Numero 04/2023

23 Gennaio 2023

Il giro del mondo in… tante birre: Andorra

Il giro del mondo in… tante birre: Andorra

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Non si sente parlare quasi mai di Andorra, a parte qualche notizia finanziaria, e, quindi, ho deciso di fare una piccola presentazione introduttiva.

Andorra è un microstato posizionato sui Pirenei, a cavallo tra Spagna e Francia, con appena 85.000 abitanti ed è il sesto Paese più piccolo d’Europa per estensione. È un principato fondato nel 1278 ed è governato contemporaneamente dal Vescovo della Diocesi di Urgell (Catalogna – Spagna) e dal Presidente della Repubblica francese. Dal punto di vista amministrativo, il territorio andorrano è suddiviso in sette “parrocchie”, simili ai nostri comuni. Il turismo costituisce il settore economico più importante che richiama visitatori non solo per le bellezze paesaggistiche ma anche per lo status di porto franco.

Con tutte queste informazioni, mi sembra di essere tornata alle scuole medie quando si doveva preparare “la ricerca”!!!

Ma questo piccolo paese incastonato fra le montagne sarà un territorio fertile per la crescita della produzione birraria?? Scopriamolo insieme.

LA STORIA DELLA BIRRA AD ANDORRA

Fino agli anni 2000, tutta la birra consumata nei locali andorrani era solo ed esclusivamente di importazione, grazie anche al regime fiscale molto favorevole. Con la nascita, invece, dei primi birrifici artigianali locali, a partire dal 2007, il mercato interno si è diversificato. Se la rivoluzione birraria in Italia è iniziata nel 1996, ad Andorra è cominciato tutto dieci anni dopo.

QUALI SONO I BIRRIFICI PIU’ IMPORTANTI DI ANDORRA?

  1. Il primo birrificio di Andorra: CERVESA ALPHA

 

Fondato nel 2007 dall’imprenditore Antonio Medina e dal mastro birraio tedesco Heiko Kirchner. Si trova nel paesino di Arinsal, di appena 800 abitanti (dati 2017), nella parrocchia di La Massana. Il villaggio è famoso in quanto meta per gli amanti degli sport invernali.

Il nome Alpha è l’acronimo di: Artesanía Lúpulos Por Heiko & Antonio e testimonia il forte legame tra i due soci fondatori. Legame unico che li lega anche al territorio: “quando bevi un sorso di Alpha, bevi un pezzo del paesaggio di Andorra”. Infatti, per la produzione delle loro birre, viene utilizzata l’acqua pura di La Cortinada, ma non solo, alcune birre portano il nome di luoghi e leggende della cultura andorrana.

SANT CORNEL D’ORDINO: IPA prodotta con malto d’orzo, fiocchi d’avena e quattro luppoli coltivati proprio ad Arinsal. Il nome è quello di una chiesa del comune di Ordino. Gradazione alcolica: 6,4%

LA DAMA BIANCA D’AUVINYA’: birra ispirata alle American Pale Ale. Viene utilizzato un luppolo coltivato ad Arinsal che dona alla birra un amaro tipico, delicato e gentile. Il nome deriva da una leggenda: si narra che la Dama Bianca viva nelle foreste di Auvinyà e che protegga gli abitanti di Andorra dagli invasori. Gradazione alcolica: 5,1%

LA FONT DEL BISBE: birra in stile Pale Ale, dal colore ambrato, con cereali tostati e tre tipi di luppolo: uno tedesco, uno americano e uno andorrano. Il nome è quello di un’incantevole cascata chiamata “la fontana del Vescovo”. Gradazione alcolica: 5,6%

LA CREU DELS SET BRACOS: una Strong Ale prodotta con aggiunta di cacao e whisky. “La Croce dei sette bracci” è stata posizionata nel luogo in cui, secondo la leggenda, 7 ragazzini presero in giro un loro amico che scomparve misteriosamente forse rapito dal Diavolo. Gradazione alcolica: 7,1%

Completano la gamma: 1NIK (bio gluten free – 5,9%); COMAPEDROSA (Black Beer – 8%); VINTDEU (Pale Ale 100% made in Andorra) e alcune birre stagionali.

