Numero 01/2020

30 Dicembre 2019

Birra e Sci: occhio a non esagerare con l’alcol!

Birra e Sci: occhio a non esagerare con l’alcol!

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Il maestro di sci è una figura chiave per la sicurezza sulla neve che non dovrebbe limitarsi al ruolo di istruttore tecnico ma porsi anche come educatore ai valori civili e alle norme di sicurezza necessarie per praticare questa popolare disciplina sportiva. Recentemente, in una conferenza stampa tenutasi nell’importante polo sciistico di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, sono state illustrate le principali normative in vigore tra cui quelle relative all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.

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Il tema è importante perchè sulle piste si tendono a bere più alcolici per cercare conforto agli effetti delle basse temperature. Bisogna sapere invece che l’alcol in realtà induce vasodilatazione periferica facendo aumentare la dispersione del calore corporeo. L’assunzione inadeguata di alcol in coincidenza con l’attività motoria e la contemporanea esposizione alle basse temperature fa inoltre aumentare, proprio come succede a chi è alla guida di veicoli, il rischio di incidenti aumentando i tempi di risposta agli stimoli, riducendo i riflessi, e alterando le capacità percettive, mentre aumenta la propensione al rischio dovuta alla riduzione dei freni inibitori.

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L’attuale legge n. 363/2003 non prevede una norma specifica per contrastare l’abuso di alcol sulle piste da sci per cui si applica l’art. 688 c.p., ormai da tempo depenalizzato, che prevede una sanzione amministrativa (da 51 a 309 euro) il cui accertamento è di tipo sintomatico. Al termine della conferenza è stato illustrato da parte di un operatore della Polizia Stradale il funzionamento di un etilometro.

 

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Jacopo Gatto
Info autore

Jacopo Gatto

«Papà fammi assaggiare quello che hai nel bicchiere».
«È un whisky invecchiato trent’anni. Non te lo do».
«Allora passami l’altro bicchiere».
E così fu il mio primo incontro con la birra e conseguente colpo di fulmine. Avevo sette anni.
Ringrazio i miei genitori tosco-veneto-trentini e l’universo per non avermi fatto nascere in USA.
Per caso nato a Milano nel lontano ’77 perdo tempo tra liceo classico, Laurea in Comunicazione, Ordine dei Giornalisti della Lombardia e svariati lavori niente male ma tutti precari finché il desiderio di acquisire il superpotere di trasformare l’acqua in birra mi porta un diploma da birraio artigiano.
Autore del romanzo umoristico “In una Piccola Galassia ai Confini dell’Universo” oltre che responsabile della rubrica sulla birra della “Prova del Cuoco Magazine” e collaboratore per Gqitalia.it ho come sogno nel cassetto di vivere di sola birra e riuscire a farmi pubblicare un romanzo dal titolo “Le Avventure di Gesù Cristo Birraio”.