Numero 28/2022

15 Luglio 2022

Ahtanum: lo statunitense, separato alla nascita dal cascade

Ahtanum:  lo statunitense, separato alla nascita dal cascade

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Questa varietà statunitense coglie appieno tutte le caratteristiche dei luppoli americani, in particolare per il suo aroma floreale, speziato, di erbe aromatiche e moderatamente di pino. Usato per luppolatura tardiva e dry hopping.
Col Cascade, a cui molti birrai lo associano, ha molto in comune, tra cui buona parte di storia, la vicinanza geografica di prima coltivazione, nonché buona parte del proprio DNA.
I due luppoli, infatti, possiedono all’incirca lo stesso profilo organolettico. La differenza sta nel fatto che l’Ahtanum ha profumi più spiccati, sia per quanto concerne il citrico (pompelmo) che il resinoso. In più presenta delle suggestive varianti floreali (geranio) e sono proprio loro a renderlo unico. Grazie a queste peculiarità è perfetto in amaro ed in aroma, ed è un luppolo apprezzatissimo in IPA e APA
Dal punto di vista della coltivazione, è una pianta rustica e produttiva che, come il Cascade, rende ampia soddisfazione anche ai coltivatori, senza gravare troppo in esigenze colturali e di protezione fitosanitaria.

 

Un cenno alla storia della varietà: nel lontano 1869 nella Ahtanum Creek Valley, sita all’interno della Yakima County, un certo Charles Carpenter avviò la coltivazione di un luppoleto, in cui selezionò questa accezione, poi brevettata alla serie YCR1 CV. Da lì, la diffusione ed il successo di mercato furono enormi e seconde solo al Cascade.

La composizione chimica media % delle singole componenti è di seguito riportata:
Alfa 5,2-6,3
Beta 5-6,5
Oli totali 0,8-1,2
Mircene 50-55
Umulene 16-20
Coumulone 30-35
Farnesene <1
Cariofillene 9-12

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!