Numero 14/2019

4 Aprile 2019

Planbeer, un birrificio giovane e pieno di entusiasmo di Bucarest

Planbeer, un birrificio giovane e pieno di entusiasmo di Bucarest

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The Brewers of Europe, nel 2018 ha dichiarato che la Romania occupava l’ottavo posto tra i maggiori paesi produttori di birra dell’UE. Così, con una produzione di 16,05 milioni di hl, la Romania ha quasi raggiunto la Repubblica Ceca lo scorso anno, a un solo punto di distanza, ed è riuscita a superare l’Italia. In termini di consumi, con 16,11 milioni di hl, la Romania ha raggiunto il settimo posto nel 2017, superando tre dei paesi con la maggiore tradizione di produzione e consumo di birra in Europa: Repubblica Ceca, Austria e Belgio. Per quanto riguarda il volume delle importazioni di birra in Romania, nel 2017solo il 3% è stato importato, lasciando inalterato il profondo carattere nazionale della produzione birraria.

 

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Julia Leferman, direttore generale dell’Associazione dei birrai rumeni, ha dichiarato:

Gli sforzi compiuti dai produttori di birra a livello locale per generare valore aggiunto e creare posti di lavoro attraverso la catena di attività correlate hanno un impatto positivo a livello transfrontaliero, collocando la Romania in un posto d’onore tra i paesi UE. Il settore della birra è ugualmente un motore di crescita per l’economia della Romania e dell’Europa, e garantire un contesto economico stabile in ogni Stato membro dell’UE rimane determinante per mantenere l’equilibrio del mercato e assicurare uno sviluppo locale durevole.

 

Negli articoli precedenti abbiamo  raccontato la storia di alcuni birrifici rumeni, oggi racconteremo la storia di Planbeer un birrificio di Bucarest con Ernest Fazakas uno dei suoi fondatori:

 

Chi siete, come vi siete incontrati e perché avete deciso di aprire il birrificio?

Due anni fa, cinque amici con diverse preoccupazioni e occupazioni, erano soliti “perdere” una notte insieme una volta ogni due settimane, davanti ad un “bicchiere di parole”.Uno di loro ha creato un’istallazione per fare la birra in casa e ci ha sorpreso con gli IPA preparati.Da qui all’idea di produrre birra artigianale nel nostro micro-birrificio, mancava solo un passo. Dalla decisione definitiva fino alla fine del progetto, tuttavia, come previsto, ci sono stati diversi passaggi.

 Acum 2 ani, 5 amici cu preocupări și ocupații diferite, obișnuiau să-și “piardă”câte o noapte la două săptămâni, adunându-se la o “băutrăși un pahar de vorbe”. Unul dintre ei, a pus mâna pe o instalație de făcut bere acasăși ne-a surprins cu IPA-urile preparate. 

De aici și până la ideea de a fabrica bere artizanală în propria noastră microberărie, a fost doar un pas. De la decizia fermă până la finalizarea proiectului însă, așa cum era de așteptat, au fost mai mulți pași.

 

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Quali sono state le vostre difficoltà e i vostri successi?

Le difficoltà erano strettamente legate all’ignoto in cui ci siamo imbattuti. La creazione della sede che soddisfacesse le esigenze burocratiche era una nebulosa, molti andavano sul modello “sentito o visto”, i consigli degli altri colleghi del mestiere e solo successivamente confermati o confutati dalle autorità. È stato come quando decidi di costruire o ristrutturare la tua prima casa: i calcoli fatti non corrispondonomai alla realtà.

 

Dificultățiile au fost legate strict de necunoscuta în care ne-ambăgat. Amenajarea sediului conform cerințelor din domeniu era o nebuloasă, multe au mers pe modelul : ” din auzite sau pe văzute”, sfaturi de la ceilalți colegi de breaslă și abia apoi con firma te sau in firmate de autorități. A fost exact ca atunci când te hotărăști să-ți construiești sau renovezi prima casă: socoteala de acasă nu se potrivește cu cea din târg.

 

Quali sono i vostri prodotti più importanti, il loro stile, le loro peculiarità?

 Siamo determinati a sperimentare ed esplorare. Per ora abbiamo un American Pale Ale: “A New Hop” con una forte nota amara e aromi forti. India Pale Ale: “Fear of the Duck” di cui siamo molto felici e che abbiamo ancora grandi aspettative. Una birra Ale Blond: “Goldenshower”, che nonostante il suo nome audace, è una birra ben bilanciata ed equilibrata.

 

Suntem deciși să experimentăm, să explorăm. Deocamdată avem un American Pale Ale – A New Hop cu o amăreală puternică și arome pe măsură, o India Pale Ale -Fear of the Duck de care suntem încântați și de le care, în continuare, avem mari așteptări și o bere Ale Blondă -Goldenshower, care în ciuda denumirii sale îndrăznețe, e o bere echilibrată și cuminte din zona Ale.

