Numero 32/2019

10 Agosto 2019

Dalla Danimarca: Carlsberg, parte II

Dalla Danimarca: Carlsberg, parte II

Condividi, stampa o traduci: X

 

Tratto da La birra nel mondo, Volume II, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Carlsberg

(Carlsberg Group) Copenaghen/Danimarca

Oggi la Carlsberg copre i tre quarti del mercato danese e realizza, all’estero, più dell’80% delle vendite. Ma, soprattutto, si muove in un ambito di ben più ampio respiro, quello del Carlsberg Group. Quest’ultimo controlla o ha collegamenti con più di 100 società, per la maggior parte fuori dei patri confini.

Da ricordare che, all’estero, la prima licenza di produzione fu data, nel 1966, alle Photos Photiades Breweries di Cipro; mentre la costruzione della prima fabbrica avvenne due anni dopo a Blantyre, nel Malawi.

.

.

Esaminiamo quindi, in rapida panoramica, la “potenza” mondiale di questo colosso, tralasciando naturalmente la Carlsberg Italia e la Carlsberg UK, per ovvi motivi, trattate a parte.

Il Carlsberg Group è proprietario, in patria, della Wiibroe di Elsingør. Possiede, a Fredericia, la Fredericia Bryggeri, una fabbrica aperta nel 1979 per la produzione, in particolare, di birre Carlsberg e Tuborg destinate al mercato della parte occidentale del Paese; ma dove oggi è concentrata tutta la produzione in Danimarca. Ha partecipazioni nei due gruppi minori Ceres/Faxe Bryggerigruppen e Albani Bryggerierne, il secondo rilevato dal primo che, a sua volta, è controllato dalla Royal Unibrew A/S.

Nel 2001 si integrò con il gruppo scandinavo Orkla, costituito da Pripps e Ringnes, i maggiori produttori, rispettivamente, di Svezia e Norvegia. Ma la Pripps aveva anche creato, con la finlandese Hartwall, una joint venture (la Baltic Beverages Holding) che il gruppo Carlsberg prese a condividere con la Scottish & Newcastle.

.

.

Ancora in Svezia, la Unilever cedette al gruppo Carlsberg la quota di maggioranza di un importante produttore, la Falcon Bryggerier. La stessa quota che nel 1997 il colosso danese acquistò nella seconda azienda finlandese, la Sinebrychoff.

Il gruppo Carlsberg detiene il controllo della Koprivnica, in Croazia; del terzo produttore polacco, la Okocim; della Celavery, seconda azienda per importanza in Serbia, con sede a Voivodina. Da segnalare anche la Carlsberg Bulgaria e la Carlsberg Hungary Sales, nonché un quarto posto in Romania. In Grecia, nel 2014, rilevò la Olympic Brewery, facendone il secondo più grande produttore del Paese.

In Germania, dopo la Hannen, rilevò nel 2004 il gruppo Holsten di Amburgo, cedendo però alcuni marchi, come König-Brauerei e Licher, alla Bitburger. Fanno parte del gruppo Carlsberg Deutschland, con 7 milioni di ettolitri prodotti annualmente, anche: la Mecklenburg di Lübz, la Landskron di Görlitz; nonché, dal 2005, il Göttsche-Getränke Group che unisce i grossisti di bevande nella Germania Nord-Est. Una joint venture con il Nordmann Group, denominata Nordic, approvata dalla Antitrust tedesca, realizzò il più grande distributore di bevande della Germania settentrionale. Altro importante acquisto era avvenuto in Svizzera nel 2002, con il gruppo Feldschlösschen Getränke, il maggior produttore del Paese.

.

.

In Portogallo, il “gigante” danese ha partecipazioni nel primo grande gruppo, la Unicer, cui sono affidate la produzione e la distribuzione locale dei propri marchi. Mentre in Turchia è proprietario della Türk Tuborg Bira ve Malt Sanayii di Smirne, piccolo stabilimento con impianto di maltaggio (creato dalla Tuborg nel 1967) che produce la pilsner Venus e la lager Tuborg.

