Numero 37/2018

12 Settembre 2018

Un anno a Gravità Zero!

Un anno a Gravità Zero!

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Ogni inizio porta con sè una grande ventata di novità e cambiamenti. Quando Luca, il mastro birraio, ha cominciato, macinava i malti col mattarello e preparava il mosto della birra sul fuoco nel giardino di casa. Oggi la sala cotte ha un aspetto decisamente diverso. Il team è infatti orgoglioso di poter dire che adesso il birrificio Gravità Zero è diventato una realtà e come tutte le attività appena nate richiede molta attenzione, tanta passione e un briciolo di follia. In un anno i ricordi diventano tantissimi e le difficoltà incontrate dal gruppo portano l’asticella della sfida sempre un po’ più in alto, perché avere un birrificio non significa “solo” limitarsi a produrre un buon prodotto. C’è molto di più, perché  per chi lavora a Gravità Zero la birra è una passione ma chiaramente questo non è valido per tutti. Inoltre, la birra artigianale non rispetta i canoni del mercato standard: si scelgono materie prime di ottima qualità (che costano di più), il tempo di lavorazione è lento quindi la disponibilità limitata e come se non bastasse è sottoposta ad un controllo fiscale rigido che non agevola la possibilità di venderla ad un prezzo più basso.

 

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Per i ristoranti/locali spesso si vene considerati dei semplici fornitori, uno dei tanti tra i mille, e spesso non dei “migliori”. Ma questa è la vita e quanto più difficile è la sfida, tanto maggiori sono le soddisfazioni.  E per il giovane gruppo fare birra artigianale è una grande soddisfazione:  quando si vede che quel che si produce con tanto impegno suscita interesse e piacere in chi lo prova, si ha solo voglia di continuare per migliorarsi ancora, ottenendo energia allo stato puro! O almeno questo è ciò che è successo ai tre fratelli, che di energia ne hanno poi rimessa altrettanta nelle fiere: dalla fiera della cipolla sconosciuta in terra di nessuno (nome fittizio) fino a eventi più conosciuti come la Carton Rapid Race (c’è affinità, si vede, con quei “pazzi” che si buttano nella Dora ghiacciata con una barca di cartone) e collaborazioni sportive divertenti ed appassionanti come quelle con Asd Polisportiva Avigliana Basket (Go Greens!) e con le Bloody Wheels per il Roller Derby (Punk and Belligerent!). Dall’inizio portano avanti il pensiero artistico del pittore torinese ed amico Marco Sciarpa (Elettrolisa Art Box) che si traduce nelle meravigliose e particolari etichette delle bottiglie e tutto questo portandosi sempre appresso un carretto-spilla birra di cento anni dal peso di circa mezza tonnellata restaurato dall’amico artigiano Dorino.

 

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Sono partiti con tre tipologie di birre e sempre con tre sono rimasti tutt’ora: Pilsner, American Pale Ale e Dubbel, le cosiddette “ radici”. Si sono però anche cimentati in una birra personalizzata, la Drake 9.5, disponibile esclusivamente al Sir Francis Drake di Torino, e collaborano con un altro bravo birraio come “Brew Firm”: nascono così le birre della Casa della Birra Civicoquattro2.  Sperimentano ed affinano la tecnica produttiva ogni giorno così come cercano di migliorarsi sempre più nello sviluppare collaborazioni efficaci con i clienti/collaboratori per creare una sinergia lavorativa di successo. Perché come sostiene il birrificio Gravità Zero: il potere più grande della birra risiede nella convivialità, il legame che crea fra le persone, perché è nell’incontrarsi che si riesce a relativizzare i problemi e sentirsi più leggeri, come se ci fosse la gravità zero! 

 

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Ecco inoltre come mai hanno deciso di chiamare le loro birre “TreeBALE” (nome che desta qualche sorriso se tradotto in piemontese…) ma che vuole essere evocativo del senso di comunità (tribù) orientata ad incontrarsi per conoscere il territorio e le ricchezze enogastronomiche che lo caratterizzano, condividendo passioni ed interessi o semplicemente per divertirsi un po’.  Il progetto TreeBALE, in via di sviluppo, consiste infatti nel dare visibilità ai vari clienti sul  sito internet www.birragravitazero.com (sviluppato da Web Genius) segnalandone la posizione e dedicandogli un articolo nel blog che ne descriva la filosofia, la storia ed il modo di essere. L’obiettivo? Usare la birra come strumento per far conoscere il nostro meraviglioso territorio e la creatività degli operatori del vasto settore alimentare.

 

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Il 14 e il 15 settembre birra TreeBALE compie un anno e il team vuole festeggiare mettendo in pratica ciò che della birra gli appassiona di più: la birra (!!), la musica e il cibo per una serata in compagnia di vecchi e nuovi amici direttamente in birrificio. Venerdì Irish Rock dei Keily’s Folk con paella di pesce, sabato Jazz e Swing per ballare Lindy Hop assieme ai Lindy Bros con carne all’asado. Il tutto ovviamente accompagnato da fiumi di birra TreeBALE e con la possibilità di avere una tua foto come etichetta di una bottiglia da 75cl da portarti a casa! Venerdì 14 e Sabato 15 siete invitati a scoprire il birrificio artigianale Gravità Zero a Giaveno, in via caduti sul lavoro 27 (TO), e cominciare così il vostro viaggio TreeBALE!

 

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Luciano Galea
Info autore

Luciano Galea

Un Torinese vocato alla birra: sono un homebrewer che produce birre ad alta fermentazione. Nel mio piccolo sto facendo grandi passi avanti in questo mondo che mi piace sempre di più. Gestisco la mia pagina su Facebook chiamata Brasseria CIVICOquattro2 e con lo stesso nome ho creato un profilo Instagram. Collaboro con Giornale della Birra per condividere le mie esperienze e la mia passione, credendo fermamente che prima di scrivere di questa bevanda sia necessario studiare tanto, ascoltare le altrui esperienze e degustare con attenzione e moderazione!