Numero 08/2020

18 Febbraio 2020

Birrificio Endorama: lo storico bergamasco

Birrificio Endorama: lo storico bergamasco

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Il protagonista dell’intervista di oggi è Simone Casiraghi, fondatore e birraio del Birrificio Endorama di Grassobbio (BG), una realtà ben consolidata da ormai 10 anni nel territorio bergamasco. Nel suo racconto ci parla di birra, ma non mancano gli accenni alla sua passione per la musica metal e all’importanza che riveste per lui l’utilizzo di materie prime a km 0.

Simone, ci raccontati brevemente la realtà del vostro birrificio?

Il Birrificio Endorama nasce nel settembre 2010 dalla mia passione per la birra. Dopo alcuni anni di homebrewing, ho deciso di lasciare quello che era il mio lavoro nel campo dell’informatica per dedicarmi a tempo pieno a questa nuova avventura. Per 6 anni ho portato avanti completamente da solo l’attività, dopodiché si sono avvicendati due soci più o meno operativi per tornare nel 2020 a gestire in autonomia il tutto. Uno dei prodotti di punta è sicuramente la Caliban, tripel da 8,5%.

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Come è stato scelto il nome?

Essendo musicista da sempre e appassionato in particolare di heavy metal in molte sue forme, per il nome mi sono ispirato a un album di un gruppo thrash metal tedesco, i Kreator, chiamato appunto Endorama.

È iniziato da poco il 2020: progetti particolari per questo nuovo anno?

Come anticipato, con il 2020 sono tornato ad essere da solo al timone. Ho molti progetti per questo anno, ma verranno svelati gradualmente sui nostri social e gli altri canali di comunicazione.

 

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Per creare le vostre birre vi piace sperimentare l’utilizzo di materie prime particolari (come spezie o aromi) o puntate di più sulla produzione classica?

Affianchiamo una produzione più classica (saison, tripel, “italiankoelsh”) a birre con utilizzo di ingredienti meno comuni o a km0, ad esempio la Buendìa, in cui utilizziamo caffè Huehuetenango Presidio Slow Food, oppure la Àe (Api in dialetto bergamasco) in cui utilizziamo miele di tiglio della Valle Brembana dell’Apicoltura Grisa di Bg e salvia dell’azienda agricola ComeBack di Stezzano (BG).

 

Qual è il vostro bacino d’utenza in Italia (ed eventualmente anche all’estero)?

Lavoriamo principalmente su Bergamo e provincia, nella fascia tra Brianza e Brescia, e sul Veneto e Friuli.

 

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Quello del birraio secondo te è un mestiere che si può trasmettere di generazione in generazione o necessita di una vera e propria vocazione?

È un lavoro che da molte soddisfazioni ma richiede allo stesso tempo molta dedizione e sacrifici (soprattutto se si è anche imprenditori). Che poi la vocazione arrivi dall’esterno o dalla propria famiglia non importa, ma è fondamentale che ci sia.

 

Maggiori informazioni: www.endorama.it

 

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Federica Sborlino
Info autore

Federica Sborlino

Dopo la laurea triennale e specialistica in Scienze della Comunicazione presso l’Università Statale di Milano, ho ottenuto il diploma di Master Universitario di 2° Livello in Media Relation e Comunicazione Digitale presso la Business School del Sole 24 Ore, sempre a Milano.
Per 5 anni ho lavorato come Press Officer Account in agenzie di comunicazione di respiro internazionale quali Edelman, Weber Shandwick e True Company.
Da settembre 2016 sono responsabile comunicazione nell’azienda Uberti Srl di cui sono anche socia da luglio 2019.
Ho la passione per la lettura, dei romanzi in particolare, mi piace scrivere scegliendo attentamente le parole e, ca va sans dire, adoro la birra, artigianale of course.