivi vi ponete?

Beer-Cooking è un format che abbiamo studiato per eventi di degustazione dove la birra viene abbinata a piatti creati con ingredienti cosiddetti “poveri”, con l’intento di valorizzare la cucina tradizionale locale  e fare avvicinare i consumatori al mondo della cultura birraia. Quattro coppie di cuochi e mastri birrai si sfidano sottoponendo al giudizio dei commensali birre artigianali e piatti selezionati secondo un menu studiato da otto specialisti che lavorano fianco a fianco per offrire  un’esperienza sensoriale unica. Il coinvolgimento dei commensali nella valutazione delle pietanze e degli abbinamenti va nella direzione di sensibilizzare un approccio consapevole alla degustazione. Questi obiettivi hanno portato Beer-cooking ad avere il patrocinio di SlowFood.

Maggiori informazioni sul birrificio, sugli eventi ed in merito al Beer-cooking sono reperibili sul sito aziendale www.gildananibirrai.com

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!