Numero 34/2020

23 Agosto 2020

Birra per generare energia elettrica: in Australia ha aiutato a produrre 654 MWh in un mese

Birra per generare energia elettrica: in Australia ha aiutato a produrre 654 MWh in un mese

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Quando si dice “fare di necessità virtù!” In Australia, a causa del lockdown determinato dal Coronavirus, pub, ristoranti ma anche gli stessi birrifici hanno avuto la necessità di smaltire in poco tempo grandi quantità di birra andata a male a seguito del netto calo dei consumi da parte dei cittadini.

L’impianto di trattamento delle acque reflue di Glenelg, città ad ovest di Adelaide, di proprietà della società statale australiana SA Water ha risposto alla richiesta di smaltimento arrivando a raccogliere fino 150.000 litri di birra a settimana non più adatta ad essere bevuta, riversandola all’interno del proprio processo di smaltimento dei fanghi derivanti dal sistema fognario, dando origine così ad un netto aumento della produzione di biogas generato da questo particolare procedimento.

Una reazione naturale data dalla decomposizione dei rifiuti organici in grado di alimentare un impianto di produzione di energia elettrica:

“La birra si biodegrada ad alte temperature in grandi serbatoi di decomposizione, attraverso processi batterici naturali che rilasciano biogas. Questo biogas, a sua volta, genera elettricità. L’impianto delle acque reflue ha riutilizzato 150.000 litri di birra scaduta ogni settimana… Di conseguenza, l’impianto ha incrementato la produzione di energia rinnovabile fino a 654 MWh in un solo mese”.

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L’impianto in questione, grazie a questa aggiunta di birra, è riuscito a raggiungere il proprio record di 355.200 metri cubi di biogas prodotti nel passato mese di maggio e poco meno, altri 320.000 metri cubi, in quello di giugno.

Lisa Hannant, senior manager di SA Water, ha dichiarato:

“Il programma di defangazione di Glenelg aggiunge i rifiuti organici ad alta resistenza all’industria dei fanghi del processo di trattamento delle acque reflue.

Sfruttare la potenza del biogas attraverso i nostri motori a gas in loco crea energia rinnovabile per l’impianto di trattamento e un’alternativa sostenibile per i rifiuti industriali, come la birra, che altrimenti sarebbero difficili da smaltire e trattare”.

Anche se non sono stati resi noti i consueti dati di produzione di biogas dell’impianto in oggetto, ad ogni modo, l’aver inserito nel processo di produzione del biogas un elemento come la birra altamente carico di agenti organici, oltre ad escludere costi ed energie per il suo smaltimento, ha fornito un elemento aggiuntivo per ottimizzare ed aumentare il rendimento dell’intero sito raggiungendo i traguardi di produzione di energia elettrica sopra descritti.

 

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