Numero 32/2016

8 Agosto 2016

Birrificio Benaco 70: le artigianali del Garda

Birrificio Benaco 70: le artigianali del Garda

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Il Lago di Garda, il più grande d’Italia, non poteva esimersi dall’ospitare una interessante fabbrica artigianale di birra. Più precisamente ad Affi ha sede il Birrificio Benaco 70, piccola ma intraprendente e creativa realtà artigianale,  che dedica la massima cura al prodotto in ogni sua fase, dalla scelta delle materie prime fino all’imbottigliamento.

Oggi, in esclusiva per Giornale della Birra, vi proponiamo l’intervista a Erica Zovi, titolare assieme al marito Riccardo Costa, birraio dell’azienda, che ci guida nel cuore della produzione, alla scoperta delle birre Benaco 70.

 

Erica, ripercorriamo in dettaglio la genesi del vostro birrificio: prima la passione per l’homebrewing, poi la formazione mediante corsi specializzati, quindi l’avvio dell’azienda…

Una quindicina di anni fa ho regalato a Riccardo il kit per farsi la birra in casa…è iniziato tutto da li! Ci siamo appassionati sempre di più e così, dopo anni di homebrewing, dopo aver assaggiato tante birre ed aver visitato numerose realtà italiane ed estere, buttate alle ortiche le lauree in Viticoltura ed Enologia e Statistica, abbiamo deciso di investire le nostre competenze professionali, maturate in altri settori, nella creazione di un birrificio artigianale d’eccellenza.

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laboratorio

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Quali sono stati gli stimoli e le difficoltà che vi hanno fatto crescere?

Difficoltà ne abbiamo incontrate tante e continuiamo ad incontrarne…essere imprenditori è difficile, impegnativo e ti assorbe completamente! Principalmente difficoltà economiche perchè l’investimento iniziale è notevole, qualche difficoltà burocratica che ha causato dei ritardi nell’inizio dell’attività, difficoltà commerciali perchè la concorrenza è tanta e non è facile trovare partner validi nella distribuzione! Ma per fortuna ci sono anche molti stimoli e tante soddisfazioni che ti portano a guardare sempre avanti e cercare di migliorare continuamente…

Molto interessante la vostre filosofia produttiva, che spazia attraverso un’ampia gamma di possibilità tecniche e stili. Quali sono le peculiarità delle vostre produzioni? Materie prime: come effettuate la selezione degli ingredienti per raggiungere l’eccellenza delle vostre creazioni?

Il nostro intento è di produrre in quantità limitata solo birre cosiddette crude, vive, di     alta qualità, ad alto contenuto di entusiasmo e creatività! Non siamo “fedeli” a determinati stili o tipologie, ma produciamo birre molto diverse fra loro, ognuna con una propria personalità!

Per l’acquisto delle materie prime ci affidiamo a rivenditori seri e selezionati con cui abbiamo instaurato un fidato rapporto di collaborazione.

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Quanto ritenete importante il “fattore umano” come ingrediente intangibile della produzione? Quanto è stata importante la formazione teorica e l’esperienza di homebrewer nel raggiungimento del successo a livello imprenditoriale?

Il fattore umano è sicuramente importantissimo! La mano del birraio è una delle variabili che rendono ogni prodotto assolutamente unico, anche se si utilizzano gli stessi ingredienti e si segue una medesima ricetta…

La formazione teorica e l’esperienza come homebrewer sono state entrambe importanti e sicuramente una base da cui partire, ma passare da una “pentola” ad un impianto professionale, come il nostro che ha una sala cottura da 10 Hl, non è semplice e richiede moltissima pratica!

Mi preme inoltre sottolineare che avere un birrificio non vuol dire solo produrre birra…magari!! Da bravi artigiani ci curiamo del prodotto a 360 gradi e seguiamo personalmente ogni aspetto della nostra attività, anche quelli più noiosi o meno divertenti come le tante scartoffie burocratiche e amministrative…dedichiamo la massima cura a tutte le fasi, dalla scelta delle materie prime e del packaging, fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione.

 

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punto vendita

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L’esperienza maturata sul campo come imprenditori vi permette di analizzare il settore della birra artigianale italiana da un punto di osservazione privilegiato: come immaginate il futuro delle craft-beer made in Italy? Quali consigli dareste a dei giovani con il desiderio di avviare un progetto imprenditoriale simile al vostro?

Credo che quello che stiamo vivendo in questi anni con la birra artigianale sia simile a quanto accaduto con il vino trent’anni fa. Sta crescendo la cultura della birra e ci sono sempre più persone appassionate che non si accontentano più della bionda o rossa alla spina senza saperne nulla, ma che sono curiose, ricercano stili diversi, e che sono disposte a spendere di più per bere prodotti di qualità! Questo boom di nuove aperture probabilmente fra qualche anno diminuirà e credo rimarrà sul mercato solamente chi lavora bene e punta a distinguersi per qualità dei prodotti.

A chi volesse iniziare un’avventura in questo mondo consiglio vivamente di fare il passo a seconda delle possibilità economiche!! La conoscenza, la passione, il fare birra da tempo e, magari, con buoni risultati, non bastano. Sono certamente condizioni necessarie, e tante volte smentite, ma non sufficienti…

 

Maggiori informazioni sul Birrificio Benaco 70  e sulle birre sono disponibili sul sito web aziendale www.benaco70.it

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!