23 Gennaio 2014

RHEX: una settimana dopo

RHEX: una settimana dopo

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Poche righe per condividere quanto da me riscontrato nella recente trasferta al RHEX di Rimini. Quest’anno ho sentito molte lamentele sia da parte di molti visitatori che degli stessi espositori: personalmente, in effetti, durante il weekend ho notato che la sezione birra, rispetto alle edizioni precedenti,  ha avuto una minor affluenza

Molto probabilmente il problema principale è dovuto al prezzo di ingresso elevato ed al fatto che l’evento è stato anticipato ed ha condiviso le stesse date del SIGEP, ovvero una delle fiere nazionali più importanti per i settori pasticceria e gelateria, che ha catalizzato l’interesse di molti addetti del settore alimentare.
La sensazione che mi ha stupito negativamente è che nel padiglione dedicato alla birra si avvertiva un’atmosfera generale cupa e ghettizzata, accentuata dal fatto che all’ingresso ed alle uscite dell’area espositiva erano presenti dei veri è propri “butta fuori” (giusto controllare che eventuali visitatori “brilli” non dessero fastidio o intralciassero la manifestazione, ma la presenza della security è stata psicologicamente troppo “invadente”).

 

Ovviamente il salone della birra del RHEX è un evento importante per il settore, in quanto  consente l’incontro di espositori, buyer, degustatori ed associazioni al di fuori di un contesto di vendita. Ho apprezzato, quindi, lo spirito che anche quest’anno ha animato la manifestazione, che ha permesso ai partecipanti la possibilità di confrontarsi su novità del settore e poter scambiare qualche dibattito tecnico davanti ad un ottimo bicchiere di birra. Credo che l’evento abbia raggiunto i suoi scopi, anche se con minor affluenza: gli espositori, i birrai e tutte le persone presenti erano lì per dare il massimo e pronti a condividere esperienze, far provare i propri prodotti e rendersi sempre disponibili a rispondere a tutte le domande e curiosità.
Inoltre, come sempre,  è stato possibile creare un’atmosfera goliardica, incontrando i birrai ed i loro collaboratori in locali della zona, dove sono state organizzate serate di degustazione delle birre presenti in fiera.

 

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Giuseppe Santomassimo
Info autore

Giuseppe Santomassimo

Sono nato nel 1979 in provincia di Napoli, amo la città di Napoli e sono convinto che il territorio sia pieno di fascino e opportunità.
La mia passione per la birra nasce nell’anno 2005 grazie ad un caro amico mastro birraio, laureato in questa professione in America negli anni ’90.

La sua passione, le sue competenze e le sue spiegazioni furono per me una grande illuminazione, tanto che insieme provammo ad avviare un nuovo progetto di microbirrificio, purtroppo non andato a buon fine a causa di problemi organizzativi.
La passione non si è fermata lì: con tranquillità ho cominciato ad approfondire la cultura della birra e così ho scoperto le virtù di questa bevanda, un prodotto con delle grandi potenzialità, con una storia affascinante, coinvolgente e più antica del vino.
Da poco meno di tre anni ho intrapreso l’hobby della birrificazione casalinga, o meglio homebrewing, ed ho svolto una sorta di percorso formativo passando da corsi di homebrewing a corsi di degustazione ed alla partecipazione ad eventi del settore.
Ho avuto la fortuna di conoscere persone appassionate e professionisti della birra, che con grande umiltà sono pronte a condividere e dispensare consigli a chi, come me, spera prima o poi di riuscire a realizzare un prodotto degno di apprezzamento.

Nel corso degli anni ho avuto modo di realizzare che intorno ad una birra avvengono tante cose positive ed è sempre argomento di aggregazione; pertanto ritengo che sia molto importante condividere questa passione in modo da contribuire alla crescita della cultura birraia anche in Italia! Fortunatamente oggi molti birrifici del nostro Paese lavorano con passione viva e realizzano ottimi prodotti!
Nonostante io cerchi di mantenere viva la mia passione “attiva” per la birra continuando il percorso dell’homebrewing, mi sono reso conto che fare una buona birra non è così semplice come potrebbe sembrare. Ritengo, quindi, di avere ancora molto da imparare: con questo non voglio scoraggiare nessuno dall’intraprendere il mio stesso hobby, anzi questo pensiero è una semplice condivisione di quanto ho appreso con l’esperinza. Spero che i miei contributi su www.giornaledellabirra.it vi portino a vivere questa passione con allegria e umiltà, sul desiderio di discutere e confrontarsi, infatti potrete constatare voi stessi che adottando un approccio basato sulla condivisione e sullo scambio di esperienze risulterà più semplice ottenere dei buoni risultati… e non dimenticate che degustare una birra fatta in casa risulterà, nonostante tutte ledifficoltà, una grande soddisfazione!!!

Quasi dimenticavo: da circa due anni ho avuto il piacere di conoscere amici appartenenti a gruppi ed associazioni con cui ormai condivido la grande passione per l’homebrewing e per la degustazione di birra; ogni settimana organizziamo serate e sedute di analisi sensoriale in locali della provincia di Napoli e non. Chi desidera aggregarsi è il benvenuto!

Spero che la mia piccola esperienza possa essere utile per fornirvi qualche consiglio, chiarimento o spunto per intraprendere lo splendido hobby dell’homebrewing!

Sono a vostra disposizione: consigli, commenti e critiche saranno ben accettati purché siano costruttivi!

Prosit!