Numero 45/2021

11 Novembre 2021

Lario Beer: una dedica al Lago di Como attraverso le birre artigianali!

Lario Beer: una dedica al Lago di Como attraverso le birre artigianali!

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Lario Beer è un marchio dedicato ad una produzione limitata ed esclusiva di birre craft del Lago di Como. Si tratta di un progetto nuovo, nato dalla volontà di Andrea Spinelli, fotografo, videomaker, chef per passione e ideatore del foodtruck gourmet Giro in Giro che, in piena pandemia e con la collaborazione del Birrificio Bi-Du, ha sviluppato questa visione unica e particolare.

Abbiamo scambiato una piacevole chiacchierata con Andrea, degustando le sue creazioni, per comprendere meglio la sua esperienza produttiva.

 

Andrea, sei una persona sicuramente eclettica e con una visione personale molto strutturata del beverage e del food: quali sono le tue esperienze specifiche in questo settore?

Sono sempre stato appassionato a questo mondo ma ho avuto il piacere e la fortuna di poterlo vivere nel profondo grazie al mio lavoro di fotografo e videomaker, che mi ha permesso di entrare in contatto con realtà di eccellenza sia di prodotto sia nell’ambito della ristorazione. Entrare nelle cucine, dove nascono i progetti di chef visionari e geniali o toccare con mano l’orgoglio e la fatica di chi produce eccellenze gastronomiche mi ha aperto una nuova visione di questo mondo.

Di istinto e per la voglia di mettermi in gioco ho acquistato un truck e l’ho trasformato in food truck con lo chef Federico Beretta (Feel – Como). Grazie al mio socio, il giovane e talentuoso chef Matteo Dassogno, abbiamo portato avanti il progetto di proporre piatti ben fatti e soprattutto gustosi con la formula del cibo da strada. Ora io e Matteo gestiamo la cucina del Circolone di Olgiate Comasco con la stessa filosofia: ricerca di prodotti di qualità e ricette sfiziose e conviviali. Il food truck è presso il birrificio BIDU e propone prelibatezze street food con lo chef Fabio Nicoletti.

 

 

La tua esperienza nasce dalla creazione di un Food truck, che sicuramente ha inciso nello sviluppo del progetto Lario Beer: quale è la tua percezione del prodotto birra artigianale legato al cibo gourmet?

La birra artigianale, sulla carta, è un prodotto semplice e lineare. La sapienza nel combinare ingredienti di alta qualità e l’alchimia nel dosare le singole componenti possono creare un prodotto straordinario. C’è quindi la stessa filosofia che si ritrova in un piatto gourmet: perseguire la qualità assoluta, fare ricerca, esaltare gli ingredienti e trarre dalla loro unione qualcosa di sorprendente.

La birra artigianale si sposa quindi alla perfezione con il cibo gourmet sia come accompagnamento ai piatti sia nella loro preparazione. Stiamo fortunatamente uscendo dai cliché birra + pizza o birra da utilizzare in cucina solo per stufati o per sfumare il pollo. Ad esempio lo chef Federico Beretta del ristorante Feel di Como ha realizzato un piatto che è l’emblema del connubio birra artigianale e cucina gourmet del territorio: LEPRE IN CIVET DI MORE DI GELSO. La lepre (cacciata) viene fatta marinare per un giorno nella nostra birra Stratoserica al gelso, cipolle carote e erbe aromatiche. Dopodiché viene fatto un civet, ma al posto del classico vino viene usata la birra al gelso, che dà quella nota di freschezza fruttata e peculiare data dalle more bianche di gelso. Finisce il piatto una riduzione di cerfoglio.

 

Quali valori desideri comunicare al consumatore tramite le tue birre?

Non ho pretese di comunicare nulla di elevato o spacciare filosofie altisonanti. Ho voglia che le nostre birre vengano bevute tra amici in una serata di chiacchiere e risate, da una coppia che cena in casa accompagnando il loro piatto preferito e da chi, semplicemente, vuole bersi una Birra e non una birretta. E se non dovete guidare bevetela quella birra in più, che fa bene all’anima

Il tuo marchio nasce in forma di beerfirm: come si sviluppa il sodalizio con Beppe Vento nella condivisione esperienziale e produttiva delle birre?

Il marchio nasce nell’estate 2020 proprio al birrificio BI-DU chiacchierando con un amico, dopo un’ottima cena ed un paio, o forse più, di ArtigianAle (la birra che mi ha fatto innamorare di BI-DU). Parlando di sogni, progetti e con la voglia matta di buttarsi in nuove avventure dopo i terribili mesi di pandemia ecco che esce, con naturalezza e bellezza questa meravigliosa e semplice idea di LARIO BEER. Senza presunzione, senza voler essere migliore di altri o dimostrare qualcosa a nessuno ma solo con la speranza di aver avuto l’idea giusta, nel posto giusto e nel momento giusto… ah no, perché di lì a poco è iniziato il secondo lockdown, proprio quando era pronta la prima cotta di birra LARIO (la nostra Golden APA).

Iniziare a novembre, in lockdown non è di certo il sogno di una neo beer firm. E invece la risposta da parte di amici, conoscenti, locali è stata sorprendente e ci ha dato una spinta ulteriore di entusiasmo. Tramite il passaparola, la comunicazione sui social, su siti e riviste siamo arrivati in locali di tutta la provincia e oltre, e da clienti in tutta Italia, persino Ricky Tognazzi.

 

Quale è il marchio di fabbrica che si riconosce nella tua produzione brassicola? E quali gli elementi stilistici che ti guidano?

Lo stile delle birre è lo stile di Beppe Vento. La mano del mastro birraio si sente e si deve sentire. Sono birre nelle quali il sapiente uso e combinazione dei migliori luppoli donano una nota amaricante peculiare e persistente, birre di facile beva ma mai banali. Per l’ultima arrivata, VENTO DEL LAGO, abbiamo coinvolto l’azienda Agricola Bosetti di Castelnuovo Bozzente (CO) che ha fornito l’avena nera, per dare un’impronta ancora più local, come già precedentemente con STRATOSERICA, la fruit beer con more bianche del gelso prodotta grazie al supporto dell’az. Agricola Brusadelli Pier Lucio di Veniano (CO).

Per le etichette ci siamo ispirati alle locandine storiche di promozione turistica del Lago di Como ma rivisitate in chiave contemporanea, per uscire dalla stucchevole immagine puramente vintage. Volevamo una birra che comunicasse con stile il nostro lago, che piacesse ai comaschi e ai turisti. Ecco quindi la bagnante anni ’30 tatutata, la coppia in gita sul lago che si scatta un selfie, la donna in motoscafo con il monumento the Life Electric sullo sfondo e l’ultima etichetta (per ora) con la rondine in volo sul lago in stile tattoo “old school”. Il tutto grazie alla talentuosa graphic-artist Claudia Polpetta che ha tradotto in splendide grafiche i nostri folli progetti. Lario Beer non è stile senza contenuto. Noi volevamo una birra che fosse super come immagine e super come gusto. E gli amici, prima che i clienti, ci dicono che ci siamo riusciti. E non ci fermeremo qui, è già in cantiere una nuova birra.

Non resta che condividere i tuoi progetti per il futuro…settore birra e non solo!

 

Maggio informazioni su Lario Beer al link: www.lariobeer.com

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!