Numero 13/2018

27 Marzo 2018

Da compagni di banco a mastri birrai: intervista ad Alessandro Ravarino del Birrificio Leumann!

Da compagni di banco a mastri birrai: intervista ad Alessandro Ravarino del Birrificio Leumann!

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Burian è passato, la bronchite pure, ma la mia voglia di birra e il piacere di ritrovare  i miei compagni di Corso (ITS Mastro Birraio) ancora no. Perciò allaccio le mie scarpe e parto con la macchina, dal mio paesino di campagna dove imbottigliano l’acqua buona, verso un altro birrificio.  Oggi sono ospite di Alessandro, ovvero il mastro birraio di Birrificio Leumann situato nella cintura di Torino, a Collegno, vicino all’omonimo villaggio da cui prende il nome. Il birrificio è situato nel triangolo commerciale Leumann che comprende un tratto di Corso Francia, Corso Togliatti e via Provana. All’interno di questo triangolo si trovano piccoli esercizi, dal minimarket al ferramenta, dal panettiere al birrificio.

 

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Alessandro è stato proprio il mio vicino di banco, o meglio dell’ultimo banco, lui l’esperto di birra, di impianti e di strategie di vendita e io quella che si districava tra formule chimiche e coltivazioni di luppolo e orzo.

 

Come e quando ti sei avvicinato al mondo della birra artigianale?

La mia famiglia aprì il pub, che allora si chiamava Idea 2 Pub, 32 anni fa quindi si può dire che io nella birra ci sono nato. A 14 anni mi sono iscritto all’Istituto Agrario G. Dalmasso di Pianezza dove ho conseguito il diploma da perito agrario. Dopo la fine della scuola ho fatto diversi lavori tra cui cucinare nel pub di famiglia e poi ho intrapreso la strada dell’agente di vendita. Dopo dodici anni di vendite e chilometri macinati pensai che il cerchio iniziato con la passione per la birra andava chiuso e che comunque volevo fare l’artigiano. Nel mentre, avevamo aperto il micro birrificio annesso al locale per poter vendere la nostra birra.  

Questi sono stati i motivi che mi hanno portato ad iscrivermi al Corso ITS Mastro Birraio di Torino

 

La scuola che hai frequentato ti ha dato gli strumenti necessari per implementare le tue conoscenze?

L’ITS Mastro Birraio di Torino mi ha permesso di approfondire le mie conoscenze birrarie sia dal punto di vista teorico che pratico. In particolar modo ho avuto l’opportunità di svolgere il tirocinio formativo da Birra Elvo e sin dall’inizio Josif e Raoul mi hanno accolto come un fratello. Josif ha saputo affinare le mie conoscenze e devo ringraziare lui per tutto ciò che sono riuscito a migliorare nel mio lavoro.

 

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Quali tipi di birra producete?

Produciamo birre sia ad alta che a bassa fermentazione. Le etichette sono sei ma quelle fisse che si trovano tutto l’anno sono: la Smemorata, l’Italica, la Rubino, la Birra del Matto e la Vaiss. Ne lasciamo una a rotazione come la Chentachi che è una birra invernale brassata con foglie di tabacco. Le nostre birre sono tutte rifermentate.

La Smemorata è una blond ale da 4,5% di color giallo paglierino con schiuma bianca e pannosa. All’olfatto persiste il cereale e al gusto si crea un equilibrio perfetto con l’amaro del luppolo. L’Italica è una helles bock da 6,3% colore dorato e schiuma bianca persistente. All’olfatto note di miele che al gusto sono accompagnate da sentori di caramello. La Rubino è una bitter inglese da 5,5% colore ambrato carico, con un aroma agrumato piacevole. Al gusto prevale la crosta di pane e il pompelmo del luppolo. La Birra del Matto è una doppelbock da 8,3% di color rosso ramato con schiuma color crema persistente. Aroma di frutti rossi, malto tostato e spezie. In bocca si percepisce il calore degli 8 gradi alcolici.

Tutte le nostre birre sono caratterizzate da una carbonazione lieve ed equilibrata.

 

Oltre alle birre producete anche altri prodotti?

