Numero 33/2018

13 Agosto 2018

A Gorizia l’Homebrewing è una cosa seria: è nata una Associazione dedicata!

A Gorizia l’Homebrewing è una cosa seria: è nata una Associazione dedicata!

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“Homebrewers Gorizia” è la neo nata Associazione no profit formata ufficialmente da qualche mese, da un gruppo di persone assolutamente non omogeneo (per età, attitudini, scelte) ma con scopi e passioni comuni.
I soci fondatori FANTINI Christian, LANZA Moreno (Mastro birraio), MARTINELLI Alessandro (Webmaster e Grafico), MESSINEO Giovanni, (Presidente) PERUZZI Andrea (Segretario), REJA Nicholas (Tesoriere) si sono ritrovati ponendosi come centro di unione nel tentativo di dare luogo ad uno spazio della produzione di idee, motivato dalla voglia di condividere passioni e progetti che gravitano attorno al mondo della birra, artigianalmente prodotta nelle proprie case.

 

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Da sx: Andrea Peruzzi, Alessandro Martinelli, Nicholas Reja, Moreno Lanza, Giovanni Messineo

 

“Homebrewers Gorizia” vuole inserirsi pienamente nel vissuto sociale rappresentando, in questo modo, una opportunità culturale che contribuisca nel suo piccolo a supportare la cittadinanza, valorizzando Gorizia, i paesi limitrofi, mantenendo vivo lo spirito di aggregazione.

Per conoscere meglio l’Associazione ed i suoi componenti, abbiamo intervistato un volto noto di Giornale della Birra, Giovanni Messineo che, oltre ad essere un apprezzato beeReporter della nostra testata giornalistica, assolve al ruolo di presidente di “Homebrewers Gorizia”.

 

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Giovanni, l’Associazione, pur giovanissima si è posta degli obiettivi molto chiari e definiti per diffondere e far crescere nel proprio territorio la cultura per la birra e la produzione domestica. Quali sono, in dettaglio, i vostri propositi?
Come scopo statutario ed attività istituzionale ci proponiamo la promozione e la diffusione della birra artigianale e naturale; la cultura e la conoscenza della birra di qualità; la divulgazione delle tecniche per la birrificazione artigianale.
Tutto questo attraverso ogni espressione di “fai da te”, realizzata con carattere di amatorialità e senza fini di lucro. L’intento, quindi, è quello di divenire, non solo un punto di riferimento per coloro che condivideranno la nostra passione comune, ma vuole essere un polo di attrazione per quanti vorranno dare un contributo alla alternativa culturale della città.

 

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Sicuramente il vostro obiettivo è di contribuire a diffondere la cultura della birra e la passione per tale bevanda, intento che non a caso ti muove nella tua opera di redazione per Giornale della Birra. In particolare, cosa intendi per “cultura della birra” e come declinate con la tua Associazione la divulgazione in modo concreto?

Vogliamo essere un’Associazione culturale nata con l’obiettivo di essere quella parte complementare che integra, colmandole, le lacune conoscitive in ambito brassicolo rendendo più consapevole e preparato l’ignaro bevitore.
Non siamo un bar e non vogliamo assolutamente sostituirci alla categoria.
Da noi non si beve tanto per bere ma si assapora, si degusta quello che produciamo e che usiamo come materia di studio per migliorare al fine di produrre un prodotto artigianale di qualità.

Il termine cultura deriva dal verbo latino “colere”, ossia coltivare. “Colere artes et studia” – coltivare le arti e gli studi. La cultura è una responsabilità, scrive Edoardo Boncinelli, è prendere consapevolezza di doversi migliorare, di progredire, di andare oltre ciò che abbiamo acquisito solamente per sentito dire, andare al di là dei nostri sensi e dei nostri istinti, di sviluppare un pensiero critico e non accontentarsi mai.
Cultura è essere curiosi, non fermarsi all’apparenza delle cose, ma cercare di capirne l’essenza, è ”il desiderio di capire quello che ancora non si è capito e di capire ancora meglio quanto si è già capito”, voler conoscere per il mero fine di arricchire quel piccolo bagaglio che ci accompagna per tutta la vita tentando, è nostro dovere farlo, di riempirlo nel passare degli anni.

 

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Gorizia è una cittadina molto attiva e con un “pubblico” variegato. Quale è il vostro target specifico? E come ha risposto la cittadinanza alla vostra proposta?
Noi vogliamo offrire questa opportunità ai tanti domozimurghi che non sanno di esserlo o pensano che per fare birra servano chissà quali cifre o attrezzature.
Per questo motivo Venerdì 18 Maggio ci siamo presentati ufficialmente alla cittadinanza organizzando il tutto con un lavoro di squadra ineccepibile. Abbiamo centrato l’OG, anzi, a dire il vero siamo andati oltre le nostre previsioni. Molti coloro i quali sono arrivati per vederci e sentire il nostro programma per l’anno sociale 2018.

In un paio di ore abbiamo raggiunto gli oltre 30 iscritti. Plaudono all’iniziativa diversi addetti ai lavori e neofiti che sembra aspettassero solo noi. La cosa ci fa molto piacere e ci incoraggia a proseguire. Adesso siamo ancora nella fase di start-up per cui “voliamo basso”.
In attesa degli introiti derivanti dal tesseramento ci siamo autofinanziati costituendo un fondo cassa che il Tesoriere gestisce in modo parsimonioso. Non abbiamo una sede vera e propria, se non quella legale (casa del Presidente) nella cui taverna ci troviamo con i membri del Consiglio Direttivo. Il parroco (nostro fan e appassionato di birra) ci ha messo a disposizione l’ampia sede parrocchiale dove possiamo tenere gli incontri allargati ai Soci. Mogli e fidanzate ci sostengono, supportano e sopportano dalle retrovie aiutandoci attivamente.

A distanza di 3 mesi siamo arrivati ad oltre 60 iscritti e 2 Soci Onorari, senza dei quali tutto questo sarebbe stato arduo da raggiungere.Diversi gli “Allgreinisti” che sono usciti dalla tana. Molti i novizi che in noi hanno trovato un riferimento.

 

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Parlare di “futuro” per una Associazione così giovane può sembrare anacronistico… ma ti pongo lo stesso la domanda!

Cosa vedo domani? Chissà…forse una beerfirm con il nostro nome se non addirittura un nostro birrificio. Ma intanto godiamoci questa Associazione e le belle amicizie che stanno nascendo.

Maggiori informazioni sull’Associazione “Homebrewers Gorizia” alla pagina facebook ufficiale.

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!