Numero 11/2019

16 Marzo 2019

BERSERKER: ultimo capitolo!

BERSERKER: ultimo capitolo!

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La battaglia era terminata.

Okir aveva vinto.

Lui ed i suoi Berserker si erano dimostrati determinanti!

La civiltà vichinga era sopravvissuta!

Aveva affrontato il Demone della sconfitta e, degli dell’appellativo di Figli di Odino, i guerrieri si erano destati dal loro torpore.

Vivere di razzie, scorribande ed omicidi ai danni di semplici agricoltori, pastori e pescatori li aveva rammolliti.

Ma questa volta, in questa battaglia, il popolo vichingo aveva affrontato dei valenti guerrieri!

Si era dovuto misurare con gente addestrata.

Gente bramosa di vittoria.

Di vendetta.

Di sangue Norreno.

E sarebbero stati nuovamente sconfitti, come era successo nell’ultima scorreria, se solamente uno di loro, all’inizio della stagione delle Razzie, non si fosse dimostrato più lungimirante di tutti gli altri.

Uno solo, tra tutti i vichinghi, si era dimostrato più intelligente.

Uno solo aveva pensato prima al futuro del proprio popolo, rispetto al proprio interesse personale.

Un uomo, un Vichingo, un guerriero che, nonostante la propria educazione guerriera, aveva evitato di arraffare oro, gioielli, monili vari ed eventuali.

Lui aveva schiavizzato delle persone, le stesse persone che si erano dimostrate degne della libertà e degne di divenire Vichinghi a loro volta!

Uono di essi, il mago che aveva trasmesso il propri sapere ad Okir, era scomparso nella pace e nella serenità di un essere umano libero.

l’altra, la bellissima donna che ora stava al fianco di Okir, che era divenuta una donna libera.

Una guerriera.

Una donna che si stava apprestando a sposare il vichngo.

Quello disse il Re, un guerriero altrettanto valoroso, che aveva affidato ad Okir il compito di falcidiare il nemico in battaglia, con i suoi cinquecento uomini valorosi!

Il matrimonio, nell’usanza Vichinga, non era una cerimonia pubblica. Era un rito privato che si svolgeva nelle abitazioni private, dinnanzi a parenti ed amici.

Ma in quella occasione, il matrimonio del “salvatore”, Okir, fu celebrato pubblicamente, al pari delle nozze di un Sovrano!

«Bene, Okir. Confermo qui, dinnanzi a tutti e dinnanzi agli Dei, che tu sei il Salvatore del Nostro popolo! Pertanto, nella gioia di questo giorno, delle vostre nozze, io ti insignisco del titolo di Conte, ti assegno la contea nella quale sei nato e cresciuto, a scapito dell’attuale ed ottuso padrone di quei luoghi che verrà condotto dinnanzi a me e ridiscuteremo il suo ruolo. Ti nomino anche Grande Stregone e la tua influenza prevaricherà i confini della tua Contea, estendendosi a tutto il regno. Maestro delle Pozioni e capo delle forze speciali che da oggi e per sempre, verranno chiamate “BERSERKER”!»

Tutti i vichinghi, tutta la città, ululò quel nome.

Urlarono tutta la loro gioia e si gonfiarono i petti, nel nominare quella gloriosa elité!

«Ed ora, Okir, carissimo e Sasha carissima… in nome di Odino e di Thor, io vi dichiaro marito e moglie! Conte e Contessa!»

L’ovazione generale coinvolse tutti!

«Okir, mi sembra giunto il momento di festeggiare, non credi?»

«Certo, Maestà! Che ne dici di far scorrere fiumi di birra?»

«Che i corni si riempiano fino all’orlo e che non si svuotino mai!»

Okir immerse in una botte due corni, uno per sé ed uno per il Sovrano.

Lo porse al suo Re.

«Okir… mi auguro che questa sia birra “normale”!»

I due risero!

Bevvero quel biondo nettare, quella bevanda speziata…

Quella sublime, Divina bevanda: la Birra.

 

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Alessio Lilliu
Info autore

Alessio Lilliu

Sono nato a Cuneo, ridente capoluogo di provincia piemontese.
Ho sempre amato la Natura e, seguendo questo amore, ho frequentato l’Istituto Tecnico Agrario ed ho proseguito i miei studi conseguendo, nel 2012, la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari a pieni voti.
Ho sempre adorato la cultura in ogni sua forma, ma ho sempre odiato gli stereotipi.
In particolare lo stereotipo che ho sempre rigettato è quello che riguarda la relazione tra “persone studiose” e “persone fisicamente poco attraenti”. Per ovviare a tale bruttissimo stereotipo all’età di 11 anni cominciai a praticare Judo e ad oggi sono cintura nera ed allenatore di questa disciplina marziale.

Dal 2010 gestisco un’attività commerciale, l’Edicola della Stazione Ferroviaria di Cuneo.
Ho ricoperto nel 2011 anche il ruolo di Vice-Responsabile della qualità all’ingresso in un macello del cuneese e, una volta terminato il mio percorso di studi, nel 2012 per l’appunto, ho deciso di rendere il settore alimentare parte ancor più integrante della mia vita. Creai la Kwattzero, azienda di cui sono socio e che si occupa di prodotti disidratati a freddo e di produzione di confetture ipocaloriche, ricavate tramite un processo brevettato di mia invenzione e di mia esclusiva proprietà. Obiettivo finale della ditta è quello di arrivare a produrre i propri prodotti con un consumo energetico pari a zero tramite l’installazione di fonti di energia rinnovabile, per esempio pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda la mia passione per la scrittura, nacque in tenera età ed in particolare attorno ai sette anni, quando rubavo di nascosto la macchina da scrivere di mio padre, una vecchia Olivetti, per potermi sbizzarrire a sognare e fantasticare su terre lontane e fantastici eroi.

La mia passione per la scrittura venne ricompensata nel 2010 quando pubblicai il mio primo romanzo, “Le cronache dell’Ingaan”. La mia produzione letteraria prosegue a tutt’oggi con nuovi romanzi.

Dal 2012 sono Presidente di Tecno.Food, associazione che riunisce i Laureati e gli Studenti delle Scienze alimentari in seno all’Università degli Studi di Torino.

La nuova ed affascinante sfida che sto cominciando ad affrontare con enciclopediadellabirra.it mi permette di unire due mie grandi passioni: la scrittura e la birra!

Adoro sperimentare sempre nuove cose e nuovi gusti e questa è un’occasione davvero unica.