Numero 26/2021

2 Luglio 2021

Sylva: il figlio australiano del Saaz

Sylva: il figlio australiano  del Saaz

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Varietà australiana a basso contenuto di alfa acidi. Sono piante selezionate da incroci di Saaz, con caratteristiche chimiche simili al loro antenato. Il Sylva è più leggero e fruttato, anche se speziato e floreale, con componenti che assomigliano al tè. Fornisce note leggere di albicocca e melone.

Cultivar di facile coltivazione e alta resa, ma non duttile ad adattarsi ai terreni non ottimali.

 

Analisi chimiche alla maturità (%):

Alfa acidi  4-7
Beta acidi 4,8-6,1
Oli totali 0,9-1,3
Mircene 5-13
Umulene 42-46
Coumulone 22-25
Farnesene <1
Cariofillene 14-15

 

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Massimo Prandi
Info autore

Massimo Prandi

Un Albese cresciuto tra i tini di fermentazione di vino, birra e… non solo! Sono enologo e tecnologo alimentare, più per vocazione che per professione. Amo lavorare nelle cantine e nei birrifici, sperimentare nuove possibilità, insegnare (ad oggi sono docente al corso biennale “Mastro birraio” di Torino e docente di area tecnica presso l’IIS Umberto Primo – la celeberrima Scuola Enologica di Alba) e comunicare con passione e rigore scientifico tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Grazie ad un po’ di gavetta e qualche delusione nella divulgazione sul web, ma soprattutto alla comune passione e dedizione di tanti amici che amano la birra, ho gettato le basi per far nascere e crescere questo portale. Non posso descrivere quante soddisfazioni mi dona! Ma non solo, sono impegnato nell’avvio di un birrificio agricolo con produzione delle materie prime (cereali e luppoli) e trasformazione completamente a filiera aziendale (maltazione compresa): presto ne sentirete parlare!