Numero 21/2018

21 Maggio 2018

10 anni di La Brasserie Bruxelles: la nostra intervista a Francesco Reale

10 anni di La Brasserie Bruxelles: la nostra intervista a Francesco Reale

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La Brasserie Bruxelles, in Viale Abruzzi 33 a Milano; compie 10 anni e per festeggiare l’importante anniversario organizza ben dieci giorni di celebrazioni con eventi di vario genere da giovedì 24 maggio a sabato 2 giugno.

Il Belgio infatti a Milano ha una sede ufficiale, il suo consolato, ma ne ha pure una ufficiosa che si chiama appunto Brasserie Bruxelles e i “galloni” del titolo se li è guadagnati sul campo in dieci anni di grande passione per quello che il Belgio, a ragion veduta, può considerare uno dei suoi patrimoni: la birra.

 

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A guidare il locale è Francesco Reale: una professione, ancora coltivata con successo, ai microfoni di radio e programmi televisivi,ma alla passione per radio e Tv, Reale ha sempre affiancato proprio quella per le “mille birre” del Belgio. Una passione coltivata in anni di viaggi ed esplorazioni nel piccolo Paese europeo, studiando ricette e metodi di lavorazione, peculiarità e invecchiamenti, tecniche di spillatura e di gestione dell’impianto e infine, selezionando quanto di meglio il Belgio birrario può offrire per portarlo nel suo locale di Viale Abruzzi dove da dieci anni gli appassionati sanno di poter godere di birre servite alla perfezione e chicche introvabili in città.

Francesco, in esclusiva al Giornale della Birra, ci racconta perché dieci anni fa ha deciso di aprire Brasserie Bruxelles e come la birreria è cresciuta, mantenendo sempre una costante attenzione alla qualità.

 

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Francesco, cosa ti ha spinto ad aprire Brasserie Bruxelles dieci anni fa?

Il mio pub preferito era ad Anversa. Davvero scomodo, no? Quindi se la montagna non va a Maometto…insomma ho pensato come fare a bere una birra fragrante, gustosa, pulita, zero gas…e poi ho incontrato Antonio, il mio socio in Brasserie, che spillava rigorosamente alla belga. E’ stato innamoramento immediato (non di lui, eh!) ma delle sue birre.  Si, proprio come ad Anversa. Ecco la svolta: abbiamo aperto Brasserie Bruxelles.

 

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Brasserie Bruxelles ormai è un punto di riferimento a Milano per la birra belga. Quando hai iniziato pensavi di poter arrivare a questo risultato?

Dovevo! sai quanto costano gli aerei per Anversa? Non ci ho mai pensato più di tanto, ti dicevo – è come l’amore – all’inizio si è incoscienti.

 

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Come è cambiato lo scenario delle birrerie milanesi a Milano e cosa avete fatto per restare al passo con i tempi?

Negli ultimi anni è davvero cambiato molto. Ci sono birre nuove ma, il nostro lavoro è sempre uguale: amare e capire il prodotto, cercare di servirlo rispettando il progetto del mastro birraio. Temperatura, spillatura, calice adatto sono la nostra ‘barra a dritta’.

 

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Cosa può trovare chi viene da voi?

Oltre 100 birre belga in bottiglia: dai ‘micromicromicrobirrifici’ alle birre dei monaci trappisti. Da quelle alla ciliegia a quelle acide, le “diaboliche”, le rosse invecchiate in barrique come i vini, quelle dei ‘birrai matti’ . Al miele o al coriandolo, con la scorza d’arancia dei Caraibi o con l’etichetta dei bucanieri. Per me l’unica cosa davvero difficile è ricordarsi in quale frigo le ho messe!

 

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Dieci sono passati; quali sono ora i progetti che hai in mente per il futuro della birreria?

Per natura non sono monogamo. Continuerò sempre ad innamorarmi delle nuove birre. Da pochi giorni amo la Beamish, la stout irlandese che serviamo con un impianto speciale per renderla profumata, dissetante e cremosa proprio come a Cork. Non è che tutti i giorni posso andare in Irlanda!

 

Per i 10 anni della birreria è prevista una grande festa, che durerà addirittura 10 giorni (da giovedì 24 maggio al 2 giugno). Per maggiori informazioni sul programma: www.brasseriebruxelles.eu

 

 

 

 

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