Numero 06/2022

9 Febbraio 2022

Trasformare il pane… in birra!

Trasformare il pane… in birra!

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Il pane, uno degli alimenti più importanti della nostra dieta, è anche uno dei più sprecati; se nelle nostre case abbiamo imparato ad utilizzarlo in ricette di recupero o mangiare quello del giorno prima, il vero problema resta lo spreco nella grande distribuzione: ben 13 mila quintali di pane viene buttato ogni giorno.
Seppur una goccia nell’oceano, ma sempre una valida alternativa allo spreco, nel mondo brassicolo sono nate molte realtà, che sfruttando la parentela tra la birra e il pane, trasformano gli eccessi dei panifici in birra di qualità.
In effetti anticamente la birra veniva definita pane liquido, per via degli ingredienti comuni acqua, grano e lievito e per essere un alimento energetico quasi completo.

Ma come fa il pane a diventare birra?
Il pane una volta triturato può essere utilizzato dal birrificio come ingrediente, sostituendo circa il 25% di malto d’orzo necessario per la produzione.
Questo procedimento, non solo abbatte gli sprechi ma fa risparmiare sulla materia prima, riducendo l’emissione di CO2, dando così vita ad un progetto di economia circolare, in grado di trasformare un prodotto di scarto in una nuova risorsa.
Pensate che da 150 kg di pane recuperato, è possibile produrre circa 2500 litri di birra!
Birrifici che producono birra al pane sono molto diffusi in Italia ed oltre ad impegnarsi a ridurre gli sprechi, si dedicano a progetti sociali con protagonista la birra.
A Como, ad esempio, Confcommercio Como ha creato uno birra al pane coinvolgendo i panificatori e gli esercenti della città; una volta recuperato il pane invenduto e trasformato in birra, il prodotto è pronto per essere venduto nei negozi, nei ristoranti e negli alberghi
cittadini, favorendo e stimolando, in un momento difficile come quello attuale, la ripartenza economica delle piccole realtà della provincia.
Spostandosi a Milano, quattro ragazzi del Politecnico, hanno lanciato birra Ibrida, riuscendo a creare una sinergia tra spirito imprenditoriale e sociale, dando vita ad una birra contro lo spreco sempre utilizzando il pane di recupero, e allo stesso tempo, promuovendo il consumo locale, offrendo la visibilità a piccole panetterie dei quartieri di Milano, dedicando ad ogni rione uno stile birraio.

A sud, precisamente a Potenza, da ammirare il progetto della Onlus Io Potentino, che grazie al ricavato della sua birra al pane 166 – il nome ricorda la legge antispreco italiana- , finanzia il progetto di Magazzini Sociali, che permette alle famiglie bisognose di fare la spesa.
Per idee green e sociali con protagonista la birra come non citare Baladin, uno dei più importanti birrifici artigianali nazionali, che grazie alle idee geniali di Teo Musso è riuscito a trasformare la sua passione in realtà.
Briciola la sua birra con il pane di recupero, nata con la collaborazione con l’ Associazione Autonoma Panificatori della Provincia di Cuneo, oltre che combattere lo spreco, promuove la collaborazione locale tra birrificio e panificatori della provincia.
La strada per abbattere lo spreco di pane è lunga e tortuosa ma anche con un piccolo gesto possiamo contribuire.

 

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Andrea Zappa
Info autore

Andrea Zappa

Classe 1988, nato a Como.
Il primo sorso di birra artigianale non si scorda mai e la mia prima Punk IPA di Brewdog, così alternativa, ribelle e diversa dalle classiche bionde industriali, mi ha aperto le porte di un mondo meraviglioso.
Per comprendere nel migliore dei modi questo brioso universo, ho deciso di iscrivermi al corso di beer tester di unionbirrai e a breve, sarò pronto a sostenere l’esame per concludere il secondo livello.
Mi piace condividere le mie esperienze ed apprendere da quelle altrui, per soddisfare la mia curiosità sempre in fermento non solo in campo brassicolo, ma anche gastronomico, storico ed artistico.
Ogni cosa, una volta scoperta la sua storia, avrà un sapore completamente diverso.