Numero 38/2020

15 Settembre 2020

La Botanica della Birra: “la prima” dell’incontro con l’autore in pubblico dopo il LD!

La Botanica della Birra: “la prima” dell’incontro con l’autore in pubblico dopo il LD!

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Gli amanti e gli appassionati di birra, ma soprattutto gli “addetti ai lavori” del settore brassicolo italiano vanno sempre più apprezzando l’opera del professor Giuseppe Caruso, edita da Slow FoodEditore con il titolo de “La Botanica della Birra”. Non si tratta di un semplice libro dedicato alla birra, come tanti pubblicati nell’ultimo decennio, ma di un vero e proprio testo scientifico che, giorno dopo giorno, si sta rivelando in tutta la sua rilevanza di contenuti, rigorosi scientificamente, innovativi per l’accuratezza delle ricerche condotte,di valenza universale per completezza ed ampiezza della trattazione. Un vero e proprio orgoglio nazionale, considerato unanimemente “il compendio più esaustivo e scientificamente rigoroso oggi disponibile nel campo della biologia vegetale applicata alla produzione della birra” e che, molti, auspicano – e prevedono – sarà il primo testo tecnico dedicato alla birra tradotto dall’italiano alle altre lingue.

 

 

Oltre alla lettura del libro, ampiamente utile per approfondire la conoscenza del prodotto e per gettare le basi per nuove sperimentazioni nella brassatura professionale e domestica, approfondire intimamente il filo conduttore che porta alle radici della filiera della birra è un percorso conoscitivo capace di aprire la mente del consumatore nel suo approccio alla bevanda: storia, evoluzione produttiva, tradizioni locali, leggende… questi e molti altri aspetti che oggi definiscono la cultura e la piacevolezza legate alla bevuta sono indissolubilmente legati a questi elementi.

Ma ancor più straordinaria è la possibilità di entrare in contatto con l’autore, il già citato professor Caruso, docente e ricercatore scientifico, botanico di professione, ma beerlover per vocazione, che a seguito di una mole di lavoro straordinario ha confezionato il tomo, curandone personalmente anche le tavole botaniche. Il lockdown conseguente l’emergenza sanitaria non ha fermato le occasioni di divulgazione che, ovviamente, si sono avvalse delle nuove tecnologie per raggiungere capillarmente gli interessati.

Finalmente, nei prossimi giorni, si terrà, questa volta nelle Marche, la prima presentazione in presenza del libro.Un momento a lungo atteso, per riportare ad una dimensione più umana e diretta la conoscenza ed il confronto. L’evento, voluto dai Proff. Andrea Catorci e Paola Scocco, si terrà venerdì 18 Settembre presso l’Orto Botanico di Camerino,nell’ambito delle iniziative di orientamento per i nuovi iscritti al neonato corso di laurea su “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali”(LINK)dell’Università di Camerino e sostenuta dal magnifico rettore Prof. Claudio Pettinari. Il giorno successivo, sabato 19, si replicherà a Muccia, comune poco distante da Camerino,a beneficio di un pubblico di appassionati.

 

 

Si tratta di due occasioni da non lasciarsi sfuggire per chi è in zona ed intende approfondire la conoscenza della birra con un taglio non solo tecnico, ma soprattutto con un occhio innovativo e strettamente legato al valore della territorialità. Interessante, poi, condividere il punto di vista dell’autore sul mondo craft italiano e non solo, grazie alla sua analisi di appassionato, esperto, curioso e professionista di settore.

Per chi poi volesse acquistare il libro, suggeriamo il link della biblioteca amazon: LINK

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!