Numero 37/2025
11 Settembre 2025
Un viaggio sulle colline imperiesi alla scoperta del Birrificio San Luca

Le prime cotte non si dimenticano mai. Quando si è ancora inesperti e non si ha la totale certezza di cosa si stia facendo. Tuttavia le cotte a cui mi riferisco non sono fatte di sguardi fugaci, gote rosse, sorrisi e silenzi imbarazzanti. Sono fatte di sacchi di orzo maltato, litri di acqua, lunghe bolliture dove la casa si riempie dell’aroma del luppolo e poi di quella tensione, di quell’incertezza che può rovinare tutto; la contaminazione batterica è sempre dietro l’angolo. Viene da chiedersi se vale la pena, dedicare tutto questo tempo a cucinare una buona birra; non sarebbe più semplice entrare in un pub, ordinare una buona birra e godersela in compagnia degli amici?
Fare la birra con gli amici è uno dei miei ricordi più cari e lo conservo gelosamente. Lì è dove è iniziato tutto, dove è sorta la mia passione per la birra artigianale. Poi gli amici hanno preso strade diverse, sono andati lontano e la birra in casa non l’ho più fatta. Diversa è la storia dei tre amici che hanno aperto il Birrificio San Luca.
Arrampicato sulle colline d’Imperia c’è questo piccolo birrificio, con dentro tutto quello che serve. In Liguria gli spazi sono piccoli e bisogna fare il meglio che si può con lo spazio che si ha. Trovare il birrificio è stato più complesso del previsto, il navigatore non è stato molto collaborativo ma con un pò di aiuto telefonico sono riuscito a trovarlo. Era sufficiente scendere un pò di più in quella stretta strada di collina con l’asfalto consumato, un breve passaggio sopra le gallerie dell’autostrada una piccola curva e poi eccolo lì: Birrificio San Luca trovato! Vengo accolto da questi tre amici: Andrea, Alessio e Andrea.
Ognuno di loro con una carriera lavorativa differente alle spalle. Una volta un birraio mi ha detto che la maggior parte dei birrai un tempo erano informatici. Qui ci sono un biologo, un imprenditore e un geometra, andrà meglio nel prossimo birrificio! Vengo accolto con entusiasmo, è giornata di pulizia al birrificio; fondamentale per garantire un prodotto di qualità. Faccio conoscenza con questi tre amici e con la loro piccola ma bella realtà. Mentre i lavori di sanificazione proseguono, mi fanno fare un giro dell’impianto.
Mi raccontano che tutto è iniziato da una birra sulla spiaggia, durante le estati passate sotto l’ombrellone. Alessio e il primo Andrea hanno fatto amicizia tra una birra offerta e l’altra. È lì che è nata l’idea del birrificio, il secondo Andrea era un amico di vecchia di data di Alessio. Questi tre amici, sotto la schiumosa insegna della passione brassicola, sono divenuti soci e così la loro impresa è iniziata. Sono andati fino a Perugia per comprendere la complicata arte della birra artigianale, c’è sempre da impare nel mondo della birra, non ci si può mai considerare arrivati, ci sono mille sfumature da esplorare.
Sono tre amici mossi dalla stessa passione ma con tre teste diverse e non sempre concordi, mi raccontano che ci sono scontri e dibattiti, ma è così in tutte le grandi amicizie, l’unica maniera per crescere è attraverso il confronto che alle volte può e deve essere acceso.
Portare la birra artigianale nell’estremo ponente ligure non è affato facile. Una delle missioni di questo birrificio è quella di educare ad un cultura della birra artigianale. Creare il proprio spazio in una terra tradizionalmente più legata ai frutti della vita che a quelli dei campi di orzo. È un obiettivo ambizioso ma in loro vedo passione e volontà di riuscire in quest’impresa. Questa volontà traspare dalle birre che propongono che sono birre non troppo strutturate ma con un loro carattere e una loro unicità. Pensate per essere proposte a un pubblico a digiuno di birre artigianali ma che accostandosi a questi prodotti può scoprire un modo fatto di stili e combinazioni di sapore innovativi.
Producono quattro birre tre ad alta fermentazione e una a bassa fermentazione:
S4-La Leggera: golden ale, fresca e dissetante. Grazie alla sua moderata gradazione alcolica, questa birra è perfetta per la stagione calda. Colore giallo-dorato, con schiuma bianca e persistente. Caratterizzata da aromi floreali ed erbacei è ottenuta da varietà di luppoli americani, come il Cascade. Il gusto di questa birra virs tra il malto dolce e l’aroma erbaceo e floreale del luppolo.
B6- L’Aromatica: blanche, aromatica e fresca. Colore giallo-dorato chiaro, schiuma bianca, corposa, profumata e durevole. L’intensità del suo profumo dipende dalla miscela di spezie ed erbe aromatiche utilizzate: bergamotto e coriandolo. Il luppolo, presente in piccole quantità, non lascia un sapore amaro ma conferisce un profumo fresco, balsamico, speziato, aromatico e agrumato.
G8 – La Tosta: dark belgian strong ale ispirata alla birra corposa dei monaci trappisti. Ha un colore marrone-ambrato, una schiuma intensa ricca, densa e cremosa. L’aroma p ricorda la frutta matura e secca, il caramello e il miele con note di cioccolato. Il gusto è dolce, intenso e con un’alta gradazione alcolica ed è bilanciato da un finale abbastanza amaro.
L5 – La Fresca: lager chiara, con un basso contenuto alcolico: questa caratteristica la rende rinfrescante e piacevole da bere. È una birra a bassa fermentazione: i lieviti utilizzati lavorano meglio a temperature intorno ai 10°C. Durante la lavorazione, i lieviti si depositano sul fondo del tino, insieme alle sue impurità; il risultato è una birra chiara e limpida, con una schiuma ricca e persistente, frizzante e leggermente amara, fresca, non troppo intensa e non troppo duratura.
Il Birrificio San Luca certamente è un valido alfiere di queste realtà e covo la speranza che la scommessa di questi tre ragazzi sia vincente.
Questa è stata la prima tappa del mio viaggio alla scoperta della birra. La birra è materia viva, pulsante , piena di storia come lo sono le persone che si impegnano ogni giorno a produrla con cura e dedizione. Io per ora la birra in casa non la posso fare ma per fortuna esistono persone come Andrea, Alessio e Andrea. Se vi trovate ad Imperia e volete scoprire un piccola realtà piena di entusiamo, non mancate di passare a fare un saluto a questi tre volenterosi amici.
Al prossimo birrificio!










