Numero 32/2021

14 Agosto 2021

Brouwerij Bosteels, perla del Belgio

Brouwerij Bosteels, perla del Belgio

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Bosteels

(Brouwerij Bosteels) Buggenhout/Belgio

Azienda delle Fiandre Orientali, fondata nel 1791 da Josef Bosteels. Nel settembre del 2016 la settima generazione la vendette alla AB InBev.

La produzione, che non va molto lontano dai 100 mila ettolitri l’anno, è attualmente imperniata su tre birre, due delle quali circondate da particolari fantastici; così come l’intera regione ha un passato che sa di leggendario, in cui ovvero si alternano storie di maghi e di cavalieri erranti.

Stuzzica particolarmente la curiosità la Kwak, prodotta fin dall’inizio e, pare, secondo una ricetta segreta. Prese il nome da Pauwel Kwak, proprietario della taverna De Hoorn, nella vicina cittadina di Dendermonde, che nei primi anni del secolo XIX si occupava delle diligenze postali fornendo vitto e alloggio a conducenti e passeggeri. E, quando il Codice napoleonico proibì al cocchiere il consumo della birra insieme ai trasportati, Kwak escogitò un bicchiere speciale da poter appendere alla carrozza. Un’altra versione vuole invece che il locandiere servisse la birra nel suo particolare bicchiere (detto “della staffa”) il quale, infilato appunto nella staffa, consentiva ai cavalieri di passaggio di rifornirsi pur restando in sella e di portarsi dietro la preziosa bevanda.

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Anche la Tripel Karmeliet, lanciata nel 1996, ha relazioni con il passato. Proprio mentre la Bosteels cercava di mettere a punto una birra che veniva prodotta già nel 1679 dall’abbazia dei carmelitani (da cui il nome) di Dendermonde, venne per caso alla luce la ricetta originale da un vecchio libro di famiglia.

Pauwel Kwak, belgian strong dark ale di colore ambrato carico con riflessi rossastri e dall’aspetto alquanto velato (g.a. 8,4%); rifermentata in bottiglia. Antica specialità fiamminga che ha reso famosa l’azienda. Con un’effervescenza moderata, la schiuma si sviluppa spessa, cremosa, duratura. L’olfatto appare attraente, nella sua elevata complessità di aromi: dal fruttato allo speziato e al floreale. Il corpo ostenta una struttura robusta e gagliarda; intanto che l’alcol riscalda piacevolmente la bocca. Il gusto di malto scivola armonico, avvolgente, senza reprimere le scalpitanti e deliziose note speziate. Dal retrolfatto fruttato fa capolino un ottimo luppolo.

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Tripel Karmeliet, abbazia tripel di colore dorato chiaro intorbidito (g.a. 8,4%); con rifermentazione in bottiglia. Viene preparata con tre cereali sottoposti a maltaggio (orzo, frumento e avena) e aggiunta di spezie. Per essa è stato creato un calice con incisioni che raffigurano un elegante giglio francese; mentre il logo riprende la mietitura del grano da parte dei carmelitani. L’effervescenza decisa alimenta una ricca spuma cremosa di notevole resistenza. Profumi di arancia e di vaniglia infervorano l’elevata intensità olfattiva in cui sono ben percettibili anche toni caldi, nonché sentori di cereale e floreali. Il corpo presenta una struttura solida e perfetto equilibrio. Nel gusto, delicatamente fruttato, risaltano la lievità del frumento, la consistenza cremosa dell’avena e la secchezza delle spezie; mentre il luppolo, non certo assente, si fa sentire con discrezione. La lunga persistenza retrolfattiva regala deliziose suggestioni secche, tostate, piccanti.

Deus Brut des Flandres, birra artigianale a fermentazione alta e tripla, la terza in bottiglia (g.a. 11,5%). È una brut beer di colore giallo oro con riflessi aranciati. Prodotta con orzo estivo, lieviti da champagne e ampia aggiunta di spezie, viene trattata col metodo champenois e offerta nella tipica bottiglia da champagne. Dopo la maturazione, avviene il trasferimento in Francia (a Épernay, nella regione della Champagne-Ardenne) per l’imbottigliamento con un supplemento di lievito e di zucchero. Per oltre 15 mesi, in cantine rocciose e fredde e inclinate nelle rastrelliere, le bottiglie vengono girate ogni giorno per far concentrare sul collo il lievito che sarà poi rimosso. L’effervescenza media determina una schiuma sottile e cremosa, di notevole durata e aderenza. L’elegante finezza olfattiva si estrinseca con un bouquet straordinario: lievito, fruttato, agrumi, miele, vaniglia e, tra le spezie, in particolare il coriandolo; nonché note floreali dovute al lungo affinamento. Il corpo, strutturato e caldo, regge un gusto che, con l’amaro assente, può mettere in mostra tutta la sua sensuale amabilità, asciutta e di estrema pulizia. Il finale arriva fruttato e amarognolo, ricco di erbe e di menta.

 

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Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.