Numero 26/2019

24 Giugno 2019

La storia di Birradamare

La storia di Birradamare

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Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

 

Nel 2004 Elio Miceli e Massimo Salvatori aprirono, a Ostia Lido, in provincia di Roma, il brewpub con ristorante Birrificio Ostiense Artigianale, conosciuto anche con l’acronimo BOA.

L’anno successivo, l’incontro con il mastro birraio Ioan Bratuleanu permise di aumentare e diversificare la produzione. Il favore dei consumatori e la crescente richiesta di mercato incoraggiarono l’apertura, nel 2010, del microbirrificio Birradamare a Fiumicino, a pochi chilometri da Ostia. Mentre il BOA rimaneva come locale di mescita.

Oggi la produzione, orientata per lo più verso la bassa fermentazione, ha raggiunto i 2700 ettolitri annui. Le birre si trovano ormai in ogni regione d’Italia. Per non parlare dell’esportazione, soprattutto in Europa, USA, Australia, Giappone.

Nel 2012 la microunità divenne una società agricola, capace di controllare tutta la filiera produttiva. Per il 70% infatti l’orzo proviene dalle proprie coltivazioni biologiche di Maccarese e Parco di Vejo.

Le birre, confezionate in bottiglie (da 33 e 75 cl) e in fusti, vengono commercializzate sotto due marchi: Birradamare e Birra Roma.

Il marchio Birradamare annovera diverse tipologie, tra classiche, speciali e stagionali. Al suo interno, trova posto il marchio storico ’na Biretta, destinato a selezionati clienti in particolare di Roma e del Lazio; e comprende solo birra in bottiglie da 33 cl.

Il marchio Birra Roma invece, che intende sfruttare il nome della città “eterna”, è destinato al mercato internazionale e a quello italiano della ristorazione e dell’intrattenimento dei turisti; e abbraccia due tipologie.

Da annotare però che nel 2017 il birrificio Birradamare fu acquistato al 100% da Molson Coors, per cui non può essere più considerato artigianale.

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Pils, pilsner di colore paglierino carico (g.a. 4,5%). La spuma si leva fine e compatta, stabile e aderente. All’olfatto la blanda luppolizzazione lascia emergere ben distinti sentori di agrumi. Il corpo leggero alimenta un fresco gusto di malto che vira al finale amaro. Il retrolfatto, pulito e di luppolo, mostra una discreta persistenza.

Bock, bock di colore ambrato carico (g.a. 6,5%). Caramello, biscotto, liquirizia, radici, segnano l’olfatto e ritornano al palato. Il gusto, in un corpo di pregevole tessitura, si snoda asciutto e sfocia in un amaro quanto bilanciato finale.

Shock, belgian strong dark ale di colore ambrato carico (g.a. 9%). Al naso il profumo di malto, dolce e fruttato, reca caldi toni di alcol. Nel corpo consistente l’iniziale gusto di malto e cremoso va seccandosi durante la corsa, lasciando nella lunga persistenza retrolfattiva suggestioni di caramello e biscottate.

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Onda Bionda, bock di un biondo intenso (g.a 7%). L’aroma è finemente marcato dal malto; il corpo, pieno e vigoroso; il gusto, ispirato alla dolcezza del cereale; il retrolfatto, fresco e di un gradevole amarognolo.

O’scura, bock scura (g.a. 6%). La spuma fuoriesce densa, con richiamo della panna. Al naso dominano intensi profumi tostati di caffè, cacao e liquirizia. Nel corpo di pregevole struttura si esalta un gusto pieno, di carattere improntato al malto e venato di un lieve sentore di affumicatura. Il finale non dura molto, il tempo di sprigionare la sua carica amarognola ma piacevole.

Raaf, rauchbier di colore ambra/rame (g.a. 6%). Prodotta tradizionalmente a bassa fermentazione, con malti essiccati su fuoco di torba. La schiuma, leggermente ocra, si rivela fine, pannosa e di lunga durata. Al naso domina il caratteristico aroma di affumicatura e di malto. Nel corpo di pregevole finitura, il gusto cremoso, pulito e secco, sfocia in un persistente finale croccante, affumicato.

Cocoa, chocolate stout, forte e ben strutturata (g.a. 7,5%); il colore è quello della nocciola scura. Prodotta a fermentazione bassa, utilizza cacao in granella tostato aggiunto in fase di ammostamento. L’olfatto è caratterizzato da lievi sentori di cacao e tostature. Il cacao si ripropone al palato, ma stemperato dal calore alcolico. Anche il finale e il retrolfatto sanno tanto di cacao: impressioni per niente sgradevoli, anzi.

IrreAle, premium bitter ale ambrata, in perfetto stile inglese: acuto e fresco aroma di luppolo, gusto dominato ancora dal rampicante ma con sottofondo neutro, secco retrolfatto evanescente (g.a. 5%).

