Numero 53/2020

31 Dicembre 2020

Botti e Birra: idee per gli homebrewers del 2021

Botti e Birra: idee per gli homebrewers del 2021

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Le birre affinate in botte stanno diventando sempre più popolari grazie al loro complesso insieme di aromi e profumi che le caratterizzano… quindi non potevamo avvicinarci al 2021 se non dedicando un articolo giocando sull’assonanza “botti di capodanno” e “botti per birra”, rivolgendo un’attenzione particolare agli appassionati homebrewers che sempre più si accingono a questa nuova tecnica di affinamento. Quando la birra viene inserita nella botte, viene assorbita dalle doghe della botte per poi essere spinta nuovamente fuori, assorbendo così le componenti chimiche, gli aromi e i profumi lasciati nella botte dall’alcolico che prima conteneva, come vino, whisky e bourbon ad esempio. Le botti erano utilizzate nel passato, oggi invece si preferisce il tino d’acciaio, molto più facile da pulire e molto più igienico, anche se le botti stanno spopolando sia in Belgio che negli Usa, con gli homebrewer che hanno riscoperto questo sistema per fare la birra. Realizzare però questo tipo di birre può non essere facile, data la complessità dell’operazione, ma visto il risultato finale, ne vale certamente la pena!

Vediamo perciò degli utili consigli su come realizzare la nostra birra affinata in botte:

SCELTA DELLA BOTTE
Cominciamo chiaramente dall’elemento principale: la botte. Per iniziare l’ideale sarebbe una botte piccola da 50 litri o anche meno, ma nulla impedisce di provare con una botte più grande. L’ideale sarebbe prendere botti che sono state utilizzate fino a uno, massimo due giorni prima in modo tale che gli aromi e i sapori dell’alcolico che prima stava nella botte rimangano intatti. Nel caso che si prenda una botte nuova, si dovrà pulire attentamente per eliminare eventuali residui e sostanze del legno. Altra cosa da considerare è la dimensione: più piccola è la botte, più veloce sarà l’assorbimento dei composti e degli aromi. Inoltre si dovrà anche scegliere il legno di cui è composta la botte, in commercio se ne possono trovare di tanti tipi: quercia, ciliegio, castagno, acacia e il più conosciuto e utilizzato di tutti, il rovere.

SCELTA DELLO STILE
Solitamente si preferiscono stili con sapori forti come Imperial Stout, Dubbels, strong ales oppure birre acide. Si consiglia invece di evitare stili più freschi e leggeri come APA e IPA poiché i forti sentori lasciati dalla botte contrasterebbero troppo i sapori freschi di questi stili.

QUANTO DEVE RESTARE LA BIRRA NELLA BOTTE?
Dipende da che tipo di birra volete realizzare e dalle dimensioni della botte, come detto prima. Una cosa bisogna chiarirla: la birra in botte non è per gli impazienti o per chi vuole investire poco tempo nella sua realizzazione. Molti homebrewer che provano questo sistema all’inizio si aspettano che la birra sia pronta dopo un paio di settimane, la verità è che sono necessari almeno alcuni mesi. Se si vogliono dei leggeri sentori di legno o se la botte è piccola, già dopo due mesi la birra potrebbe essere pronta, se invece si vogliono dei sapori più marcati dalla botte o se la botte è grande ci possono volere anche dai 6 ai 12 mesi se non di più. Per quanto riguarda la temperatura, solitamente si mantiene la botte ad una temperatura costante tra i 12 e i 15 °C, anche se delle variazioni di temperatura possono far espandere o contrarre il legno, favorendo così l’assorbimento e la fuoriuscita della birra dalle doghe.

 

 

SAPORI DI FRUTTA PER LA BIRRA
Punto riservato a chi intende fare una sour. Dare un sapore di frutta alla birra, può non essere facile, in quanto aggiungere semplicemente la frutta potrebbe non dare i risultati sperati e bisogna anche considerare che la frutta può contenere batteri che andrebbero a contaminare inevitabilmente la birra, nonostante l’accurata pulizia. Alcuni birrifici aggiungono frutta durante il whirlpool in modo tale che il calore sterilizzi la frutta, altri invece pastorizzano la purea prima di aggiungerla.

IMBOTTIGLIAMENTO E CONCLUSIONE
Quando la birra sarà pronta, possiamo finalmente passare all’imbottigliamento. Prima di imbottigliarla, la birra dovrà essere versata in un contenitore pulito e sanitizzato dove potrà riposare per un paio di giorni. In questo modo pezzetti di legno e sedimenti si poseranno sul fondo.

Ultimo punto, la birra in botte non è il più semplice dei metodi, ma non è neanche così complicato come si crede. E in più chi ha sperimentato questo metodo ha aggiunto che è anche divertente: veder maturare la birra, immaginarla assorbire i sapori e gli aromi del legno e assaggiarla di tanto in tanto per vedere se è pronta sono solo alcuni degli aspetti che rendono questo sistema così affascinante.

 

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Mario De Luca
Info autore

Mario De Luca

Nato nel lontano 1986, orgogliosamente napoletano, trascorro la mia vita tra libri universitari, birrerie e calcio.
Laureato in Economia aziendale, ora laureando in Economia e commercio, in continuo viaggio tra Roma, Napoli e Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila – “Emigrante? No, turista…” come direbbe Troisi -, dove i miei posseggono una birreria, per me croce e delizia.
Utilizzo quotidianamente la scusa dell’appassionato di birre per poter bere…di recente mi sono avvicinato al mondo dell’ homebrewing, non vi dico con quali pietosi risultati!
Scrivo di birra per passione e cercherò di spaziare tra tanti argomenti, sperando di dare un valido contributo ad giornaledellabirra.it, che molto gentilmente mi ha offerto quest’opportunità.
Amo definirmi “socievole ma soprattutto curioso, spesso critico”…non sono, nè voglio diventare un gastrofighetto, come disse un giorno Antonio Capaldo dei Feudi di San Gregorio, riferendosi a quei finti pseudo-cultori del cibo, che si incontrano nel reparto vini del supermarket o durante il corso di marketing all’università. Non sono un degustatore professionista, ma semplicemente un amante delle birre in genere, special modo tedesche, interessato circa il movimento dei microbirrifici italiani. Adoro i nuovi birrifici “fuori dagli schemi” e il loro modo di approcciarsi al mercato, lontano dagli standard e dalla tradizione, pensando controcorrente ed osando (questo rispecchia anche il mio carattere).
Non prendetemi troppo sul serio, tra una battutina e un’analisi seriosa proverò a strapparvi un sorriso e allo stesso tempo, assieme, navigheremo in questo mare giallo (birra eh, mica altro…non fraintendetemi)!