Numero 14/2020

3 Aprile 2020

Luppolo, l’alleato delle donne!

Luppolo, l’alleato delle donne!

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Fra le erbe fitoterapiche più utili per affrontare i disturbi femminili, il luppolo non può mancare in un pronto soccorso erboristico da tenere sempre in casa, utilissimo in caso di dolori mestruali, ciclo irregolare ma anche in presenza di irritabilità, vampate e calo del desiderio che spesso si accompagnano all’entrata in menopausa. Il luppolo aiuta ad affrontare queste problematiche sia sul piano fisico, attenuando il dolore, sia su quello psichico, sciogliendo l’irritabilità e le tensioni correlate agli squilibri ormonali.

 

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I fiori femminili sono ingredienti di vari rimedi curativi, perché contengono flavonoidi, tannini, oli essenziali ricchi di acidi amari, acidi fenolici e soprattutto fitoestrogeni, sostanze naturali che si comportano come gli ormoni sessuali femminili, dando al corpo un piccolo rinforzo quando se ne riduce la secrezione e aiutando quindi a tollerare e superare i dolori mestruali.
In generale, si può definire il luppolo come la pianta dell’equilibrio ormonale e nervoso; sollecitando la funzione ovarica, è quanto mai utile per attenuare non solo i dolori mestruali ma in generale tutti i disturbi dell’apparato riproduttivo femminile nelle diverse fasi di vita. Grazie alla sua azione leggermente ipnoinducente, allevia anche mal di testa, mal di stomaco e l’insonnia. Il luppolo, poi, è spesso usato in caso di sindrome da ovaio policistico, proprio per la sua azione stimolante.

 

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Eccellente anche nel periodo di entrata in menopausa, il luppolo dà sollievo a vampate, sbalzi d’umore, gonfiore di mani e piedi e vertigini legate al calo di estrogeni; protegge l’elasticità vaginale e la giovinezza di pelle e capelli. I coni di luppolo svolgono inoltre un’azione protettiva antitumorale, in particolare su colon, seno e ovaie. In più, hanno anche un blando effetto afrodisiaco.

 

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Alexandra Oliva
Info autore

Alexandra Oliva

Sono nata a Torino, sono una studentessa di scienze della comunicazione prossima alla laurea.
Ho avuto la fortuna di poter crescere tra le mura di un pub grazie a mio padre.
Ma la passione per la birra è nata pochi anni fa.
Nonostante fossi sempre stata a contatto con questo ambiente non mi ero mai avvicinata a questo mondo come negli ultimi anni.
In passato mi è stato detto “quando inizierai a bere birra conoscendoti ti innamorerai di questa bevanda”, e così è stato.
Dalle più classiche è commerciali ho continuato con quelle più caratteristiche ed artigianali, e la curiosità del palato di assaggiare ha portato alla curiosità della mente di informarsi, scoprendo un mondo più grande ed interessante di quanto potessi immaginare all’inizio di questa avventura.
Tutto questo rappresenta ancora un percorso lungo da intraprendere, ma molto affascinante.
Ho notato subito come il mondo della birra sia un mondo in evoluzione pieno di sfumature, generi, accostamenti, tradizioni e persone con la voglia di trasmettere ciò che li ha appassionati per tanto tempo, a differenza di altri.
Persone pronte a mettersi in prima linea per far conoscere nuovamente questa bevanda che ci accompagna un po’ da sempre.
Questo è stato il vero fascino iniziale del mio interesse, che mi ha portata a seguire corsi di degustazione ed a leggere libri a riguardo.
Collaborare con il giornale della birra rappresenta per me un nuovo percorso, è una nuova occasione per mettersi a scoprire qualcosa da raccontare a qualcuno che abbia voglia di leggerlo.