’na Biretta Rossa, doppio malto di colore ambrato carico (g.a. 6,3%). L’aroma è di malto tostato e, leggermente, di luppolo. Il corpo pieno rivela tutto il tenore alcolico al palato. Il gusto di malto sprigiona, a fine corsa, impressioni amare di torrefazione.

’na Biretta Nera, tipica schwarzbier di un nero impenetrabile (g.a. 5,5%). Ha profumi intensi e pieni dai toni blandamente tostati e di caramello, corpo medio, gusto fresco con note di malto torrefatto, lungo finale secco e pulito.

Birra Roma Ambrata, oktoberfest/märzen ambrata (g.a. 5,5%). Il profumo è pieno e di malto; il corpo, leggero ed effervescente; il gusto, morbido e avvolgente ancora di malto; il retrolfatto, biscottato con un’evanescente impressione di legno affumicato.

Birra Roma Bionda, münchner hell di colore biondo carico (g.a. 5,2%). Sebbene abbondantemente luppolizzata, presenta un sapore di malto particolare con tendenza al dolce.

’na Biretta Chiara, pilsner di colore oro paglierino (g.a. 4,9%). Ha l’olfatto abbastanza fine con piacevoli e persistenti note di malto, corpo di media intensità, gusto ricco di luppolo e malto dolce che lascia nella discreta persistenza retrolfattiva sensazioni secche e amarognole.

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La Zia Ale, specialità di colore biondo carico (g.a. 5,5%); con utilizzo di carciofi di produzione propria e rosmarino. Questa etichetta nasce dal progetto dei birrifici artigianali del Lazio con lo scopo di valorizzare l’uso del malto d’orzo e dei prodotti della regione.

Nat, doppio malto color tonaca di frate (g.a. 7,5%); viene rifermentata con miele locale di castagno e millefiori. Ha spuma di media persistenza, aroma caramellato sfumato da note erbacee e luppolizzate, corpo di ottima struttura, amabile sapore di miele che, verso la fine della corsa, assume un’intensa consistenza amaricante.

’na Biretta Wild Yeast, sour ale (g.a. 10%); fermenta con l’inoculo dei lieviti Brettanomyces al momento dell’imbottigliamento. Ha aroma fruttato e vinoso, palato piacevolmente segnato dall’acidità.

Shockwood, barley wine che richiede ulteriore invecchiamento per esprimersi al top (g.a. 10%). Si propone privo di schiuma; ricco di aromi speziati, fruttati e legnosi; morbido e delicato di malto al palato.

Bi-Fuel, birra spumante bionda (g.a. 6%); di corpo leggero e delicatamente fruttata all’olfatto. È un intrigante ibrido di uva del vitigno vermentino dell’Azienda Agricola Torre in Pietra e di mosto di birra dell’azienda sapientemente luppolizzato.

’naBio, lager biologica di colore biondo (g.a. 4,5%); realizzata con aggiunta di farro biologico non sottoposto a maltaggio delle montagne umbre di Monteleone di Spoleto.

Dammenipa, india pale ale (g.a. 5%); con aroma floreale ed erbaceo, corpo medio, gusto in equilibrio tra cereale e rampicante.

Oltremare Intrigante, elegante weissbier dagli aromi fruttati e speziati, con piacevole sapore piccante supportato da un effervescente corpo leggero (g.a. 4,8%).

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Stagionali

Weisse, birra di frumento di stampo bavarese, di colore biondo scarico (g.a. 4,8%); prodotta dalla primavera all’autunno. Presenta l’olfatto delicatamente speziato con note di frutta esotica, corpo medio, gusto equilibrato e fresco di acidità, gradevole retrolfatto amarognolo.

4 Maggio, malt liquor di colore giallo oro carico, rifermentato con zucchero di canna (g.a. 7%). Il 4 Maggio, unico giorno di produzione, ricorda l’apertura dell’attività. Corposo e strutturato, ha un penetrante aroma di miele e il sapore piuttosto dolce, senza comunque sfiorare la stucchevolezza per il “sapiente” apporto di amaro del sottofondo di luppolo.

Kasta, specialità alle castagne di colore biondo carico (g.a. 5,8%). Presente solo nel periodo invernale, è ottenuta a fermentazione bassa e utilizzando castagne essiccate a fuoco di legna. Ha l’olfatto dolciastro con sentori aromatici, discreto corpo morbido, sapore di malto e mieloso impreziosito da note di spezie, sufficiente retrolfatto secco e amarognolo.

Conto terzi

Per Turatello Italia.

La Matta Ambrata, bock di colore ambrato scuro (g.a. 6,5%). Si propone con l’aroma di malto, corpo robusto, sapore di frutta e di malto dolce dalle note tostate, lungo retrolfatto di malto e secco.

La Matta Bionda, münchener hell di colore giallo (g.a. 4,9%). L’aroma sottile del luppolo è bilanciato da una morbida consistenza amara. Il malto secco e torrefatto, che segna il gusto, rimane nel retrolfatto asciugando la bocca.

 

 

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Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.