Numero 09/2024

29 Febbraio 2024

Baladin costruirà un pozzo dal quale estrarre l’acqua per produrre la birra

Baladin costruirà un pozzo dal quale estrarre l’acqua per produrre la birra

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Lo scorso mercoledì 14 febbraio a Milano, il marchio Baladin del patron Teo Musso ha presentato la campagna di lancio di quella che lui stesso ha definito la “Beer revolution” del birrificio artigianale made in Piozzo: una campagna di “equity crowdfunding” che si pone l’obiettivo di raccogliere fino a un massimo di 5 milioni di euro. La campagna rientra in un ambizioso piano di sviluppo che guarda al 2028 e che prevede una crescita significativa del fatturato, la creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile attraverso la costruzione di un pozzo dal quale “estrarre” direttamente l’acqua che serve per produrre la birra e l’avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia. «Abbiamo scelto di aprire il capitale dell’azienda, per crescere insieme alla nostra community e condividere il percorso che abbiamo immaginato. Il coinvolgimento di coloro che amiamo definire i “baladiniani”, che insieme a noi condividono valori identitari e filosofia del birrificio, rappresenta, infatti, uno dei pilastri dell’azienda. Non cerchiamo solo soci, ma veri e propri ambasciatori pronti a disegnare insieme a noi il Birrificio Baladin di domani» spiega Teo Musso.

 

Il birrificio di Piozzo diventerà autonomo dal punto di vista del reperimento dell’acqua necessaria per la produzione della birra e la pulizia degli impianti. Teo Musso annuncia la costruzione di un pozzo adiacente allo stabilimento, che consentirà di creare un “ciclo dell’acqua circolare”, garantendo la sicurezza nella continuità di produzione anche in caso di crisi idrica e di riduzione dell’impatto del consumo idrico sul territorio. Il pozzo consentirà di prelevare l’acqua a 300 metri di profondità da una riserva sotterranea inutilizzata. Le acque di scarto saranno depurate biologicamente e riutilizzate per irrigare i campi attorno al birrificio.

Il birrificio recentemente acquisito a Bernareggio in Lombardia nel 2022 sarà la sede di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia, con produzione gestita dal team Baladin che assicurerà alti standard qualitativi, disponibilità del prodotto e una rete vendita dedicata, altamente qualificata. Il progetto coinvolgerà cinque birrifici artigianali italiani (Ritual Lab in Lazio, Opperbacco in Abruzzo, Fabbrica Birra Perugia in Umbria, MC77 nelle Marche e Birrificio dell’Altavia in Liguria) creando 6 birre da offrire, esclusivamente in fusto, alla rete commerciale dei grossisti che operano nel mercato Horeca, rispondendo così all’alta domanda del mercato delle birre in fusto che oggi non viene sfruttato appieno dai produttori di birra artigianale. Nel 2028 l’obiettivo sarà la produzione di 50 mila ettolitri all’anno che si sommeranno a quelli prodotti nello stabilimento di Piozzo. Complessivamente, al 2028 il birrificio ha l’obiettivo di raggiungere ricavi per 50 milioni di euro e una produzione di 100 mila ettolitri all’anno tra i due siti produttivi di Piozzo e Bernareggio.

 

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