Numero 06/2020

6 Febbraio 2020

Birra per le piante: consigli per orto e giardino

Birra per le piante: consigli per orto e giardino

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La birra oltre ad essere una piacevole presenza a tavola è anche un’ottima alleata nella cura del giardino.

Ci sono tanti modi per migliorare il vostro giardino semplicemente con la birra, a cominciare dal suo ingrediente principale, il luppolo. Non tutti sanno che il luppolo è una pianta rampicante, come l’edera ad esempio, e può essere piantato per realizzare dei magnifici pergolati, facendo però attenzione alla velocità di crescita della pianta che può arrivare anche a 10 cm al giorno.
Grazie alla presenza del lievito la birra è un ottimo fertilizzante, basterà aggiungere un sorso o due all’acqua che darete alle piante e queste cresceranno più forti e rigogliose. Se invece invece imbevete un batuffolo di ovatta nella birra e lo strofinate delicatamente sulle foglie delle piante, queste diventeranno molto più lucenti.

 

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La birra, oltre che rinforzare e rendere più belli i vostri fiori, li difende funzionando come un antiparassitario naturale. Basta pensare a quanti danni fanno le lumache alle foglie delle piante, ora vedremo come proteggerle con un semplice contenitore e un po’ di birra. Basterà riempire il contenitore, che può essere un barattolo di latta comune o anche un semplice bicchiere di vetro, con della birra e interrarlo, mettendo il bordo allo stesso livello del terreno. Le lumache, che amano molto questo odore, saranno attirate e ci cadranno dentro. Se non riempite troppo il contenitore, troverete le lumache ancora vive e potrete spostarle con molta facilità.

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È possibile creare una versione alternativa di questa stessa trappola però per insetti come vespe e calabroni. Oltre la birra basterà aggiungere anche del semplice zucchero, e al posto di un barattolo utilizzare una bottiglia di plastica preparata appositamente.

Tanti rimedi naturali per evitare di utilizzare prodotti chimici che inquinano e danneggiano l’ambiente.

 

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Mario De Luca
Info autore

Mario De Luca

Nato nel lontano 1986, orgogliosamente napoletano, trascorro la mia vita tra libri universitari, birrerie e calcio.
Laureato in Economia aziendale, ora laureando in Economia e commercio, in continuo viaggio tra Roma, Napoli e Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila – “Emigrante? No, turista…” come direbbe Troisi -, dove i miei posseggono una birreria, per me croce e delizia.
Utilizzo quotidianamente la scusa dell’appassionato di birre per poter bere…di recente mi sono avvicinato al mondo dell’ homebrewing, non vi dico con quali pietosi risultati!
Scrivo di birra per passione e cercherò di spaziare tra tanti argomenti, sperando di dare un valido contributo ad giornaledellabirra.it, che molto gentilmente mi ha offerto quest’opportunità.
Amo definirmi “socievole ma soprattutto curioso, spesso critico”…non sono, nè voglio diventare un gastrofighetto, come disse un giorno Antonio Capaldo dei Feudi di San Gregorio, riferendosi a quei finti pseudo-cultori del cibo, che si incontrano nel reparto vini del supermarket o durante il corso di marketing all’università. Non sono un degustatore professionista, ma semplicemente un amante delle birre in genere, special modo tedesche, interessato circa il movimento dei microbirrifici italiani. Adoro i nuovi birrifici “fuori dagli schemi” e il loro modo di approcciarsi al mercato, lontano dagli standard e dalla tradizione, pensando controcorrente ed osando (questo rispecchia anche il mio carattere).
Non prendetemi troppo sul serio, tra una battutina e un’analisi seriosa proverò a strapparvi un sorriso e allo stesso tempo, assieme, navigheremo in questo mare giallo (birra eh, mica altro…non fraintendetemi)!