  1. La prima taproom di Andorra: SIGNUM CRAFT BEER

 

E’ del birrificio Signum la prima taproom andorrana con sede a Encamp, qui si possono gustare tutte le birre in produzione, sia in bottiglia che alla spina. Signum Craft Beer è un birrificio sempre in prima linea, infatti, per i fondatori il “Signum” è la bandiera, il simbolo che conduce alla battaglia e che fa vincere premi in tutto il mondo.

AUSTRAL: birra chiara in stile Pils con uso di lievito ceco per rispettare la tradizione. Gradazione alcolica: 4,8%

DOLCECAPRICCI: birra di frumento con aggiunta di miele. Delicata e profumata con finale secco. Gradazione alcolica: 5,5%                       

ALQUIMIA: ispirata allo stile American Pale Ale, con utilizzo di luppoli americani in Dry Hopping che danno note citriche e di frutta tropicale. Leggera e rinfrescante con un amaro equilibrato. Gradazione alcolica: 5,2%                          

WUNDER: Dunkel Bock di tradizione tedesca dal colore ramato scuro con riflessi granata. Al naso e al gusto prevalgono le note maltate con un tocco di tostato. Gradazione alcolica: 6,9%

ABADIA: una Belgian Dark Strong Ale, scura, complessa, con prevalenza di note maltate e dolce al palato. La più alcolica in produzione. Gradazione alcolica: 8,9%   

LOREAK IPA: India Pale Ale con ben 7 luppoli diversi e aggiunta di frutto della passione. Facile da bere e profumata. Gradazione alcolica: 4,6%                 

OLÉ BRUNE: birra scura che riprende lo stile irlandese per eccellenza, Dry Stout. Qui in versione Nitro. Per gli amanti del caffè e delle facili bevute. Gradazione alcolica: 4,5%   

  1. Il birrificio più “storico” di Andorra: BORIS CRAFT BEER

 

Boris non è un nome tipico della penisola iberica né tantomeno della Francia, quindi cosa ha a che fare con Andorra? È il nome del suo primo ed unico re: Boris I.

La sua storia merita proprio di essere raccontata: Borís Mijáilovich Skósyrev Mavrusov nasce nel 1896 a Vilnius (Lituania). Avventuriero, intelligente ed affascinante, arriva ad Andorra intorno al 1930 e fa di tutto per farsi incoronare re promettendo investimenti, ricchezza e lo status di paradiso fiscale. Il suo sogno si avvera ma dura solo 12 giorni!! Il vescovo di Urgell insieme al governatore francese, infatti, ne ordinano subito l’arresto.

I ragazzi del birrificio hanno voluto così omaggiare con un pizzico di satira un personaggio storico a dir poco eccentrico. Il Boris Craft Beer ha sede nel villaggio di La Cortinada a 1300 metri che permette di usare l’acqua pura delle sorgenti di montagna.

BORIS GOLDEN ALE: una Golden Ale di ispirazione anglosassone che prevede l’utilizzo di tre malti e un luppolo. Le note erbacee e fruttate la rendono dissetante e profumata. Gradazione alcolica: 4,5%

BORIS BROWN: Brown Ale            di ispirazione anglosassone con quattro malti e 2 tipi di luppolo. Tipiche le note di cioccolato, caramello e un tocco di caffè. Gradazione alcolica: 5,6%

BORIS WHITE ALE: birra di frumento rispettosa della tradizione tedesca con i suoi aromi fruttati (banana) e speziati. Gradazione alcolica: 4%

 

 

  1. Il primo birrificio gourmet di Andorra: & (AND)

Birrificio con sede a Santa Coloma (La Vella) fondato dal giovane gastronomo Iván García, il primo chef specializzato in tecnica di birrificazione artigianale presso il “Basque Culinary Center” di Sant Sebastià. L’obiettivo di Iván è quello di produrre birre che si possano abbinare perfettamente alle sue proposte culinarie, grazie anche alla sua profonda conoscenza delle materie prime.

