Numero 17/2022

25 Aprile 2022

Stadsbrouwerij Dordrecht: un microbirrificio molto particolare

Stadsbrouwerij Dordrecht: un microbirrificio molto particolare

Condividi, stampa o traduci: X

 

La storia dei birrifici nella città di Dordrecht(Paesi Bassi), con tutta probabilità ha inizio nel XV secolo, il più antico birrificio si narra che sia stato il De Sleutel che avrebbe aperto i propri battenti
intorno al 1433, probabilmente si parla del più antico d’Olanda. Con il passare degli anni il numero dei birrifici nella città di Dordrecht crebbe fino a 29 nel 1630, per scendere a 5 nel 1800. L’ultimo birrificio chiuse nel 1968.

 

Il progetto del Stadsbrouwerij partì nel 2006, ma la sede attuale, ovvero quello che era il vecchio deposito del malto del De Sleutel, aprì solo due anni più tardi, nel 2008.
Nonostante si tratti di un birrificio a tutti gli effetti, lo Stadsbrouwerij nasce come società di formazione educativa ovvero quello di aiutare i ragazzi in difficoltà.
Durante l’anno scolastico infatti il birrificio riceve dalle scuole della città alcuni ragazzi problematici, ovvero che presentano delle difficoltà a livello sociale e vengono inseriti nell’organico
come stagisti.
Questi ragazzi per 4 giorni a settimana diventano dei veri e propri apprendisti “Mastri Birrai”, sostituendo alle classiche lezioni sui libri chiusi in un’aula, con un vero e proprio stage presso il
birrificio.

Durante questo periodo devono seguire delle regole e dei compiti ben precisi:
– Competenze generali dei lavoratori(puntualità e serietà)
– Aiutare durante le fasi di birrificazione, imbottigliamento, etichettatura, pulizia, confezione
e consegna.
– Incarichi specifici
Alla fine di questo stage molto difficilmente questi ragazzi troveranno impiego presso un birrificio, ma lo scopo di questa esperienza è di socializzare e di inserirsi nel mondo del lavoro.
Durante questo stage i ragazzi vengono seguiti da volontari, per lo più pensionati, che dedicano il loro tempo alla causa.
La sopravvivenza del birrificio è data sia dalle donazioni(con 25 euro l’anno si diventa amici del birrificio) che dalla reale vendita delle birre prodotte, che durante il 2019 ammontarono a 10.000 lt
circa.

 

Attualmente le birre commercializzate dal birrificio sono 4:
– Blonde 6% ABV una blond ale
– Amber 6,5% ABV un’ambrata
– Dubbel 7% ABV
– Triepel 1433 8,5%

Tutta la produzione viene svolta a mano, senza automatismi, come fanno la maggior parte degli homebrewers in casa propria(anzi alcuni birraioli casalinghi hanno attrezzature che qui non usano).
La fermentazione avviene nei classici tini in acciaio da 30 lt e tutte le birre vengono rifermentate in bottiglia.
Legato alla tradizione è anche il nome con cui vengono commercializzate queste birre, “Schapenkopje” ovvero testa di pecora. Si narra infatti che nel medioevo per entrare nella città di Dordrecht le persone dovessero passare dei controlli e che le merci dovevano essere dichiarate e venivano chiesti dei pagamenti. Si narra che due residenti avessero comprato una pecora da carne nelle vicinanze, per far entrare il suddetto ovino senza dover pagare la tassa lo vestirono da spaventapasseri, ma quando furono sul cancello il bovino belò, scoprendo il trucco. Da quel momento i cittadini di Dordrecht furono chiamati teste di pecora.

 

Il tour del birrificio è molto ristretto, sia come area che come numero di partecipanti, anche perchè si svolge tutto nello stesso salone che durante la settimana è la sala di cottura e produzione delle
birre, però l’accoglienza delle due guide è esemplare. Compreso nel prezzo c’è una degustazione delle 4 birre prodotte, accompagnate da qualche stuzzichino.
Purtroppo però l’intero tour è in lingua olandese, anche se vengono distribuiti dei depliant in inglese con i quali si può seguire facilmente.

Maggiori informazioni: www.stadsbrouwerijdordrecht.nl

 

Condividi, stampa o traduci: X

Alberto Spadone
Info autore

Alberto Spadone

Nato nel 1975 nel nord del Piemonte nella terra dei laghi. Sono un manutentore meccanico in un’industria alimentare per professione, mototurista per passione, Guzzista per vocazione, mi sono appassionato all’homebrewing nel 2019 e quasi contestualmente ho voluto creare il mio blog “Birre a due ruote” per coniugare queste passioni. Sono affascinato dal mondo delle birre artigianali e da quello che lo circonda.