Passando in Asia, il gruppo Carlsberg controlla circa il 10% del mercato vietnamita, tramite la South East Asia Brewery e la Hue Brewery. Possiede la Hite Brewery, in Corea del Sud; in Thailandia, la Carlsberg Brewery Thailand. In Malaysia, portò al 51% la quota nella Carlsberg Brewery Malaysia Berhad. In Cina poi ha partecipazioni in 20 compagnie, per lo più nelle regioni occidentali, tra joint venture e aziende di proprietà (Wusu Brewery, Jiuquan West Brewery, Gansu Tianshui Bema Brewery, Kunming Huashi, il gruppo Lanzhou Huanghe con 4 birrerie nelle province di Gansu e Qinghai). Nel Tibet, rilevò dalla Tibet Galaxy Science & Technology Developement il 50% dell’unica birreria, la Lhasa Brewery. In India, insieme alla Ceylon dello Sri Lanka, costituì la joint venture South Asia Breweries, con sede a Delhi e lo stabilimento nel Rajasthan.

.

.

Possiede fabbriche anche in Africa per la produzione diretta della propria gamma: in particolare, come già detto, la Carlsberg Malawi, il primo stabilimento impiantato al di fuori della Danimarca nel 1968 tramite una partnership con il governo del Paese. In Uganda, la Nile Breweries, che il gruppo danese rimise in attività nel 1992, dopo il ventennio di quasi-abbandono che coincise e seguì la feroce dittatura personale di Amin Dada Idi Oumee.

Negli Stati Uniti, interruppe, di comune accordo, i rapporti con la Labatt USA, costituendo la Carlsberg USA per avere il pieno controllo sulla commercializzazione dei prodotti. Raggiunse invece un’intesa con la Foster’s per la produzione e la distribuzione in Australia dei propri marchi.

La partnership con la Budweiser Budvar prevede la distribuzione dei prodotti della birreria ceca (in particolare la Budweiser Budvar e la Dark Lager) sia in Danimarca sia in vari paesi europei tra cui Finlandia, Svezia, Serbia, Bulgaria, Croazia; e chiaramente la commercializzazione delle proprie etichette da parte della Budweiser Budvar nella Repubblica Ceca. L’accordo infine del gennaio 2008 con la Modelo consente al gruppo danese di vendere Corona Extra, Negra Modelo e Modelo Especial, oltre che in Italia, in Svizzera, Malaysia e Singapore.

Con gli stabilimenti di Fredericia (Danimarca), Northampton (Inghilterra), Kerava (Finlandia), Gjelleråsen (Norvegia), Smirne (Turchia), Koprivnica (Croazia), Falkenberg (Svezia), Stettino e Brzesko (Polonia), e per ultimo quello di Induno Olona (Italia), la Carlsberg ha creato un eletto gruppo di unità produttive, denominate anchor (“ancora”), peraltro dislocate in aree con prevedibile aumento di consumi, capaci di garantire il livello qualitativo e la riduzione dei costi programmati dalla direzione centrale.

Alla fine, nel febbraio del 2008, comprò, insieme alla Heineken, la Scottish & Newcastle, accollandosi il 54,5% del costo complessivo (7,8 miliardi di sterline). E, con la spartizione delle attività del gruppo britannico, il colosso danese si assicurò il controllo totale della Baltic Beverages Holding, nonché la proprietà delle aziende dislocate in Francia, Grecia, Cina e Vietnam.

Considerando l’apporto dell’ultimo acquisto, la produzione complessiva ha superato i 120 milioni di ettolitri annui, il che consente al “gigante” danese il quarto posto tra i grandi produttori mondiali (con una quota di mercato del 6%). Ma esso è molto attivo anche nel settore dei soft drink e imbottiglia la Coca-Cola.

Non ha ovviamente trascurato, il gruppo Carlsberg, le strategie promozionali, legando, tramite sponsorizzazioni, la propria immagine allo sci; al mondo del calcio (Liverpool, campionati europei, Coppa Uefa, Supercoppa Europea, Coppa dei Campioni; e, da founding partner, il nuovo stadio di Wembley); alla musica “giovane”, col Best Fan Award.

 

Condividi, stampa o traduci: X

Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.