Numero 50/2018

11 Dicembre 2018

Bere una “Cometa” è possibile! Ecco la Birra di Natale del Birrificio Cittavecchia!

Bere una “Cometa” è possibile! Ecco la Birra di Natale del  Birrificio Cittavecchia!

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“Mi ha ispirato una vacanza di qualche anno fa in Irlanda, nel Connemara. La stufa del posto dove eravamo alloggiati funzionava a torba: ricordo questo odore, questo profumo nell’aria, che mi è rimasto impresso. È da qui sono partito per creare questa birra”. Così Michele Barro, il birraio di Cittavecchia, racconta la nascita della nuova birra natalizia della casa.

 

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È stata battezzata Cometa in virtù dell’utilizzo del luppolo Comet – pur in maniera molto contenuta, insieme all’East Kent Golding – ma la nota caratteristica della ricetta sono in realtà i malti: spiccano infatti bene già all’aroma, ancor prima di riproporsi al palato, le note del malto torbato e del malto di frumento affumicato, con qualche reminiscenza di whisky e di legno. Il corpo ricco, caldo e vellutato rivela in prima battuta appunto la torba; per poi lasciare spazio al caramello e a una leggera speziatura, data da pepe nero, cannella e ginepro. Sul finale ritorna il torbato, a fare da contrappunto alla persistenza dolce – che in effetti non è troppo lunga, garantendo buona bevibilità. Da segnalare anche la bassa gradazione alcolica – 5,5% -, quasi una sorpresa data la robustezza che questa birra dimostra, facendo presagire cifre ben più alte.

 

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“Abbiamo sempre fatto birre di Natale piuttosto atipiche – osserva Michele – e non solo dal punto di vista dell’alcol. In un periodo in cui già si è oberati da dolci, spezie e altri alcolici, la mia filosofia è quella di fare una birra poco alcolica e in cui l’uso delle spezie, così come dei luppoli, sia contenuto. In questo caso ho scelto di privilegiare il malto torbato, appunto come ricordo di questo mio viaggio in Irlanda; con l’idea di fare una birra che fosse in qualche modo fuori dal coro”.

Anche per questo Michele vuole evitare di mettere etichette di stile alla Cometa: “L’abbiamo genericamente definita Winter Ale – spiega – ma di fatto si tratta di una birra sui generis che, per quanto voglia avvicinarsi alle natalizie, non ricalca uno stile specifico. Del resto, sono sempre stato scettico verso la volontà di classificare le birre a tutti i costi”.

 

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La Cometa è ottima bevuta da sola, per cogliere al meglio tutte le sue peculiarità; ma può accompagnare benissimo un aperitivo con salumi a cui dona una nota di affumicato, oppure piatti di carne.

La Cometa è disponibile, oltre che nello spaccio del birrificio, sul sito www.cittavecchia.com

 

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Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.