Numero 13/2016

3 Aprile 2016

Il Birrificio italiano compie 20 anni!

Il Birrificio italiano compie 20 anni!

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Correva l’anno 1996 e il 3 Aprile a Lurago Marinone, piccolo paesino della provincia Comasca, veniva inaugurato un nuovo locale. In un vecchio cascinale ristrutturato per l’occasione, due fratelli e qualche amico cominciavano la loro avventura. Offrivano,infatti, qualcosa di innovativo rispetto alla concorrenza: la loro birra, che si autoproducevano con una sala cottura da 200 litri in rame realizzata su misura, era diversa. Come amano ricordare era torbida, sgasata, calda, con un sacco di schiuma se paragonata alla bionda ghiacciata in voga in quel periodoe per di più per averla servono dieci minuti d’attesa a causa della lunga spillatura. I primi periodi sono difficili, nonostante una cucina varia e curata, creata apposta per invogliare la bevuta della loro birra, il Birrificio Italiano stenta a decollare. I clienti sono pochi e poco interessati al nuovo mondo delle birre artigianali appena nato in Italia.

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Soltanto il tempo e la perseveranza hanno premiato questi pionieri. Trascinati al successo dalla loro Tipopils, birra chiara a bassa fermentazione, fresca e luppolata, dal cappello di schiuma finissima che ricorda la panna montata, tra premi e riconoscimenti, innovazione e tradizione, festeggiano in questi giorni i 20 anni di attività! La passione nasce però lontano, addirittura nei primi anni ottanta in Agostino, ora birraio e fondatore del Birrificio Italiano, un caparbio e testardo giovane studente di agraria. Non è sicuramente stato facile per lui fare l’homebrewer sin dal 1985, senza internet, senza Mr.Malt o qualsivoglia altro rivenditore di materie prime. Agostino ha cominciato maltando in casa dell’orzo coltivato da amici in Toscana, provando e riprovando con metodo scientifico e una precisione maniacale che ancora lo contraddistingue. Il suo smisurato interesse per il mondo della birra lo ha portato ad indirizzarvi i suoi studi.

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La laurea è arrivata grazie ad una tesi sperimentale sulla birra e a dure ore di tirocinio in importanti birrifici dell’epoca. Nei primissimi anni 90 nuovi stage in Germania gli permettono di affinare le sue capacità di birraio e finalmente nel 1994 viene creata la società Birrificio Italiano s.r.l. La sua ossessione comincia prendere forma… Nell’anno universalmente riconosciuto come quello della nascita del movimento della birra artigianale in Italia, vi è la prima cotta di Tipopils. Fiumi di birra sono passati dalle spine del locale, alcune birre sono scomparse, come la Rossoscura, soppiantata dalla più raffinata Bibock, nuove hanno fatto capolino, come la Nigredo (scura realizzata con luppoli tostati) o la Ateroid 56013 (tributo di Agostino al famosissimo luppolo americano Cascade).  Sono passati venti anni, riconoscimenti importanti a livello europeo e premi a livello mondiale, ma la passione è ancora immutata. Continuate così eTANTI AUGURI BIRRIFICIO ITALIANO

Nei prossimi giorni pubblicheremo un’intervista rilasciata da Agostino Arioli per la ricorrenza…STAY TUNED!!

 

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Federico Borra
Info autore

Federico Borra

Classe 1982, nato a Milano, ma comasco d’adozione, ho iniziato il mio viaggio nel mondo della birra artigianale nella cantina di un ormai famoso birraio: io facevo i compiti della quinta elementare, lui poneva le basi per un brillante futuro.
Per anni però ho vissuto ai margini di un movimento che diventava sempre più grande e delle cui meraviglie finalmente e totalmente mi sono innamorato nell’estate del 2011… da allora si può dire che io e la birra artigianale siamo inseparabili.
Sono un autodidatta (adoro leggere), ho però frequentato alcuni corsi presso i birrifici vicino a casa (mi piace anche ascoltare, soprattutto i birrai!). Grazie ad un tifoso lariano del West Ham (di cui forse un giorno vi racconterò), riesco facilmente a raggiungere birre da tutto il mondo, dalla Danimarca al Giappone, passando per Nuova Zelanda, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, U.S.A., Italia e chi più ne ha più ne metta…e dove non arriva lui, c’è sempre internet!
Fosse per me sarei sempre in giro per il mondo, scoprire nuove culture mi affascina soprattutto attraverso la musica, il cibo e, perché no, la birra. Da sempre sono appassionato di cucina, cerco di scavare a fondo nella tradizione senza mai chiudere la porta alla creatività. Sfoglio volentieri, anche solo per passare il tempo, libri di ricette e ne ho una piccola collezione comprata in tutto il mondo (beh, più o meno tutto). Questa mia passione si è unita a quella della birra sfociando nella ricerca dell’ abbinamento perfetto.
Dal 2012 sono homebrewer. Producendo birra mi piacerebbe imparare a conoscere gli aromi del luppolo e le sfumature del malto, l’utilizzo dei lieviti e l’influenza che ha l’acqua sulla nostra bevanda preferita (la sperimentazione in prima persona è fondamentale!!).
Attraverso questa nuova esperienza con www.giornaledellabirra.it vorrei poter condividere con voi le mie idee e le mia scoperte, confrontarmi e soprattutto ampliare i miei orizzonti! Tra i miei ispiratori, l’autore Jef Van Den Steen ed il suo libro Gueuze & Kriek: The Magic of Lambic