 Sì, proponiamo un amaro che abbiamo chiamata Amaro del Matto perché ricavato dal mosto della Birra del Matto e dal connubio di erbe amaricanti macerate in alcole di cereali. L’ultima novità sono i Birrucci, biscotti ricavati dalle trebbie di scarto, prodotte dalla pasticceria Zuccarello sita a pochi passi da noi, su Corso Francia. Con Zuccarello abbiamo collaborato per creare un prodotto che avesse la capacità di assorbire l’Amaro, quindi come sfizio ai nostri clienti proponiamo anche i birrucci da “pucciare” insieme.

 

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Dove si può trovare la vostra birra?

 I nostri clienti potrebbero sembrare pochi ma sono ben selezionati. Non abbiamo ambizioni industriali e non ci rivolgiamo alla GDO in quanto la produzione di massa non ci interessa. A Collegno la nostra birra si può trovare un po’ ovunque in locali e pizzerie. Anche a Torino, Carrù e Val di Susa abbiamo dei clienti, ma siamo riusciti ad arrivare anche in montagna nelle località di Oulx e Moncenisio.

 

Cosa ti soddisfa di più del tuo lavoro?

La soddisfazione più grande e quando raggiungo un obbiettivo e ottengo un prodotto buono che non viene notato solo da me, ma anche da chi mi viene a trovare e nota le modifiche che apporto nelle ricette. A volte è capitato di avere alle spine del locale una birra ospite, e ti dirò,  i clienti continuavano a chiedere la Leumann e piuttosto la ordinavano in bottiglia. Penso che fare la birra sia come scalare una montagna, se non fai i passi giusti all’inizio, difficilmente raggiungerai la cima.

 

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Progetti futuri?

Aumentare la produzione dai 3hl a cotta di oggi a 12 hl in modo da poter soddisfare la crescente richiesta. Per aumentare la produzione dobbiamo per forza spostarci dal locale, ma rimarremo sempre nel Comune di Collegno.

 

Avevo avuto l’occasione di assaggiare le birre di Leumann proprio all’inizio del nostro percorso formativo, io ero acerba ancora e non ne sapevo nulla di degustazione, ma ora che le ho riassaggiate devo dire che l’impegno e la passione di Alessandro sono in ogni grado alcolico e in ogni nota e sapore delle sue birre.

Se vi trovate a Collegno non potete non fermarvi al pub, e se non siete amanti delle birre non avete scuse: hanno anche l’amaro che è spettacolare, dolce e aromatico, e persino i biscotti da abbinare!.

 

CONTATTI:

Commerciale: Alessandro  393 971 2798

Locale: https://www.facebook.com/birrificioleumann/

 

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Alessia Devoli
Info autore

Alessia Devoli

Sono nata e cresciuta nelle campagne piemontesi, precisamente in Val Pellice. Coltivo i miei interessi, le mie gioie e i miei dolori tra Nord e Sud Italia cioè tra Piemonte e Calabria, la Regione che ha dato i natali a mio padre e ad una parte della mia famiglia.
L’amore per la terra e per i suoi frutti mi spingono a frequentare l’Istituto Agrario di Osasco (TO) dove conseguo il diploma di Agrotecnico nel 2013. Dopo un periodo di chiusura totale verso il mondo agricolo, capisco di esserne ancora affascinata e attratta e decido di alzare gli occhi dai miei amati romanzi per posarli su altri libri dal carattere più tecnico. Inizio ad appassionarmi di vino, poi capisco che il mondo della birra, soprattutto quello della birra artigianale, e un terreno inesplorato e scelgo di percorrerlo. A fine 2015 mi iscrivo al corso ITS Mastro Birraio a Torino ed inizio ad intraprendere il corso di studi dedicato interamente alla birra, ai malti, ai luppoli, alle degustazioni e alle analisi. Nel giugno del 2016 viene pubblicato su un quadrimestrale locale di stampo religioso un mio articolo ” La corale valdese di Luserna San Giovanni ieri e oggi:1866-2016″ e capisco che la mia passione per i libri e la scrittura può pian piano uscire allo scoperto. Nello stesso periodo divento socio Green Slow Food.
Acquisirò nel 2017 il Diploma di Tecnico Superiore Mastro Birraio dopo aver effettuato un periodo di stage formativo nel settore.
Con la mia partecipazione al team di Giornale della Birra contribuirò a divulgare la cultura della birra artigianale, ma anche dell’agroalimentare e a suscitare curiosità nel lettore ancora poco interessato o diffidente verso il mondo agricolo e del buon bere