Numero 50/2018

12 Dicembre 2018

Entrate nel vivo le lezioni del Corso biennale Mastro birraio di Torino: sbirciamo in aula!

Entrate nel vivo le lezioni del Corso biennale Mastro birraio di Torino: sbirciamo in aula!

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Quanti vorrebbero diventare dei veri Mastri birrai? Di certo, questo è il sogno di generazioni di appassionati di birra artigianale e non solo!

Mentre molti continuano a sognare il proprio futuro “nella birra”,  a Torino 30 giovani fortunati sono alle prese con l’approfondimento  delle prime conoscenze in materia della filiera brassicola: è, infatti, incominciata da poco più di un mese la quarta edizione del corso Mastro birraio della Fondazione ITS agroalimentare del Piemonte. Appena entrati in aula colpisce l’eterogeneità della classe: non solo aspiranti mastri birrai, ma anche una nutrita rappresentanza femminile, non solo giovanissimi, ma anche adulti che hanno fatto una scommessa investendo nella formazione, prima che negli impianti.

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Ore intense di lezione, che impegneranno gli studenti  dal lunedì al venerdì in un biennio di formazione suddiviso oculatamente tra ore di lezione frontale ed esperienza in laboratorio, sopralluoghi e stage in birrifici, volte a creare una figura con una formazione a 360° non solo sulla birra artigianale, ma su ogni aspetto della filiera di questo prodotto, dalla produzione delle materie prime, alla brassatura, fino alla distribuzione ed al servizio al consumatore.

Il percorso formativo, finanziato da Miur e Regione Piemonte e pertanto completamento gratuito per i partecipanti, prevede 1800 ore complessive in due anni, di cui 600 di stage presso aziende di settore, ed al termine gli studenti potranno accedere all’esame di Stato per il rilascio del diploma di tecnico superiore V livello EQF.

 

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Il direttore tecnico, dr. Gianluca Poggio, sottolinea quali elementi sono al centro della formazione: «Per garantire una formazione completa e critica, abbiamo scelto un approccio multidisciplinare, con l’intervento di molti docenti. In realtà si è trattato di docenti particolari, ovvero, imprenditori, mastri birrai, costruttori di impianti, agronomi, cultori della materia, studiosi delle innovazioni tecnologiche e della storia della birra “imprestati” al ruolo di insegnanti. Questa scelta riteniamo sia  il nostro punto di forza. Siamo certi di  fornire agli studenti un bagaglio culturale teorico e pratico, direttamente spendibile nel mondo del lavoro. Siamo fieri di aver creato una nuova professionalità, assolutamente innovativa e all’avanguardia, per il territorio regionale e non solo, considerando che molti degli studenti sono giunti a Torino per formarsi da altre regioni d’Italia».

 

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Massimo Prandi, il nostro Direttore responsabile, nonché imprenditore del settore delle craft beer ed esperto di rilievo nazionale in tecnica della maltazione e della brassatura, è uno dei docenti di riferimento del corso: «La nuova edizione di Mastro birraio focalizzerà le grandi innovazioni del settore della birra in Italia: daremo ampio spazio ai temi della produzione agricola dei cereali e del luppolo a livello locale e, soprattutto al tema della trasformazione in malto in piccola scala, portando gli studenti a toccare con mano le realtà di produzione e trasformazione agricola più innovative. Inoltre, porremo particolare attenzione agli aspetti di ecosostenibilità, tutela della biodiversità ed ecocompatibilità delle produzioni, temi che non possono più essere sottovalutati da una filiera in crescita come quella della birra artigianale ed agricola in Italia».

Non ci resta che attendere l’estate del 2020 per degustare i primi frutti dei nuovi aspiranti Mastri birrai: siamo certi che ne berremo delle belle!

 

 

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