Numero 13/2024

29 Marzo 2024

Il TipoPils Day 2024 tra le vie dello shopping Napoletano

Il TipoPils Day 2024 tra le vie dello shopping Napoletano

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Il 21 marzo 2024 si è celebrato il TipoPils Day 2024, l’evento diffuso del Birrificio Italiano per celebrare la mitica ed iconica Pils con dry-hopping (LINK).

La TipoPils è la madre delle Italian Pilsner, nata nel 1996 dall’estro del maestro Agostino Arioli che ad oggi ha fatto scuola, tanto apprezzata a livello internazionale da pensare di proporla come un vero e proprio stile.

Il TipoPils Day 2024 è stato celebrato in selezionati locali italiani e da quest’anno anche negli Stati Uniti, terra dove la birra è molto apprezzata sin dalla nascita e che vanta numerosi tentativi di imitazioni.

A Napoli vi era la possibilità di celebrare la madre di tutte le Italian Pilsner in due locali:

  • Primo Maggio a Piazza Bernini 71;
  • Mosto a Via Enrico Alvino 59

Ho preferito assistere all’evento da Mosto, una birreria sita nel quartiere Vomero, posto in una traversa di Via Scarlatti, una importante via dello shopping partenopeo.

La sede di Via Alvino rappresenta una dei 5 locali con il nome Mosto, appartenente allo stesso proprietario (https://www.mosto.beer/).

La prima sede storica è stata aperta nel quartiere Chiaia a Vico Alabardieri, zona della movida partenopea che fin da subito diventa un punto di riferimento a Napoli per il mondo della birra artigianale e dei distillati.

Altre due sedi sono nel quartiere Vomero con la già citata sede di Via Alvino e la Cheesburgeria a Via Merliani, negli stessi locali dove sorgeva la birreria artigianale Murphy’s Law.

Le altre due sedi (una birreria e una cocktaileria in due locali adiacenti) sono entrambi al centro storico di Napoli, accanto all’Accademia delle Belle Arti, che sono un punto di ritrovo tra i giovani studenti fuorisede e bevitori locali.

Il locale di Via Alvino, gestito da Damiano con l’aiuto di Pierluigi (detto Pilu), ha a disposizione 14 spine tutte operative (a mia conoscenza, il più elevato numero di spine disponibili tra le birrerie di Napoli e provincia) e circa 40 birre diverse in lattina con vari da scegliere e con qualche referenza gluten-free, oltre che 6 tipi di cocktail servite da altrettante spine.

 

 

Oltre a dei posti con tavolini e sgabelli all’esterno del locale protetti da un tendone, c’è a disposizione anche una saletta riservata per riunioni e feste, tale da ospitare 15 persone a sedere.

 

In questa saletta è presente una cella frigorifero suddivisa in due piani: nella parte superiore sono presenti i fusti collegate alle 14 spine mentre nella parte inferiore ci sono i fusti di back up ed ospitava la protagonista della serata, la nostra botticella di TipoPils 2024.

Appena erano scoccate le 20 (al termine del Double Hour, una interessante iniziativa promossa nei locali di Mosto che consente dall’h 18 all’h 20 di poter fare un bis gratis di birra alla spina, dietro acquisto di una birra da 0,40 alla spina nella fascia di orario sopra menzionata), il HR & Store Supervisor di Mosto Edoardo Tofani (comunemente detto Edo) prelevava la nostra botticella per posizionarla fuori dal locale tra i posti riservati all’aperto.

La botticella conteneva una hop bag in sospensione direttamente dentro la botte, in modo da poter trasferire il profumo di luppolo in maniera più enfatizzata.

Dopo aver assistito al rito dell’inserimento del rubinetto nella botticella da parte di Edo (video disponibile sul mio canale YouTube https://youtube.com/shorts/dWTuSmmU6ak?si=7eG-7TZN9yHoiZei) ed aver atteso che le prime versate andassero messe da parte per la schiuma in eccesso, ci avventiamo nel degustare finalmente questa splendida TipoPils 2024 a caduta con dry hopping in botticella.

Servita a mia sensazione alla corretta temperatura di 8-10 gradi, per me è stata la prima volta che ho degustato una TipoPils in versione da botte, dove gli aromi di floreale ed erbaceo erano molto evidenti, con una bella schiuma bianca pannosa e persistente, e al gusto un amaro piacevolissimo, cerealosa e note di crosta di pane, secca nel finale.

 

Da amante della TipoPils non posso dire se è migliore o meno della versione in bottiglia, ma sicuramente è un modo diversamente piacevole di gustare la stessa birra.

Ricordiamo che esiste anche un’altra versione di TipoPils in commercio che è la TipoPils Harvest, con l’aggiunta di luppolo verde appena raccolto. Il luppolo viene selezionato dai mastri birrai direttamente in Germania il giorno stesso del raccolto e usato in cotta entro pochissime ore.

Come evidenziato dal sito di Birrificio Italiano, la birra, equilibrata ed essenziale, diventa così una tela su cui i profumi del luppolo di possono esprimere liberamente.

 

Per concludere la celebrazione della TipoPils, esprimo un caloroso ringraziamento allo staff di Mosto per aver dato questa meravigliosa opportunità di degustare questo iconica creatura di Agostino Arioli alla comunità dei beer lovers partenopei.

 

 

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Antonio Fiorentino
Info autore

Antonio Fiorentino

Sono nato a San Giorgio A Cremano, a pochi passi da Napoli, il 11 marzo 1983. Sposato con Mariarosaria dall’aprile del 2016 e padre di Francesco, nato nel novembre 2019.
Sono laureato in ingegneria biomedica e lavoro presso una azienda di dispositivi medici per lo scompenso cardiaco come responsabile commerciale per il Sud Italia.
Da anni coltivo la passione della birra ed ho conseguito l’attestato di Sommelier della birra di Secondo livello tramite l’AIS Campania e recentemente ho frequentato il corso di Beer Ambassador con Sommelier Italia.
Sono sempre alla ricerca di corsi da frequentare per incrementare il mio bagaglio culturale sul mondo birraio ed in base ai miei impegni lavorativi cerco di frequentare i vari corsi tecnici e le monografie di Unionbirrai Academy e gli appuntamenti con i vari birrifici organizzati da Cronache di Birra.
La curiosità mi spinge a visitare luoghi birrai sia durante le mie vacanze personali e sia nelle ore di svago post lavoro, data la mia professione che mi consente di girare spesso durante la settimana.
Coltivo anche la passione della lettura tanto di essere in possesso di oltre 50 libri sul mondo della birra.
A casa ho un mio angolo bar dedicato alla birra con tanto di spillatore, 2 cantinette con oltre 120 birre e una vetrinetta con una varietà di bicchieri particolari in mostra. Oltre che a degustare e divertirmi a provare gli abbinamenti con il cibo, recensisco birre sull’applicazione geo social Untappd (nickname: antoniofiorentino).