Numero 06/2022

9 Febbraio 2022

Birrificio di Collerosso: da Ab-Inbev a Matteo Corazza

Birrificio di Collerosso: da Ab-Inbev a Matteo Corazza

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Lo storico birrificio di Collerosso è salvo. Lo ha acquistato Matteo Corazza, storico birraio di Birra del Borgo, dopo la decisione della proprietà di chiuderlo. Il piano di tagli messo in atto dalla Ab-Inbev che dal 2016 è proprietaria del marchio Birra del Borgo includeva anche il birrificio al centro di Borgorose, dedicato alle fermentazioni non convenzionali, da dove è partito il sogno di creare la bionda artigianale che nel giro di pochi anni ha spopolato sui mercati di tutta Italia.

Corazza, parte della storia del birrificio di Borgorose, ha deciso di fare il passo e acquistare Collerosso. Ad annunciarlo è stato proprio lui sulla pagina Facebook del birrificio facendo subito incetta di messaggi di incoraggiamento e auguri.

“Ciao a tutti”, ha scritto Corazza, “dopo la cessazione da parte di Birra del Borgo, ho rilevato lo storico birrificio e mi preparo per la mia nuova avventura da produttore, con la passione di sempre”.

 

Tra i settori interessati dal taglio voluto dalla multinazionale che ha le redini di Birra del Borgo ci sono il gruppo commerciale, il gruppo marketing, e tutte le attività di Roma, dall’Osteria al Bancone di piazza Bologna. Circa 40 posti di lavoro tra l’Abruzzo e il Lazio. il plauso del presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis, e del consigliere del cda Angelo Giovanni Ientile, già commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti.

 

Soddisfatto il sindaco di Borgorose, Mariano Calisse, che si è congratulato subito con Corazza per la scelta fatta. “Borgorose è un territorio che non molla, fatto di gente che sa soffrire e rinascere”, ha spiegato il sindaco, “Birra del Borgo resterà la stessa ed è proiettata ormai a mercati di caratura europea e noi ce la terremo stretta! Lo storico birrificio artigianale di Collerosso grazie all’impegno e al coraggio di un nostro giovane Matteo Corazza inizia una nuova vita! Buon lavoro”.
Plausi arrivano anche dal presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis, e dal consigliere del cda Angelo Giovanni Ientile, già commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti.

 

C’è chiaramente molta cautela, – ha commentato il presidente De Angelis – anche perché è solo di pochi giorni fa la notizia dei licenziamenti da parte della multinazionale Ab-Inbev, ma un passo alla volta, e con concretezza, si potrà riprendere a parlare di sviluppo e di occupazione. Il Consorzio Industriale del Lazio, attraverso la sua nuova mission, potrà essere di sostegno reale alle imprese del territorio, essendo un organismo intermedio di gestione delle risorse regionali, comunitarie e del Recovery Fund e con diverse opportunità fino ad oggi non comprese nelle attività di gestione dei Consorzi industriali.  Ci occuperemo inoltre di promozione internazionale e contribuiremo allo sviluppo di sinergie di tipo distrettuale, con la valorizzazione delle competenze imprenditoriali e scientifiche del territorio, oltre ad erogare servizi ad alto valore aggiunto per le imprese.  Senza dimenticare che sarà competenza del Consorzio anche la gestione di incentivi e contributi a favore delle imprese, sulla base di piani triennali di investimento approvati con deliberazione della Giunta regionale.  Sviluppo ed occupazione sono e saranno alla base del nostro lavoro, al fianco delle imprese e dei territori».

Particolarmente soddisfatto anche il consigliere Angelo Giovanni Ientile. «Esprimo vivo apprezzamento per una lodevole iniziativa di un imprenditore locale, che porterà lavoro e sviluppo. Così come, in accordo con la Provincia e come Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti, c’è già stato un impegno per la riqualificazione del sito, allo stesso porteremo avanti questo impegno come Consorzio Industriale del Lazio. Per favorire gli investimenti di chi già è presente e per quanti che vorranno investirvi in futuro. Lo sviluppo dell’area di Borgorose è di sicuro nei nostri piani».

 

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