Numero 08/2019

22 Febbraio 2019

Un appuntamento da segnare nell’agenda di primavera: l’ottava edizione Fiera Mastro Birraio di Santa Lucia di Piave!

Un appuntamento da segnare nell’agenda di primavera: l’ottava edizione Fiera Mastro Birraio di Santa Lucia di Piave!

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L’Italia della buona birra cresce non solo in termini di volumi prodotti, ma anche per la ricchezza degli eventi culturali e fieristici che danno lustro alle produzioni artigianali. Purtroppo, spesso, il tentativo di cogliere le opportunità dell’interesse del grande pubblico, lascia spazio a organizzatori non proprio professionali, non sempre all’altezza della pianificazione di eventi impeccabili sotto il profilo della qualità dell’accoglienza e del servizio.

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La kermesse Mastro Birraio di Santa Lucia di Piave, il più atteso  appuntamento brassicolo della primavera 2019, ha saputo caratterizzarsi nel corso delle successive edizioni – la prossima sarà l’ottava – per una costante e sempre impeccabile riuscita. Un evento che, come confermano gli straordinari numeri di avventori delle precedenti edizioni, ha saputo attrarre sempre più espositori e pubblico, diventando così una delle più interessanti e complete vetrine per l’articolato panorama birrario. Come da tradizione anche per il 2019, la manifestazione si articolerà in tre weekend, dal 29 marzo al 14 aprile, dedicati rispettivamente ai birrifici italiani, alle aziende birrarie locali del triveneto, per concludere con le brasserie europee.

 

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Come spiega il patron della manifestazione, Guido Antoniazzi “Per gli affezionati della fiera veneta, così come per i nuovi avventori, gustare le birre nella location di Santa Lucia di Piave sarà un’occasione unica per approfondire la conoscenza di un settore caratterizzato da una dinamicità esclusiva e ricca di innovazioni. Basti ricordare come non più di 8 anni fa, momento di inaugurazione della prima edizione della fiera, i birrifici italiani fossero non più di 350, mentre ad oggi, le stime segnano la presenza di oltre 1100 stabilimenti artigiani attivi lungo tutto lo stivale. Inoltre, la possibilità di assaggiare le birre servite direttamente dalle mani dei mastri birrai che le brassano, permetterà agli appassionati di approfondire la conoscenza  del mondo della produzione, le sfaccettature degli stili italiani ed europei, le peculiarità della brassatura di  referenze in cui trovano ampio spazio anche gli ingredienti locali. Non a caso, in particolare, la pianificazione di un intero weekend dedicato al  Veneto, la regione che ad oggi conta il maggior numero di microbirrifici attivi – ben 140 –, è una scelta che vuole testimoni-are come la birra artigianale stia assumendo, finalmente, le caratteristiche di un prodotto strettamente locale, non solo più artigianale, ma a tutti gli effetti tipico della tradizione gastronomica italiana”.

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Come da tradizione, non mancheranno le specialità della cucina tipica ed internazionale,  gli eventi culturali dedicati all’homebrewing, alla coltivazione del luppolo, l’esposizione di cimeli ed articoli da collezione legati alla birra, l’area tecnica riservata agli impianti ed attrezzature professionali. A far da corollario saranno praticamente continui i momenti musicali e di intrattenimento, con un livello di servizio ai visitatori davvero unico tra tutte le fiere birrarie nazionali che annovera, tra l’altro, bicchiere di degustazione in vetro (su cauzione), lavandini sciacqua bicchieri per garantire sempre il maggior confort di bevuta, ampi parcheggi  e  locali al chiuso per permettere la miglior fruizione delle giornate da parte di tutto il pubblico! 

Per scoprire i birrifici che rappresenteranno l’Italia il primo weekend della fiera e approfondire tutte le informazioni utili: www.fierabirra.it

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!