Numero 23/2021

12 Giugno 2021

Microbirrificio di Akasaka, Giappone

Microbirrificio di Akasaka, Giappone

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Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Akasaka

Tokyo/Giappone

Recente microbirrificio di Akasaka, quartiere residenziale e commerciale di Minato, a sua volta, uno dei 23 quartieri speciali di Tokyo. Fu aperto dalla Hoppy Beverage Company che nel 1948, col nome di Kokuka Beverage Company, iniziò la produzione e la vendita in Giappone di bevande chiamate Hoppy (ossia “luppolate”).

Nonostante il suo sapore simile alla birra, la Hoppy non contiene basi puriniche. Al momento del suo lancio, mescolata con Shōchū (un distillato giapponese), era ugualmente chiamata Hoppy e considerata un surrogato della birra, che non era alla portata della gente comune. Oggi Hoppy è stata riscoperta tra alcuni residenti di Tokyo e, quando in un pub viene ordinato un bicchiere o una tazza di Shōchū viene servita, insieme, una bottiglia di Hoppy.

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Akasaka Beer München, münchner dunkel (g.a. 4,5%); conosciuta anche come Jindaiji Beer München. Con un’effervescenza decisa, la schiuma emerge sottile, spessa, cremosa, e di buona allacciatura. L’aroma è a base di un leggero cioccolato con sentori evanescenti di luppolo speziato. Il corpo appare di media intensità. Il gusto richiama la dolcezza del malto scuro con ben evidenti note vegetali. Il finale amarognolo prelude a un discreto retrolfatto dalle impressioni speziate astringenti.

Akasaka Beer Pilsen, pilsner di colore giallo paglierino (g.a. 6%); conosciuta anche come Jindaiji Beer Pilsen. La carbonazione è decisa; la spuma, piuttosto scarsa ed evanescente. Al naso s’impongono sentori di malto e luppolo erbaceo avvolti in un pungente alone di etanolo. Il corpo medio alimenta un gusto dolce di caramello e grano che si fa sempre più amaro man mano che si avvicina la fine della corsa. Dal retrolfatto di buona persistenza si levano calde suggestioni alcoliche.

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Nihon Bashi Beer, versione non filtrata della Akasaka Beer Pilsen. Ha buon gusto, ma l’aroma piuttosto sciropposo che stride con la tipologia.

 

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Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.