Numero 38/2021

21 Settembre 2021

Da Brescia arriva il primo Bitter al luppolo!

Da Brescia arriva il primo Bitter al luppolo!

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Arriva da Brescia, grazie all’idea di tre ragazzi, Prefisso, il primo Bitter creato con del luppolo della Valcamonica. Dalla miscelazione di due once di Prefisso e la spillatura di una birra chiara in due colpi decisi, nasce il nuovo Beerlo: l’aperitivo dedicato a chi ama la birra.
Alessandro Ruggeri, uno dei tre ideatori di Prefisso, racconta in esclusiva a Giornale della Birra come è nato questo ambizioso progetto che punta sulla miscelazione della birra con il bitter, fenomeno ancora poco sviluppato nel nostro Paese.
Quando è nata la vostra idea?
“Siamo un gruppo di tre amici, io, Giovanni e Andrea, che vivono tra Brescia e Milano. Il nostro progetto è nato durante il lockdown. Abbiamo tutti esperienze diverse. Io sono Responsabile della Qualità fornitori di un’azienda alimentare, un altro è il socio di un gruppo attivo nella distribuzione di vino nel canale horeca, mentre il terzo di un’agenzia di comunicazione. Adoriamo tutti e tre la birra e i bitters, quindi il gusto amaro. Il luogo dove sono nato, ossia la bassa bresciana, ha una certa conoscenza della miscelazione del bitter con la birra, cosa che invece è più sviluppata in Francia ed in particolare nel nord del Paese dove si corregge la birra col famoso amaro Picon. In giro nel mondo si trovano diverse idee sul miscelare la birra con bitter. Il nostro è un progetto dedicato a chi ama la birra e noi la misceliamo con il massimo rispetto”.
Quali ingredienti usate?
“La nostra idea è di puntare sulla qualità creando un bitter da abbinare alla birra. Per prima cosa abbiamo selezionato uno degli ingredienti principali della birra, ossia il luppolo, che è amaro per eccellenza. Abbiamo poi sviluppato una ricetta che, rispetto a quelle presenti sul mercato, possa essere più adatta alla miscelazione con la birra. Prefisso, infatti, ha l’80% di zuccheri in meno e un grado alcolico al 16%, che è molto inferiore rispetto ad altri bitter più famosi”.
Dove avviene la produzione?
“Lo produciamo a Brescia in una piccola, ma storica, distilleria: la Distilleria Novelli. Il luppolo lo acquistiamo da due giovani agricoltori della Valcamonica, che hanno anche un birrificio. Si tratta del birrificio agricolo Pagus. Loro possiedono un bellissimo luppoleto e, dopo vari test, abbiamo optato per un luppolo Cascade. Il nostro è un progetto artigianale. Le quantità sono piccole, ma la nostra cura è tanta”.
Come intendete sviluppare il vostro progetto?
“Quello che vorremmo fare è trovare una serie di partner: birrifici, pub o comunque bar dove ci sono delle buone spine e una forte cultura della birra. Crediamo infatti che in una birreria anche i cocktail debbano ‘parlare’ di birra e con la birra. Per questo, abbiamo pensato di creare un cocktail da aperitivo: il Beerlo. E’ il nostro ‘Spritz’, mentre ‘Prefisso’ è il nostro Aperol. All’inizio, abbiamo cercato di sviluppare un cocktail molto simile dal punto di vista visivo ad una birra piccola. Abbiamo riscontrato molto entusiasmo e curiosità, ma uno scarso ritorno da parte dei consumatori. Grazie a questa lezione, ci siamo spostati su una versione che alla vista fosse più simile, appunto, ad un aperitivo. Questa è più facile da comprendere e i risultati stanno arrivando”.
Come sono stati i primi riscontri dei consumatori?
“Per tutto il periodo estivo abbiamo proposto Prefisso al festival We Love Castello a Brescia. Il nostro Beerlo si è conquistato l’8% di quota di mercato nel momento dell’aperitivo, praticamente senza investimenti in comunicazione. Ci pare un ottimo risultato”.
Quali progetti avete per il futuro?
“Intendiamo crescere un passo alla volta. Non vogliamo una distribuzione di massa. Cerchiamo dei partner che abbiamo voglia di mettere a fianco delle loro spine, un aperitivo dedicato a chi ama la birra. La curiosità c’è. Il fatto di creare qualcosa di nuovo incuriosisce molto. Vogliamo sviluppare un qualcosa che nelle abitudini dei consumatori non è ancora presente, per trainare il consumo di birra nel momento dell’aperitivo per aumentarne il valore. La miscelazione con la birra è praticamente inesistente. Occorre, quindi, fare un buon lavoro di comunicazione, anche nel locale partner in cui la persona dietro la spina sarà il vero protagonista di Prefisso”.

 

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