Numero 11/2020

10 Marzo 2020

Birrificio Rurale: da un vecchio silos ad eccellenza nazionale!

Birrificio Rurale: da un vecchio silos ad eccellenza nazionale!

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Il Birrificio Rurale nasce da una romantica idea di cinque appassionati birrofili che hanno voluto ritrovare le origini agricole della birra in un territorio a forte vocazione rurale, ovvero quello della pianura di Monza Brianza.
​Per questa ragione il Birrificio vede la luce ospite di una realtà agricola, valorizzando quella struttura che un tempo immagazzinava il raccolto annuale del grano: un vecchio silos. Anno dopo anno, poi la crescita e l’affermazione qualitativa che si è accompagnata sempre a grande lungimiranza e scelte oculate.

 

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Ci raccontate brevemente la realtà del vostro birrificio? 

Birrificio Rurale nasce nel 2009 dalla comune passione di cinque amici per la birra di qualità.

Il progetto cullato nei nostri desideri a lungo si è concretizzato facendo partire il primo sito di produzione all’interno di un’azienda agricola di Certosa di Pavia, ridando vita al silos dell’azienda allora in disuso.

Nel 2013 ci siamo spostati nell’attuale sito di Desio (MB) e d’allora la crescita è stata supportata da un’adeguata struttura.

Oggi Birrificio Rurale impiega 6 persone full time fra produzione e commerciale e 1 persona part time in amministrazione.

I prodotti maggiormente venduti sono Seta, Terzo Miglio, Seta Special e Global IPA.

 

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Come è stato scelto il nome?

Birrificio Rurale nasce con un’ambizione culturale, quella di far passare il concetto, scontato nel mondo del vino, che il prodotto birra ha delle forti connessioni con i prodotti della terra.

Il nome quindi è un inno a questo concetto, un suggerimento al fatto che la birra non nasca per magia sugli scaffali della grande distribuzione ma dall’attenta selezione delle migliori materie prime e dalla sapienza di chi le lavora.

 

E’ iniziato da poco il 2020: progetti particolari per questo nuovo anno?

Nel 2019 il birrificio ha compiuto il suo decimo compleanno, e ci siamo regalati le prime birre confezionate in lattina dopo un lungo percorso di sperimentazione. Il 2020 è certamente l’anno di consolidamento della gamma in lattina ed affermazione commerciale di quel formato, tanto eco compatibile quanto bello, pratico e di qualità. E’ proprio lo spirito di sostenibilità ambientale dei nostri progetti che ci ha convinto ad investire su questo fronte.

 

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Per creare le vostre birre vi piace sperimentare l’utilizzo di materie prime particolari (come spezie o aromi) o puntate di più sulla produzione classica?

La nostra produzione ha da sempre previsto l’utilizzo di spezie nonché ingredienti particolari (es. miele di castagno), per cui non esistono limiti ne di stile ne di tipologia d’ingredienti.

Il concetto trainante è la qualità delle materie prime in uso che deve essere sempre d’eccellenza.

 

Qual è il vostro bacino d’utenza in Italia ed eventualmente anche all’estero?

Le nostre birre sono primariamente distribuite nel network dei pub specializzati, sebbene i formati d’asporto (bottiglia e lattina) hanno la capacità di inserirsi nei più svariati canali commerciali.

Per scelta aziendale non proponiamo i nostri prodotti nella grande distribuzione, in quanto non ancora in grado di trattare il prodotto come dovrebbe essere fatto.

 

Quello del birraio secondo voi è un mestiere che si può trasmettere di generazione in generazione o necessita di una vera e propria vocazione?

La birra di qualità è il perfetto connubio fra arte e scienza. Certamente gli aspetti scientifici possono essere oggetto di studi e comunque tramandati essendo conoscenza, ma gli aspetti artistici sono correlati alla passione che può essere trasmessa ma non necessariamente tramandata.

 

Maggiori informazioni: www.birrificiorurale.it 

 

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Federica Sborlino
Info autore

Federica Sborlino

Dopo la laurea triennale e specialistica in Scienze della Comunicazione presso l’Università Statale di Milano, ho ottenuto il diploma di Master Universitario di 2° Livello in Media Relation e Comunicazione Digitale presso la Business School del Sole 24 Ore, sempre a Milano.
Per 5 anni ho lavorato come Press Officer Account in agenzie di comunicazione di respiro internazionale quali Edelman, Weber Shandwick e True Company.
Da settembre 2016 sono responsabile comunicazione nell’azienda Uberti Srl di cui sono anche socia da luglio 2019.
Ho la passione per la lettura, dei romanzi in particolare, mi piace scrivere scegliendo attentamente le parole e, ca va sans dire, adoro la birra, artigianale of course.