Numero 19/2020

4 Maggio 2020

Birra Krimisos: un sogno siciliano che fa passi da gigante!

Birra Krimisos: un sogno siciliano che fa passi da gigante!

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ASFALT BEER è l’acronimo dei cognomi di tre amici che dopo oltre 20 anni da hombrewer, hanno deciso di abbandonare l’abituale rifugio dove realizzavano le loro cotte, per dare vita ad un vero birrificio artigianale.

Giovanni ASARO, Gianvito FAZZINO e Vincenzo ALTESE sono i “maturi” artefici di quella che è l’ultima iniziativa brassicola artigianale siciliana, che nasce a Castellammare del Golfo in provincia di Trapani, là dove vivono e svolgono le loro abituali professioni i tre soci. Infatti, per tutti e tre, la conduzione del birrificio rappresenta la concreta realizzazione di una passione, ovvero la trasformazione in chiave professionale, di un hobby, del quale si sono mantenuti e salvaguardati tanto l’aspetto romantico che quello di grande divertimento e passione. Nato come beerfirm nel 2018, oggi Krimisos ha un impianto proprio, avviato nei primi mesi di questo “strano” 2020.

 

 

Oggi, virtualmente, vi portiamo in loro compagnia alla scoperta del loro piccolo grande sogno!

 

Giovanni, partiamo dalla nascita del progetto e dai primi passi mossi professionalmente, quali sono state le tappe fondamentali?

Il passaggio dalla fase ludica a quella professionale è stata la naturale evoluzione dell’irresistibile fascino per il complesso processo produttivo della birra, con tutte le sue infinite variabili, che può portare alla realizzazione di tantissimi stili spesso sconosciuti al grande pubblico dei consumatori, ma ciascuno con caratteri e sfumature totalmente differenti tra loro e ben riconoscibili.

L’azienda nasce ufficialmente nel mese di Luglio del 2018, e durante il percorso che ha condotto sino alla definitiva indipendenza del Birrificio Artigianale Krimisos avvenuto nel mese di Febbraio 2020, le prime tre birre ideate da ASFALT e commercializzate con il logo Krimisos, sono state realizzate presso birrifici siciliani partner.

 

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Vincenzo, il nome di ogni attività è importante: perché Krimisos?

Il nome del Birrificio deriva dal fiume Krimisos, divinità fluviale la cui effige è stata ritrovata sui tetradrammi Segestani, che varie fonti individuano come l’odierno Fiume Caldo le cui acque sulfuree attraversano il territorio di Castellammare del Golfo e sono ben conosciute ed utilizzate da tutti. Il logo aziendale richiama e reinterpreta la Torre Bennistra,simbolo del Borgo di Scopello (Cetarium o Cetaria) con la sua antichissima tonnara. Tutti questi elementi, combinandosi con il vissuto individuale dei tre soci, hanno guidato e condizionato ogni scelta.

 

Come nascono le vostre birre?

 

Tutte le nostre birre sono dedicate ai nostri familiari, che ci hanno assecondato e ci sostengono in questa avventura, oppure alle peculiarità della nostra terra, parte indissolubile dell’essenza delle nostre bevute.

Nelle nostre produzioni, alle materie prime base di altissima qualità, sono aggiunti degli ingredienti caratterizzanti come il miele di ape Nera Sicula, il peperoncino Carolina Raeper e lo sciroppo di carrube, ingredienti che sono stati scelti in quanto profondamente legati alla vita di ciascuno degli ASFALT.

Nelle Birre Krimisos, cultura, storia, mito si intrecciano con gli originali sapori di produzioni agricole siciliane, un legame con il territorio che si va sempre più radicando e che si auspica di poter ancor più incrementare. In questo senso, ci sembra interessante l’iniziativa della Coldiretti di creare un protocollo per il“Consorzio birra italiana”, al fine di incentivare l’utilizzo di materie prime nazionali.

 

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Gianvito, quali sono le peculiarità del vostro impianto produttivo, da poco inaugurato?

Abbiamo scelto una sala cottura simile nella sua impostazione, a quella che già utilizzavamo da tanti anni, prima dell’apertura del birrificio. Questo ci ha consentito di dare continuità al nostro percorso permettendoci di replicare ed affinare le ricette sperimentate nel nostro periodo da homebrewers. È una sala cottura da 5 hl a 3 tini alimentata a gas, affiancato da quello più piccolo di soli 100 litri. Disponiamo poi di 2 fermentatori da 6 hl e 2 da 150 litri tutti a temperatura controllabile.

 

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Infine, anche alla luce della recente situazione legata al Covid-19, come pensate evolverà il settore craft della Sicilia e, più in generale, a livello nazionale?

Naturalmente contiamo che questo brutto periodo passi quanto prima: la birra è sinonimo di aggregazione, quindi per adesso il settore è sicuramente penalizzato. In questo momento stanno nascendo delle nuove opportunità derivanti dalle piattaforme on-line, strumenti che ci stanno consentendo di incontrare virtualmente molte persone dandoci così l’occasione di farci conoscere anche a distanza. Ad esempio, nei prossimi giorni saremo protagonisti di un web test che si terrà a Kiel in Germania presso www.brewcomer.com un fornitissimo beer shop che ha continuato nei suoi test in modalità da remoto. Adattarsi alle varie situazioni anche le più inaspettate, è un requisito fondamentale anche nel nostro campo e certamente, abbiamo provato a riposizionarci nei migliori dei modi possibili.

 

Maggiori informazioni: www.birrakrimisos.it e su tutti i canali social

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!