Numero 01/2022

4 Gennaio 2022

Conoscere birrifici: la Tap take over di BONDAI!

Conoscere birrifici: la Tap take over di BONDAI!

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Siamo nel cuore della Carnia: Sutrio, provincia di Udine. Punto d’incontro tra l’ingresso del borgo cittadino e la strada che conduce alla celeberrima salita del monte Zoncolan, famosa località sciistica del Fruili Venezia  Giulia.

Qui ha sede il birrificio artigianale BONDAI, protagonista di questo evento svoltosi al  Bere Buona Birra di Milano.

Incontro Luca Dalla Torre, birraio che presenzia alla tap take over organizzata presso la birreria milanese. Scambiamo qualche chiacchiera sulle birre presenti alla spina per poi goderci l’evento. Il birrificio è molto giovane, nato soltanto nel 2020.

 

Perché fare una tap take over oggi?

Perché è un buon modo che abbiamo per riuscire a proporre le birre in posti dove non arriviamo frequentemente, proponiamo diverse tipologie di birre. Inoltre, riusciamo ad incontrare il cliente finale, il bevitore, l’appassionato e possiamo spiegare bene cosa è stato fatto, soddisfare le curiosità e bere con loro. La tap take over è anche un veicolo pubblicitario, una possibilità per avere più visibilità rispetto al classico fusto attaccato alle spine di un pub insieme a tanti altri. Visibilità, ma, ovviamente, con presenza, l’occasione diventa più bella, eventi del genere vanno vissuti di persona, mi piace l’incontro con la gente e scoprire le loro reazioni sul prodotto che bevono.

 

Da BONDI a BONDAI, parliamo un poco delle origini?

La mia passione per la birra nasce nel 2006 quando abbiamo vissuto un anno in Australia, « BONDI beach » è il quartiere di Sydney dove abbiamo vissuto al tempo e dove mi sono appassionato alla birra in generale, ho scoperto la presenza del kit per la produzione casalinga di birra. Tutto è partito da quel momento. Il nome doveva essere il quartiere di Sydney, ma il grafico ha trascritto male, una volta scoperto l’errore, è stato bello legare la birra al modo di dire friulano “BONDAI”. Per i friulani (o carnici), è un intercalare che si usa sempre e significa “va bene, dai…”. Il gioco di parole suona bene, fra origine della passione delle birre e le nostre origini.

 

Quali paesi hanno influenzato le birre prodotte ?

Gli stili prodotti sono legati agli stili che a me piacciono particolarmente e che ho sperimentato durante l’homebrewing, le birre sono legate al gusto personale. Durante 15 anni di homebrewing, ho sperimentato tanti stili diversi e producevo ciò che mi piaceva a livello di gusto. Inoltre, un altro elemento importante è l’esperienza legata alle birre che ho provato in giro nei pubs. Il primo passo è stato in Australia e, dopo ,ho scoperto le birre artigianali partendo dagli stili del Belgio. Successivamente, ho viaggiato in Belgio, ho scoperto le anglosassoni e mi sono piaciute. Negli ultimi anni, ho ripreso gli stili di bassa fermentazione tedeschi, ma anche di alta fermentazione. Un esempio è la berliner weisse LostParadise. (presente ed assaggiata alla tap take over ndr).

 

Le tue birre richiamano films importanti per voi : me ne racconti alcuni ?

Il filone film è partito dalla Beib, legato al film Armageddon, nome con cui ci chiamavamo noi due, ho dedicato la pils a mia moglie per i 40 anni, come regalo di compleanno. Da quel giorno, è nato il gioco di dare un nome alle etichette in questo modo: scegliere i films che hanno emozionato la nostra vita. Point Breakè, invece, legato alla vita in Australia. Listen è la nostra american IPA, parla di famiglia e di musica, sono concetti a cui teniamo molto. Heya! è la nostra american amber aleed è legata al film Juno. Magic Busè legato a « Into the wild », film che ci è piaciuto tanto poiché si parla di argomenti a cui siamo legati come la ricerca dell’estrema indipendenza e questo è ciò che cerco anche io nella vita : siamo sempre voluti essere autonomi ed indipendenti da tutto e tutti.

C’è anche il filone di segni, nato con PauraPaura sulla cui etichetta c’è il disegno di nostro figlio. Lamrock 62 è legato alla esperienza di vita in Australia, indica l’indirizzo dove abbiamo vissuto, abbiamo omaggiato così ciò che abbiamo imparato in quel periodo. La tartaruga ricorda  il viaggio in senso generale e ci piace tanto viaggiare. LostParadise è legata al film « The beach » sempre legato all’indipendenza ed al viaggiare. Sono tutti riferimenti ai concetti di libertà, indipendenza molto cari a me ed alla mia famiglia.

 

Come è nata l’idea di aprire anche la taproom? (nel 30 maggio 2020 ndr)

L’ho fatto poiché credo che, al giorno d’oggi, sia commercialmente che per il rapporto diretto con il cliente, sia necessario averla. Anche la posizione del birrificio è indicata per avere la taproom, si trova vicino al monte Zoncolan dove ci sono numerosi impianti sciiscisti ed è un punto di passaggio per chi vuole bere delle birre.

