Numero 18/2022

3 Maggio 2022

Birra dell’Anno: reportage della manifestazione!

Birra dell’Anno: reportage della manifestazione!

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A settembre 2021 si tenne per la prima volta all’interno di CIBUS la premiazione di Birra dell’anno, fu anche la mia prima partecipazione e ne rimasi  così entusiasta, da decidere di tornare quest’anno.

Ma cosa è Birra dell’Anno?
E’ un concorso organizzato da UnionBirrai durante il quale vengono premiate le migliori birre artigianali (divise in 45 categorie differenti) ed in base ai risultati ottenuti si incorona il Birrificio dell’Anno.
La premiazione avviene durante il primo giorno di fiera e fa un po’ da spartiacque all’interno della giornata; il mattino all’interno del padiglione dedicato alle birre artigianali si respira un’atmosfera “business” in cui domanda ed offerta si incontrano, discutono e si raccontano ma nel pomeriggio ci sarà un cambio di registro.
Alle 14.00 inizia la premiazione e per dare tutte le 135 medaglie (per ogni categoria vengono chiamati sul palco i primi 3 classificati) ci vogliono circa 2 ore. Nonostante si tratti di uno dei premi più importanti in campo di birra artigianale italiana, l’ambiente è decisamente rilassato e goliardico. I presenti (birrai con i loro colleghi, giornalisti, appassionati, giudici) acclamano a gran voce e applaudono ogni premiato, scherzando bonariamente uno con l’altro.
Ma nonostante tutta la rilassatezza e l’atmosfera goliardica rimane pur sempre una competizione (e l’urlo dei rappresentati di Lucky Brew al ritiro della loro medaglia d’oro dimostra quanto sia comunque una soddisfazione salire sul palco) che quest’anno è stata tiratissima fino alla fine. Ogni volta che un birrificio viene chiamato sul palco a ritirare un premio gli spettatori si trovano a tenere il conto mentale di quante volte sia salito, di quali medaglie abbia ottenuto e in quali categorie, così da farsi un’idea dei possibili vincitori.
Quest’anno è stato fino all’ultimo un bel testa a testa (tre birrifici hanno infatti ottenuto il massimo dei punteggi disponibili), e  ad un certo punto è sembrata una lotta tutta marchigiana tra MC77 e Mukkeller, poi il terzo oro del birrificio 50&50 ha fatto pensare che il premio potesse finire in Lombardia ma alla fine con un’infilata di 4 medaglie (sulle 7 totali conquistate) nelle ultime 10 categorie ad aggiudicarsi il premio di birrificio dell’anno (seconda vittoria dopo il 2020) è stato Ritual Lab.
Come dicevo poco fa, da qui in poi il padiglione delle birre artigianali cambia completamente faccia, l’ambiente diventa decisamente più festaiolo e c’è la “corsa” a provare le birre premiate e a complimentarsi con i vincitori.
E’ entusiasmante vedere ad uno stand birrai di diversi birrifici che bevono assieme. Facendo i dovuti paragoni è come se alla fine di una gara di motoGP o di formula1 i piloti andassero nei box degli avversari a chiacchierare e si potessero sedere sulla loro moto\auto e fare un giro di pista. Mi è capitato ad esempio di notare allo stand del Birrificio Lambrate Stefano Simonelli (head brewer del birrificio Vetra) e Anthony Pravato (socio fondatore del birrificio Crack) che bevevano insieme, oppure di vedere i 4 giganti del Birrificio Batzen che provavano le birre del birrificio 100venti e poi quelle di Canediguerra.
Questo evento (come molti altri) è un un’occasione di incontro tra vecchi e nuovi amici, per rivedere facce note e per godersi il mondo della birra tutti assieme. Ed è proprio questo aspetto (oltre al contenuto dei bicchieri) che mi appassiona e mi spinge a fare centinaia di chilometri in bici per conoscere e scoprire le birre, i birrifici e tutto il mondo che gli gira attorno.

 

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Fabio Marrale
Info autore

Fabio Marrale

Modenese di nascita ma milanese di adozione.
Lavoro nella ristorazione da quando avevo 14 anni, diplomato alla scuola alberghiera con successivi corsi di approfondimento come tecnologo alimentare.
Appassionato di birra e di bicicletta faccio il possibile per far incontrare i due mondi visitando birrifici, fiere ed eventi brassicoli pedalando. Quando ho un pò più tempo organizzo viaggi in bici studiando le tappe in base ai miei personalissimi punti di interesse birrai.