Numero 30/2022

26 Luglio 2022

La cultura della birra artigianale romagnola nel nuovo capitolo di “Paesini”

La cultura della birra artigianale romagnola nel nuovo capitolo di “Paesini”

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La pandemia ha cambiato dinamiche e priorità: oggi in molti sognano di lasciare la città per vivere in un luogo con ritmi più lenti e spazi verdi, senza però perdere le opportunità lavorative e le comodità che i grandi centri urbani offrono. E chi invece già vive in questi luoghi remoti può usufruire sempre di più dei vantaggi che la digitalizzazione ha portato e continuerà a portare, anche grazie alle risorse messe in campo dal PNRR.

A raccontare questo nuovo paradigma è “Paesini”, il progetto nato dalla collaborazione tra What Italy Is, collettivo di Content Creator che ha lo scopo di raccontare l’Italia oggi, ed EOLO, Società Benefit e principale operatore leader in Italia nella fornitura di connettività tramite la tecnologia FWA. Una serie di 52 storie che vivrà sui social e che durante tutto l’anno racconterà luoghi remoti del Paese e storie di persone comuni che proprio in queste località, anche grazie a internet, sono riuscite a realizzare il proprio sogno di vita.

 

 

In provincia di Rimini, precisamente nelle campagne di Santarcangelo di Romagna, il collettivo ha incontrato Marco e Michele, due amici e compagni d’impresa che di recente hanno deciso di aprire “Noiz Beer”, un birrificio artigianale che produce birre vive, non filtrate e non pastorizzate. Due pionieri che raccontano: “In provincia di Rimini e in generale in Romagna, quando abbiamo aperto noi, non erano presenti birrifici artigianali con il proprio nome”.

Fondamentale sicuramente il ruolo di internet per il loro shop online, frequentato da appassionati di birra artigianale provenienti da molti altri Paesi, come la Finlandia, la Danimarca o la Cina. In quei territori, le recensioni, i social network, l’appeal del loro marchio riescono a diffondersi più rapidamente nel digitale che nel loro paesino.

 

 

Un prodotto che è apprezzato a livello nazionale e internazionale per la freschezza e la qualità del lievito della birra artigianale. Nonostante si siano scontrati con la mancanza di una vera e propria filiera locale e con il gap culturale tra piccoli produttori e territorio di riferimento, Marco e Michele hanno creato un’autentica communitygrazie al mood, alle etichette delle birre, alle collaborazioni con grafici, alla musica (Noiz, il nome del birrificio arriva evidentemente da lì) e, in sintesi, alla forte identità che hanno saputo dare a Noiz Beer.

Per non perdere nessuna delle 52 storie è possibile seguire il profilo Instagram di EOLO: www.instagram.com/eolo.it/

Le storie complete vengono pubblicate sul sito di What Italy Is: https://www.whatitalyis.com/progetti/paesini/

 

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