La taproom vicina al birrificio evita tanti problemi legati alle spedizioni, ai distributori ed al trasporto, mandare la birra in giro va bene, ci fa molto piacere, ma non sai mai come viene trattata. Il riscontro immediato con il cliente è l’aspetto che mi piace di più con un locale di mescita diretto, credo che sia molto importante.

 

Oltre 10 stili, come li hai scelti?

Sono tutti stili che amo bere, come dicevo nella risposta precedente. Se li ami, li produci con passione, ci metti impegno, ti appassiona la produzione di qualcosa che ami fare. Inoltre, scelgo anche stili nuovi per avere la possibilità di sperimentare, ma scelgo, soprattutto, stili che mi piacciono e che ho già provato ed assaggiato in passato. Non faccio stili soltanto per la vendita e perché hanno riscontro positivo dal mercato. Il mercato può solo influenzarti in parte, ma sono solo mode passeggere e può influenzare il consumatore temporaneamente.

 

La BONDAI family è un team speciale : me ne parli?

Siamo in due, siamo io e mia moglie a portare avanti il progetto. L’idea nostra è sempre stata legata all’indipendenza, c’è anche un po’ di paura nel fare gli imprenditori. C’è stato prima un discorso di possibilità, sia legato alle possibilità economiche, ovvero, potevamo partire con questo progetto con una buona base e sia senza essere troppo dipendenti da qualcuno. Anche iniziare l’attività senza dipendenti è stata una scelta, ma bisogna cominciare a pensare ad un aiuto in birrificio dopo quasi 2 anni di attività, con 3 bambini non è semplice! Fare adesso questa valutazione è più fattibile, c’è la solidità economica e si può fare l’investimento, così come sulle strutture, se abbiamo la convinzione per farlo, lo faremo! Non voglio fare promesse che poi non manterrò.

 

Progetti futuri ?

Per quanto riguarda il birrificio, nel 2022,dovremmoessere più autonomi anche con l’aggiunta della lattinatrice. In passato, eravamo dipendenti da un servizio esterno, saremo indipendenti e faremo la produzione anche più spesso con 2 nuovi fermentatori, sarà più grande la produzione e ci sarà la persona in più inorganico. Molto probabilmente, ci sarà una collaborazione entro fine anno con un birrificio friulano, non svelo ancora nulla !

Nel2022, ci sono birre nuove da fare, da definire gli stili, ma, con l’acqua adatta alle basse, ci sarà una bassa fermentazione :keller stile bamberga oppure una czech pils o bohemian pils. Mi piacerebbe riproporre una birra estiva fatta da homebrewer, una fruit IPA. Infine, una nuova APA/IPA con nuovi luppoli che stiamo scegliendo.

Quello che vorrei migliorare è la struttura del birrificio, ovvero, strutturarci per partecipare agli eventi esterni, ci piacerebbe avere un gazebo, una spina mobile etc. tutto ciò che serve per partecipare agli eventi ed ai festivals.

 

Che riscontri hai avuto dalle tue birre?

Fortunatamente, fino ad oggi, sono piaciute ! Una caratteristica che ho notato e mi hanno detto tutti : la pulizia delle produzioni. Birre pulite ed equilibrate, le persone sono contente di berle. Non abbiamo una distribuzione ampia, ma riscontro con il pubblico locale soprattutto. I riscontri sono diretti e ci portano subito le impressioni del cliente finale e sono molto positive. Ci sembra di capire che ci sia un bel parlare di BONDAI non solo in Friuli.

 

Mi collego subito a questo punto : nominato fra i migliori 5 birrai emergenti del 2021, ti fa piacere?

Eh sì! E’ stata una cosa piovuta dal cielo, inaspettata, ma eravamo sicuri di aver fatto un buon lavoro, considerati i feedbacks diretti e positivi, ma non era atteso come traguardo. Ad essere onesti, ci speravamo in un qualche riconoscimento, ma non così importante. Uscita l’ufficialità, eravamo al settimo cielo! Due anni fa ero alla manifestazione di « Birraio dell’anno «  (concorso di Unionbirrai ndr) ancora come cliente, la prossima volta, sarò dall’altro lato del bancone e sarò molto emozionato, soddisfatto e felice ! Questo ci fornisce stimolo e la voglia di fare di più, soprattutto per conoscere nuove realtà e nuovi birrai, per fare nuove esperienze, magari conoscere di persona i protagonisti del settore poiché siamo da 2 anni in una situazione poco felice per i viaggi e per le collaborazioni.

Maggiori informazioni:BONDAI – Birrificio artigianale Bondai (birrificiobondai.it)

 

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Antonio Buonfino
Info autore

Antonio Buonfino

Ingegnere aeronautico per lavoro e per passione da oltre dieci anni, appassionato anche di birra artigianale da molti più anni.
Spesso in giro per lavoro e questo mi fornisce l’occasione di visitare birrifici, locali di mescita e scoprire nuove realtà.
La passione per la birra artigianale nasce tanto tempo fa con le bevute al pub fra amici, la curiosità mi ha spinto a conoscere sempre di più ed a provare quasi mai le stesse birre! Negli anni, si sono moltiplicati i corsi: non si finisce mai di studiare ed imparare in questo favoloso settore. Fermamente convinto che il bevitore consapevole sia la migliore pubblicità per il prodotto artigianale: le birre! Divulgare la cultura brassicola è una missione.