Numero 20/2021

18 Maggio 2021

ji-biiru: sinonimo di “craft” in Giappone

ji-biiru: sinonimo di “craft” in Giappone

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Come si dice birra craft in giapponese? ” ji-biiru”, dalla difficilissima pronuncia!

Il mercato della birra artigianale in Giappone ha dato forti segni di attività, nonostante i dati di produzione e consumo siano limitati a circa l’1% della quota di consumo del mercato nazionale. La ji-biiru è fornita al mercato da oltre 238 birrifici dalle dimensioni modeste sparsi su tutto il suolo nazionale, dall’Hokkaido a Okinawa.

Mentre le major della birra producono principalmente una lager chiara, le birre artigianali si distinguono per numerose varietà di stili, tutti riconducibili alla tradizione europea ed americana, così come varie birre stagionali e sperimentali. Questo ha contribuito all’innalzamento della domanda di birre artigianali, che nell’arco di un decennio è praticamente raddoppiato, superando i  500.000 ettolitri per anno.

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I bar e pub che servono birre artigianali rappresentano circa il 30% del consumo totale di birre artigianali, mentre i ristoranti appartenenti a micro-birrifici equivalgono solo al 20%.

Anche in Giappone molti colossi industriali hanno risposto alla sfida delle birre artigianali con una propria gamma di birre regionali e con l’apertura di pub-birrifici.

Ciononostante, il mercato della birra in Giappone è ancora sostanzialmente indifferenziato. La soluzione migliore per birra artigianale è quindi cercare di entrare nel mercato di nicchia, ovviando al problema della scarsa o nulla educazione del consumatore con un’operazione di marketing volta a rendere il prodotto facilmente distinguibile tramite l’associazione della birra ad un’immagine, un colore, una tradizione.

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Con lo scopo di far incontrare birrai e persone che diffondono e promuovono la cultura della birra locale ed artigianale giapponese e di tutto il mondo è stata fondata il nel luglio del 1994 la Japan Craft Beer Association, le cui maggiori attività consistono in cooperazione con associazioni e organizzazioni di educazione alla birra estere, invio di esaminatori a festival ed eventi correlati alla birra giapponese e mondiale, per far crescere il settore brassicolo artigianale interno.

Insomma, anche se il Giappone ha ancora molta strada da fare, i presupposti per creare birra artigianale di qualità con gli “occhi a mandorla” sono concreti e positivi!

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!