Numero 51/2021

20 Dicembre 2021

Il camion dei pompieri americano che spilla le birre

Il camion dei pompieri americano che spilla le birre

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Ecco una curiosità a quattro ruote che arriva dagli Stati Uniti. Parliamo del Ladder 419 Beer Truck, un vecchio camion dei pompieri riconvertito in una spillatrice di birre mobile.

 

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L’idea è venuta a Kevin Mullan, trentottenne di Toledo, Ohio, che ha appunto trasformato un’autopompa E-One del 1987, un tempo in forza ai vigili del fuoco di Leonidas Township (Michigan), in un distributore ambulante di birra.
Esteticamente, a prima vista, il camion è rimasto sostanzialmente invariato, con la classica livrea bianca e rossa dei pompieri e la decalcomania che recita “Emergency 911”. Ma alzando le serrande laterali ecco che spuntano ben 10 rubinetti da spillatrice al posto dei classici ingranaggi e leve delle autopompe.
All’interno il Ladder 419 Beer Truck è accessoriato con un gigantesco refrigeratore, installato al posto del vecchio serbatoio d’acqua da 1500 galloni (circa 5700 litri).

 

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C’è anche spazio per le bombole di CO2, per il generatore e per 15 fusti di birra.

Un mezzo operativo che non spegnerà più incendi, ma che potrà spegnere anche la sete di birra più intensa!

 

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Mario De Luca
Info autore

Mario De Luca

Nato nel lontano 1986, orgogliosamente napoletano, trascorro la mia vita tra libri universitari, birrerie e calcio.
Laureato in Economia aziendale, ora laureando in Economia e commercio, in continuo viaggio tra Roma, Napoli e Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila – “Emigrante? No, turista…” come direbbe Troisi -, dove i miei posseggono una birreria, per me croce e delizia.
Utilizzo quotidianamente la scusa dell’appassionato di birre per poter bere…di recente mi sono avvicinato al mondo dell’ homebrewing, non vi dico con quali pietosi risultati!
Scrivo di birra per passione e cercherò di spaziare tra tanti argomenti, sperando di dare un valido contributo ad giornaledellabirra.it, che molto gentilmente mi ha offerto quest’opportunità.
Amo definirmi “socievole ma soprattutto curioso, spesso critico”…non sono, nè voglio diventare un gastrofighetto, come disse un giorno Antonio Capaldo dei Feudi di San Gregorio, riferendosi a quei finti pseudo-cultori del cibo, che si incontrano nel reparto vini del supermarket o durante il corso di marketing all’università. Non sono un degustatore professionista, ma semplicemente un amante delle birre in genere, special modo tedesche, interessato circa il movimento dei microbirrifici italiani. Adoro i nuovi birrifici “fuori dagli schemi” e il loro modo di approcciarsi al mercato, lontano dagli standard e dalla tradizione, pensando controcorrente ed osando (questo rispecchia anche il mio carattere).
Non prendetemi troppo sul serio, tra una battutina e un’analisi seriosa proverò a strapparvi un sorriso e allo stesso tempo, assieme, navigheremo in questo mare giallo (birra eh, mica altro…non fraintendetemi)!