Numero 52/2018

30 Dicembre 2018

Appena approvata in via definitiva la Legge di Bilancio: la riduzione delle accise per i microbirrifici è realtà!

Appena approvata in via definitiva la Legge di Bilancio: la riduzione delle accise per i microbirrifici è realtà!

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Anche se già da alcuni giorni lo si poteva dare per scontato, oggi è stata ufficializzata l’approvazione della legge di bilancio che sancisce una importante riduzione delle accise per i microbirrifici italiani! Il capitolo delle riduzioni sulle accise imposte alla produzione della birra è un tema aperto da molto tempo: se la politica italiana aveva riconosciuto già da tempo l’importanza della produzione a livello nazionale, garantendo alcuni interventi a favore della tutela delle produzioni artigianali, oggi si è verificata una vera e propria svolta. Infatti, nella travagliata seduta di voto odierna alla Camera dei Deputati,  conseguente al maxiemendamento alla Legge di Bilancio approvato al Senato poco prima di Natale, è previsto lo sconto di accisa pari al 40% per i birrifici con produzione annua inferiore ai 10000 hl. Non meno importante, la norma sposta l’accertamento della produzione dal mosto alla fase di confezionamento, quindi facendo riferimento alla reale quantità di alcol prodotta.

 

 

Da sottolineare come in Italia, fra le bevande alcoliche da pasto, la birra è l’unica a pagare le accise, a differenza di quanto avviene per altri paesi europei dove l’imposta assume un carattere più generalizzato sugli alcolici. Per di più, l’ammontare dell’imposta stessa risulta rilevante, intervenendo, quindi in misura elevata nella definizione del prezzo al consumo (in media circa 0,30€ al litro). Si tratta, quindi, di una imposta che evidente incide negativamente sullo sviluppo del settore, soprattutto dei microbirrifici, e contro la quale si è scatenata una vera e propria battaglia che, dopo molto tempo, ha sensibilizzato la politica. Una battaglia del cui merito molto va riconosciuto ad Unionbirrai.

 

 

Non aspettiamoci una automatica riduzione dei prezzi al consumo. La riduzione è importante sul bilancio annuale di una piccola impresa, ma giova poco sul prezzo a boccale. Ora si attendono nuove e più radicali riforme di settore, tra cui un alleggerimento degli aspetti burocratici. Ma il fatto che le istituzioni inizino a considerare la birra artigianale italiana per l’importanza che riveste e potrà rivestire in futuro è un segno molto importante!

Ora la notizia è ufficiale: possiamo festeggiare la buona notizia… in attesa di un fantastico 2019 birrario! Seguiremo nei prossimi giorni i dettagli con adeguati approfondimenti.

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!