ROSSA: Golden Ale che utilizza tre malti inglesi. Aromi erbacei e floreali. Leggera e rinfrescante. Gradazione alcolica: 4,2%

TORRADA: birra a bassa fermentazione di colore marrone. Aromi di caffè e vaniglia che incontrano l’amaro dato dalla tostatura dei cereali. Gradazione alcolica: 6,3%

MOUNTAIN: birra nata dalla collaborazione con il birrificio australiano Edge Brewing Project. Una DDH IPA impreziosita dall’uso di miele selvatico di Andorra e luppolo Amarillo. Gradazione alcolica: 6,1%

NEGRA PREMIUM: Imperial Stout dal colore nero, con aggiunta di fava tonka e cacao. Birra complessa dalle note dolci e fruttate. Gradazione alcolica: 8,5%

Completano la gamma: PESSONS (Blonde Ale – 4,2%); BLAT (birra di frumento) e TRIGO (birra con grano – 5,5%)

 

Andorra è stata una vera sorpresa, un piccolo paese fra le montagne dei Pirenei che in pochi anni ha saputo dare una svolta al suo panorama brassicolo. I birrifici artigianali, infatti, interpretano gli stili tradizionali con un tocco in più, utilizzando materie prime ed ingredienti speciali locali, valorizzando così anche il territorio andorrano.

 

Alla prossima tappa!

 

Siti internet di riferimento:

https://it-it.facebook.com/CervesaAlpha/

https://signum.ad/

http://www.boriscraftbeer.com/

https://andbeerandorra.com/

 

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Federica Russo
Info autore

Federica Russo

Sono nata a Genova nel lontano…ma che lontano…nel “vicinissimo” 1976 da una famiglia chiacchierona e rumorosa, ecco perché mi piace parlare, comunicare e condividere.
Chi nasce in una città di mare sa che si porta dentro una curiosità tutta speciale come quella dei marinai e navigatori che tutti i giorni salpano verso nuove mete, terre e avventure. Curiosità che rimane per sempre e che caratterizza ogni aspetto della vita arricchendola giorno per giorno. La famiglia, le passioni, i traguardi, il lavoro vengono così conditi con quel “quid” che rende tutto più sfizioso.
La curiosità infatti mi ha portato a studiare 3 lingue (inglese, spagnolo e francese) per non sentirmi fuori luogo ovunque volessi andare e mi ha fatto laureare in Geografia per avere ben chiara in testa la mappa del mondo ed evitare di perdermi.
La curiosità mi ha fatto lavorare in ambiti molto diversi tra loro: commercio al dettaglio, operatore GIS nel settore dei sistemi informativi territoriali, progettista di impianti di depurazione acque reflue.
La curiosità, infine, è stata anche la spinta che mi ha fatto passare da semplice amante della birra a Sommelier. Ho completato il percorso formativo con la Scuola Italiana Sommelier (S.I.S.) e sono diventata Sommelier Professionale 3° livello. Essere sommelier della birra non lo considero un traguardo ma solo l’inizio di un lungo percorso di formazione, di conoscenza che non finirà mai, infatti ho cominciato lo stesso percorso formativo anche con l’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.), seguo i corsi e le monografie di UB Academy, per non parlare dei libri che “bevo” tutto d’un fiato!!! Alcuni autori della mia libreria: Michael Jackson, Lorenzo “Kuaska” Dabove, Randy Mosher…tanto per citare qualche pilastro.
La possibilità di poter scrivere per il Giornale della Birra mi dà modo di condividere con voi la mia passione birraria attraverso interviste, curiosità, abbinamenti birra-cibo e tanto altro, il tutto impreziosito da un sorriso e da un punto di vista diverso….quello femminile!