Numero 27/2021

10 Luglio 2021

“Birra Barkley”: anche Treviso ha la sua birra creata dal pane raffermo

“Birra Barkley”: anche Treviso ha la sua birra creata dal pane raffermo

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Pane e birra per ridurre gli sprechi. A Treviso si sono inventati una formula nuova per cui col pane raffermo si fa la birra, e questa può essere usata nell’impasto di altro pane, tutto a chilometri zero. La chiamano «pane liquido» ma il nome commerciale è Birra Bakery.

Tiziano Bosco, presidente del gruppo panificatori di Confcommercio, ci tiene a far sapere che il concetto di base è che il pane non si butta mai via: «Il passato ci ha insegnato che quello che si avanza può essere riutilizzato. Per il pane, la birra è come una sorella, alla fine cambia solo la quantità d’acqua».

 

Per la realizzazione del pane liquido è stato scelto il birrificio artigianale Casa Veccia di Ivan Borsato a Camalò: «In questo progetto c’è anche un segno di civiltà, bontà e gentilezza – sottolinea l’imprenditore – per un’economia circolare e il bene dell’ambiente. Il pane vecchio ha un nuovo scopo». La Birra Bakery è multicereali (segale, avena, orzo, farro e frumento) con l’aggiunta dell’ingrediente che dà il tocco in più, pane avanzato del giorno prima, che va inserito ben spezzettato nella pentola col giratore. La cotta si fa mescolando tutte le materie prime e le pagnotte: per un ettolitro servono dieci chili di pane, spiega Borsato, che ha aperto la sua attività dieci anni fa. «La cultura attorno alla birra cresce costantemente – spiega -, ad ogni piatto si può abbinarne una. Questa in particolare è molto vocata alla ristorazione, si rifà alla tedesca Weizen con note tipiche della belga Saison.

 

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