Numero 19/2023

10 Maggio 2023

Alla scoperta degli stili: CATEGORIA PALE MALTY EUROPEAN LAGER E STILE MUNICH HELLES

Alla scoperta degli stili: CATEGORIA PALE MALTY EUROPEAN LAGER E STILE MUNICH HELLES

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La prossima categoria che affronteremo è quella delle Pale Malty European Lager (numero 4), che può essere grosso modo traducibile come “birre a bassa fermentazione europee chiare e maltate”.

L’introduzione del BJCP alla categoria è la seguente:

 

Questa categoria di stili contiene birre a bassa fermentazione tedesche, chiare e di gradazione che va da quelle definite “vollbier” (densità media) a quelle definite “starkbier” (densità alta) che enfatizzano il sapore del malto Pilsner nel bilanciamento, rimanendo ben attenuate.

 

La categoria, pur riferendosi nel suo nome a birre “europee”, in realtà comprende tre stili tedeschi.

Viene richiamata anche una classificazione tipica delle birre tedesche, a cui avevamo già accennato per assonanza nella descrizione della categoria che comprende le birre ceche: essa è basata sulla densità iniziale del mosto (che erroneamente viene tradotta, semplificando, in gradazione alcolica) e suddivide le birre in einfachbier (con densità che va da 1,5% a 6,9%), schankbier (7-10,9%), vollbier (11-15,9%) e starkbier (>16%).

La categoria come possiamo leggere comprende esempi delle ultime due.

 

 

Il primo stile presente nella categoria è quello delle Munich Helles (codice 4A), di cui questa è la scheda proposta:

 

Impressioni Generali: Una Lager tedesca di colore dorato con un sapore morbido, maltato e delicato e con finale secco. Sottili note di luppolo speziate, floreali o erbacee e un amaro contenuto aiutano a mantenere il bilanciamento maltato ma non dolce, il che rende questa birra rinfrescante e di consumo quotidiano.

 

Aroma: Aroma maltato moderato di cereale dolce. Aroma di luppolo speziato, floreale o erbaceo da basso a moderatamente basso. Un piacevole profilo fermentativo pulito con predominanza del malto nell’equilibrio. Gli esempi più freschi avranno più presenza di aroma dolce derivante dal malto.

 

Aspetto: Da giallo scarico a dorato scarico. Limpida. Schiuma bianca, cremosa e persistente.

 

Gusto: Inizio moderatamente maltato con una dolcezza appena accennata, sapore moderato del malto di cereale dolce con una sensazione soffice e rotonda sul palato supportata da un amaro da basso a medio-basso. Finale secco e morbido, non pungente. Gusto luppolato speziato, floreale o erbaceo da basso a moderatamente basso. Il malto predomina sul luppolo al palato, nel finale e nel retrogusto ma la luppolatura dovrebbe comunque risultare evidente. Non presenza di dolcezza residuale ma piuttosto impressione maltata con amaro contenuto. Profilo fermentativo pulito.

 

Sensazioni Boccali: Corpo medio. Carbonazione media. Carattere morbido e ben lagerizzato.

 

Commenti: Gli esempi molto giovani possono avere caratteri di malto e luppolo più evidenti che tendono a scomparire nel tempo, come accade spesso nelle birre destinate all’esportazione. Le Helles a Monaco tendono ad essere una versione più leggera rispetto a quelle destinate all’esportazione, che potrebbero essere chiamate Helles Lagerbier.

 

Storia: Creata a Monaco nel 1894 per competere con le birre chiare di tipo Pilsner, tradizionalmente la prima versione è accreditata al birrificio Spaten. Più popolare nella Germania meridionale.

 

Ingredienti Caratteristici: Malto Pilsner continentale. Luppoli tradizionali tedeschi. Lievito tedesco neutro.

 

Confronto con altri stili: Simile nel bilanciamento del malto e nell’amaro ad una Munich Dunkel ma con meno presenza di dolcezza del malto e chiara anziché scura. Più corpo e presenza maltata di una German Pils ma meno fresca e con meno caratteri luppolati lungo tutto l’arco della bevuta. Simile nel profilo maltato ad una German Helles Exportbier ma meno bilanciata verso il luppolo e leggermente meno alcolica. Meno corposa e alcolica di una Festbier.

