Numero 09/2021

1 Marzo 2021

Busch Crewmaster: come lavorare in NASCAR grazie alla…birra!

Busch Crewmaster: come lavorare in NASCAR grazie alla…birra!

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Gli appassionati di NASCAR ora hanno un’opportunità speciale di trasformare tale passione in un lavoro. La fabbrica di birra Busch, sponsor della Cup Series e del team Stewart-Haas, lancia la Crewmaster, un concorso per permettere ad alcuni fortunati fan di entrare a far parte di un vero team. L’iniziativa, promossa con la collaborazione con Netflix, metterà in palio un posto da meccanico presso il team con cui Kevin Harvick compete attualmente. Andiamo ad esplorare questa interessante iniziativa.

 

 

L’iniziativa parte da “The Crew”, una docufiction a tema NASCAR che Netflix trasmetterà il 15 febbraio, il giorno dopo la Daytona 500. Durante la telecronaca della “Great American Race”, che verrà trasmessa dalla FOX, la marca di birra Busch pubblicherà su Twitter alcune domande, alle quali basta rispondere con gli hashtag #TheCrew e #BuschContest per poter “accedere” al concorso.

 

Nel mese di marzo, le risposte verranno analizzate da un pool di esperti, secondo criteri di originalità, competenza e pertinenza al suddetto marchio. Da lì partiranno le selezioni in forma virtuale, con dieci finalisti dal quale verrà estratto il vincitore. Che diventerà un membro effettivo della squadra, con formazione continua, la possibilità di assistere alle gare dal vivo…ed uno stipendio da 50 mila dollari!

L’iniziativa della Busch Beer potrebbe rappresentare la svolta nella vita di un appassionato, che in un prossimo futuro potrebbe far parte di un top team. “Amiamo creare queste opportunità uniche nella NASCAR nell’essere coinvolti nello sport e con il nostro marchio“, ha detto il vice presidente del Value Brands della Anhauser-Busch, Daniel Blake. “Nessuno ha mai fatto un colloquio durante le Daytona 500, o dato ad un fan la possibilità di unirsi ad un team durante la stagione. Speriamo di trovare un fantastico candidato che si unisca alla famiglia della NASCAR, trovando il lavoro della sua vita“.

 

 

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