Numero 21/2023

25 Maggio 2023

Arriva la Session Ipa di Dimont

Arriva la Session Ipa di Dimont

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Il birrificio artigianale di Arta Terme, che produce esclusivamente senza glutine, ha presentato la sua nuova stagionale. Una birra ricca sotto il profilo organolettico ma fresca e facile a bersi, frutto di una meticolosa ricerca di equilibrio negli ingredienti

 

Nuova nata in casa Dimont, il birrificio artigianale di Arta Terme: parliamo della stagionale presentata questa primavera, la session Ipa Bergul. “Sorella minore”, in un certo senso, dell’altra Ipa della casa, la Braulin; ma che rispetta appunto i dettami delle birre session, presentando un grado alcolico più contenuto – 4,3 – e maggiore snellezza di bevuta. Anch’essa, come tute le altre birre di Dimont, è senza glutine; e, sempre come le altre birre di Dimont, presenta in etichetta il suo “Sbilf” – folletto della tradizione carnica -, disegnato dall’udinese Studio Portfolio di Stefano Gazzola.

 

“Abbiamo voluto dare la nostra interpretazione di una Session Ipa – spiega il mastro birraio Marco Boaro –, puntando a mantenere una buona intensità sia di malto che di luppolo, ma senza compromettere la facile bevibilità e il delicato equilibrio che una birra leggera deve mantenere. Insomma, una birra sì poco alcolica e fresca, ma ricca di sapori, non scarica”. A questo scopo, prosegue, “ho scelto di privilegiare il malto Pils, che dà ricchezza e snellezza al tempo stesso, e luppoli americani – Citra, Cascade e Simcoe – esclusivamente in Cryo: questo mi ha permesso di esaltare la componente aromatica, con un dry hopping fruttato che mi piace definire esplosivo, senza però rischiare che la parte vegetale del luppolo rilasciasse note tanniche che in una Session sarebbero risultate percepibili”.

 

Alla degustazione, in effetti, questa birra mantiene le promesse: colore dorato carico, buona schiuma pannosa e persistente, intensi aromi di frutta tropicale – dal mango, all’ananas, alla papaya, al lichi – con una leggera nota di lime; corpo snello e scorrevole ma in cui è ben percepibile il cereale, sui toni del pane leggermente tostato, prima di una chiusura in cui il taglio amaro netto ma non persistente vira su toni di resina e di pompelmo. In bocca resta piuttosto la freschezza dell’agrume, invitando al sorso successivo.

 

Per chi si trovasse in zona, o volesse approfittare per andare a conoscere le pittoresche montagne della Carnia, il birrificio artigianale Dimont si trova a Cedarchis di Arta Terme (Udine); dove è possibile durante la settimana fare una visita guidata e degustazione, mentre nella stagione estiva (da metà giugno a metà settembre) nei fine settimana è possibile degustare le birre all’aperto nel Beergarden. Per informazioni, www.birradimont.com, info@birradimont.com, tel 351 5022442 e le pagine Facebook e Instagram del birrificio.

 

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Chiara Andreola
Info autore

Chiara Andreola

Veneta di nascita e friulana d’adozione, dopo la scuola di giornalismo a Milano ho lavorato a Roma – dove nel 2009 ho conseguito il titolo di giornalista professionista – e a Bruxelles al DG Comunicazione della Commissione Europea. Lì sono iniziati i miei primi timidi approcci con la birra, tra cui la storica Bush de Noel che ha finito per mettere il sigillo definitivo alla storia d’amore tra me e il mio futuro marito – e già da lì si era capito che una storia d’amore era nata anche tra me e la birra. Approdata a Udine per seguire appunto il marito, qui ho iniziato ad approfondire la mia passione per la birra artigianale grazie al rapporto in prima persona con i birrai – sia della regione che più al largo – e i corsi di degustazione tenuti dal prof. Buiatti all’Università di Udine; così dal 2013 il mio blog è interamente dedicato a questo tema con recensioni delle birre e resoconti delle miei visite a birrifici, partecipazioni ad eventi e degustazioni. Le mie collaborazioni con pubblicazioni di settore come Il Mondo della Birra e Nonsolobirra.net, con eventi come la Fiera della Birra Artigianale di Santa Lucia di Piave e il Cucinare di Pordenone, e la conduzione di degustazioni mi hanno portata a girare l’Italia, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svezia. Ora sono approdata anche al Giornale della Birra, un altro passo in questo mio continuare a coltivare la mia passione per il settore e la volontà di darvi il mio contributo tramite la mia professione.