 

 

Statistiche Essenziali:

OG: 1.044 – 1.048

IBU: 16 – 22

FG: 1.006 – 1.012

SRM: 3 – 5

ABV: 4.7 – 5.4%

 

Esempi in commercio: Augustiner Lagerbier Hell, Hacker-Pschorr Münchner Gold, Löwenbraü Original, Paulaner Münchner Lager, Bibi Hell Bibibir, Spaten Münchner Hell, Weihenstephaner Original Helles, Hofbrau Original, 1994 Birrificio Sabino, Kuhbacher Hell, Pozzo 16 4 Mori

 

Tags: gradazione media, colore chiaro, bassa fermentazione, lagerizzata, Europa Centrale, stile tradizionale, famiglia delle lager chiare, maltata

 

 

Per questo stile le indicazioni date dal BJCP sono molto esplicative, senza lasciare spazio a troppe ambiguità sui range ammessi per le intensità dei vari aromi/sapori e con indicazioni nette e a volte telegrafiche delle principali caratteristiche organolettiche e degli ingredienti.

Interessante in diversi punti il richiamo al fatto che queste birre perdono o modificano alcune caratteristiche col tempo e che quindi queste sono presenti solo negli esempi più freschi; tra di esse l’aroma dolce derivante dal malto e in generale gli aromi e i sapori del malto e del luppolo che tendono ad affievolirsi col tempo. Questo accade in particolare con le versioni destinate all’esportazione (denominate Helles Lagerbier) che risultano più forti e adatte a tempi di conservazione più lunghi e ad un consumo più differito nel tempo rispetto alle versioni destinate al consumo locale.

 

La nascita di queste birre viene collocata sul finire del XIX secolo, con lo scopo di fare concorrenza alle birre tipo Pilsner sia tedesche che ceche, ormai esistenti da qualche decennio e più marcatamente luppolate.

La maggiore popolarità nella Germania meridionale deriva logicamente dal fatto che l’epicentro distributivo di queste birre fu la Baviera e in particolare il capoluogo Monaco.

 

Nei confronti con altri stili ritroviamo quanto detto: meno caratteri luppolati sia in aroma che in gusto rispetto ad una Pils, meno dolce e più chiara di una Munich Dunkel per la non presenza di malti più scuri, meno alcolica e luppolata rispetto alle versioni Export dedicate appunto a mercati esterni.

 

Infine diamo uno sguardo alla sezione degli Esempi in commercio. Innanzitutto abbiamo quelli proposti dal BJCP che rappresentano un ottimo campionario degli esempi più tradizionali dello stile, prodotti da storici birrifici bavaresi tra cui segnaliamo in particolare Spaten, a cui viene ascritto il primo esempio mai prodotto dello stile, e poi Löwenbraü e Paulaner perché presenti e diffuse come birre commerciali nel mercato italiano (anche se per il secondo è sicuramente più nota e diffusa qui da noi la loro Weissbier); oltre a questi abbiamo aggiunto anche la Helles prodotta da Hofbrau (HB), storico birrificio di Monaco che possiede nel centro di Monaco una famosissima bierhaus, nella quale gustare le loro creazioni.

Abbiamo poi aggiunto anche due esempi italiani tra i tanti disponibili, la Bibi Hell di Bibibir, uno degli esempi di maggior successo dello stile, e la Pozzo 16 di 4 Mori, uno invece dei più recenti che cerca di rispettare in tutto e per tutto le linee guida e gli esempi più tradizionali di questa tipologia di birre.

 

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Giacomo Scappaticci
Info autore

Giacomo Scappaticci

Sono nato e cresciuto a Roma, città dove vivo attualmente. Nella vita, dopo essermi laureato in Economia, ho intrapreso la carriera di programmatore informatico, lavoro che svolgo tuttora.
Proprio durante gli anni della laurea mi sono appassionato al mondo della birra artigianale grazie al Buskers e al suo publican Mirko, che ha aperto a due passi dall’università proprio nel corso del mio primo anno. Da lì è stato un continuo immergersi nel mondo di questa bevanda (mondo che seppur già presente da anni a Roma, stava sbocciando con maggior forza proprio in quegli anni): conoscendo piano piano nuovi stili, frequentando vari locali e soprattutto i festival. In tempi molto recenti la passione mi ha portato anche a frequentare due corsi di degustazione, con cui approfondire in maniera più consapevole le mie conoscenze.