Numero 23/2025

3 Giugno 2025

Dalla Romania con furore: arriva ad Acido Acida il birrificio rumeno Hop Hooligans, con le sue creazioni sperimentali!

Dalla Romania con furore: arriva ad Acido Acida il birrificio rumeno Hop Hooligans, con le sue creazioni sperimentali!

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È tra gli ospiti di punta di Acido Acida, il festival ferrarese dedicato alle birre britanniche, che dedica ogni anno però uno spazio ai birrifici extra Uk: parliamo del rumeno Hop Hooligans, di cui sarà possibile assaggiare le specialità al chiostro di Santa Maria della Consolazione a Ferrara dal 28 al 31 agosto prossimi. Un’opportunità da cogliere in quanto, pur essendo un nome di spicco nel panorama birrario rumeno, Hop Hooligans è poco conosciuto in Italia. Ci facciamo raccontare come è arrivato ad Acido Acida da Davide Franchini, ideatore e curatore del festival.

 

Innanzitutto, diciamo che per noi Italiani non è usuale andare ad esplorare birrifici in Romania: com’è che siete arrivati lì?

Come birrifici rumeni conoscevamo “Bereta”, dalla zona di Timisoara, per averlo avuto on tap al Molo [pub di cui è titolare Davide, ndr] circa due anni fa; e devo dire che siamo stati piacevolmente colpiti. Ho assaggiato per la prima volta Hop Hooligans l’estate scorsa a Zurigo: nello specifico, una birra luppolata e decisamente in linea con la tendenza “New Age” delle super hoppy. Avevamo già programmato in primavera di partecipare al “Balkan Beer Bash” a Sofia, in Bulgaria, e di invitare il birrificio Sofia Electric Brewing in Italia: così siamo partiti da qui per dare un’impronta all’edizione 2025 di Acido Acida aprendo una finestra sull’est Europa. In autunno ho contattato Cristian Mihai, uno dei fondatori di Hop Hooligans, facendogli la proposta di invito al festival e fissando un incontro a Bucarest; e siamo arrivati lì il 26 febbraio, con la città ricoperta di 20 centimetri di neve. Era la prima volta che mi recavo in Romania, e onestamente devo dire che ero un po’ prevenuto; ma è bastato incontrare i ragazzi del birrificio nella loro Tap Room in centro città per spazzare via i timori. Posso tranquillamente affermare che gli Hop Hooligans sono i prodigi della scena birraria artigianale rumena, e il birrificio più prolifico del Paese. Sebbene non siano stati i primi e sicuramente non i più grandi in termini di produzione, sono rapidamente diventati uno dei birrifici più riconoscibile sul mercato locale.

 

Che cosa rende Hop Hooligans così significativo, e ti ha quindi fatto decidere di invitarlo ad Acido Acida?

Ciò che distingue il birrificio non è solo la qualità delle birre, ma anche la diligenza di chi ci lavora nell’approcciare nuove idee (a volte anche molto estreme quasi da “circo”, ma perfette per i festival). Devo dire che, da quando hanno mosso i primi passi sul finire del 2016, c’è stata una crescita esponenziale: in particolare la partecipazione a numerosi a festival in tutta Europa, e l’apertura della loro taproom nel settembre 2020 nel cuore di Bucarest, il luogo perfetto per assaggiare le loro birre. Altra cosa che ho notato è la loro gamma di collaborazioni, che si sta espandendo con altrettanta audacia: non a caso all’incontro c’era anche Amin, birraio di “Maktoob Brewing” sempre di Bucarest, e il fondatore del birrificio estone “Tuletorn” per una collaborazione in corso. In effetti, mi ha colpito in particolare la voglia di fare rete della scena “craft beer” di Bucarest: nello specifico di Hop Hooligans l’apertura mentale e la voglia di stringere contatti con il mondo fuori dalla Romania.

 

Che cosa aspettarci in particolare da Hop Hooligans a Acido Acida?

Innanzitutto va detto che sarà presente il birraio, per cui sarà possibile incontrarsi e confrontarsi direttamente con lui. Posso dire che c’è da aspettarsi birre luppolate fatte bene ed in linea con quanto si beve oggigiorno: i ragazzi di Hop Hooligans sono forti nella ricerca e nella sperimentazione, per cui se ci si vuole divertire nel provare cose stravaganti loro sono perfetti. Le loro birre “da circo” sono assolutamente da provare senza tanto farsi domande, perfette per un festival. Tra le particolarità avremo un fusto di “Pasta al Pomodoro”, già on tap giovedì 28, prodotta con il concentrato di pomodoro; e due fusti di “All Natty”, già on tap giovedì 28 e successivamente sabato 30, prodotta con purea di banana e gelato in polvere.

 

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Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.