 

Che tipo di materia prima usate, da dove la procurate?

La materia prima è interamente importata. Non c’è in Romania. Da quello che abbiamo notato, la produzione di luppolo e bottiglie è insufficiente anche per la grande industria della birra. Ordiniamo dai Paesi Bassi e dal Belgio.          

 Materia primă este în totalitate din import. Nu avem de unde cumpăra pe plan local. Din câte am observat, producția de hamei sau sticlă este insuficientă chiar și pentru marea industrie de bere. Comandăm din Olanda și Belgia.

 

Qual è il mercato della distribuzione?Avete dei clienti italiani?

Il mercato della birra artigianale è molto piccolo, anche se da fuori sembra avere un grande potenziale di espansione.Purtroppo, il monopolio della birra industriale diretto e quello indiretto sono enormi. Spiego l’aspetto indiretto: nell’Europa occidentale, ma soprattutto in Romania e Bulgaria, la birra industriale è molto economica. Più economica del caffè. Il consumatore si è abituato a questo, ed è molto difficile farlo uscire dalla “comfort zone” finanziaria: non importa quanto insistiamo nello spiegare che usiamo solo ingredienti naturali, senza gli additivi dei grandi produttori. Il monopolio è semplice: l’esclusività nella maggior parte delle birrerie, il trasporto e lo stoccaggio, la scadenza molto avanzata delle birre pastorizzate industriali. Penso che sia troppo presto per parlare di esportazioni.

 

Piața de distribuție a berilor artizanale este foarte mică, chiar dacă din afară pare că ar avea un mare potențial de expansiune, din păcate monopolul direct și mai ales, indirect al berilor industriale este imens. Explica spectul indirect: învestul Europei, dar mai ales în România și Bulgaria, berea e foarte ieftină. Mai ieftină decât cafeaua. Consumatorul s-a obișnuit cu asta și e foarte greu să-l scoți în masă din zona de comfort financiar, oricât de agresiv l-ai asiguracă noi folosim doar ingrediente naturale fără adaosuri specifice marilor producători. Monopolul direct e simplu: exclusivități in majoriatea barurilor și temperatura de tansport și păstrare respectiv termenul de valabilitate extins al berilor pasteurizate. Cred că e prea devreme să vorbim despre export.

 

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Quali sono le vostre previsioni per il futuro e la vostra opinione sul movimento culturale della birra artigianale?

Sicuramente l’offerta crescerà molto più velocemente della domanda. Questa competizione innescherà un altro tipo di competitività nel settore: quello delle ricette, promozione e la quantità dei prodotti. Aumenterà sicuramente il tasso di creatività tra gli artigiani.

Cu sigurață oferta va crește mult mai rapid decât cererea. Această concurență va declanșa un alt fel de competitivitate în ramură. Se va umbla la rețete în orice direcție, la promovare, la cantități produse. Cu siguranță va crește doza de creativitate în rândul producătorilor artizanali.

 

La situazione in Romania, come reagiscono i consumatori?

Gran parte della risposta l’ho data sopra: il monopolio indiretto dell’industria. Il consumatore di solito è piacevolmente sorpreso di scoprire che esiste un altro mondo di birra, diverso da quello a cui era abituato. Sfortunatamente, molti restano a bere birre “tradizionali”, per motivi di prezzo e / o accessibilità.

Mare parte din răspuns l-am dat mai sus, la partea cu monopolul indirect al marii industrii. Consumatorul, este de regulă plăcut surprins să constate că existăși o altă lume a berilor, diferită de cele cu care a fost obișnuit. Din păcate, mulți ramân la berile “tradiționale”, din motive de preț și/sau accesibilitate.

 

Per maggiori informazioni suPlanbeer, visitate:www.planbeer.ro

 

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Lina Zadorojneac
Info autore

Lina Zadorojneac

Nata in Moldavia, mi sono trasferita definitivamente in Italia per amore nel 2008. Nel 2010 e 2012 sono arrivati i miei due figli, le gioie della mia vita: in questi anni ho progressivamente scoperto questo paese, di cui mi sono perdutamente infatuata. Da subito il cibo italiano mi ha conquistato con le sue svariate sfaccettature, ho scoperto e continuo a scoprire ricette e sapori prima totalmente sconosciuti. Questo mi ha portato a cambiare anche il modo di pensare: il cibo non è solo una necessità, ma un piacere da condividere con la mia famiglia e gli amici. Laureata in giurisprudenza, diritto internazionale e amministrazione pubblica, un master in scienze politiche, oggi mi sono di nuovo messa in gioco e sono al secondo e ultimo anno del corso ITS Gastronomo a Torino, corso ricco di materie interessanti e con numerosi incontri con aziende produttrici del territorio e professionisti del settore. Il corso ha come obiettivo la formazione di una nuova figura sul mercato di oggi: il tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie e agro-alimentari. Così ho iniziato a scrivere per il Giornale della Birra, occasione stimolante per far crescere la mia professionalità.